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Prefettura Ascoli, riunione con il Direttore della Struttura di missione prevenzione e contrasto antimafia sisma

Prefettura Ascoli, riunione con il Direttore della Struttura di missione prevenzione e contrasto antimafia sisma

L’incontro segue la sottoscrizione del Protocollo ex art. 35 della legge sisma 2016, avvenuta il 23 giugno 2021, i cui contenuti sono applicati in tutti i cantieri pubblici e privati connessi alla ricostruzione post sisma 2016.

Si è tenuta nella mattinata odierna, presso la Prefettura di Ascoli Piceno, una riunione alla presenza del Direttore della Struttura di Missione Prevenzione e Contrasto Antimafia Sisma Prefetto Michele Di Bari, alla quale hanno partecipato il Prefetto di Ascoli Piceno, Carlo De Rogatis e i vertici territoriali delle Forze di polizia.

L’incontro segue la sottoscrizione del Protocollo ex art. 35 della legge sisma 2016, avvenuta il 23 giugno 2021, i cui contenuti sono applicati in tutti i cantieri pubblici e privati connessi alla ricostruzione post sisma 2016.

Fulcro di tale documento pattizio è far sì che la ricostruzione post sisma si svolga in una cornice di sicurezza e legalità per l’offerta occupazionale, per lo svolgimento delle attività lavorative, per la salute, per lo sviluppo del territorio nonché per il corretto e legittimo impiego delle risorse pubbliche.

La riunione – che segue gli altri incontri tenutisi presso le Prefetture di Macerata, Rieti e Teramo – è finalizzata a fare un punto di situazione sui controlli antimafia sui lavori di ricostruzione che riguardano 22 comuni della provincia con oltre mille imprese locali iscritte nell’Anagrafe degli esecutori gestita dalla Struttura di Missione e rafforzare i presidi di legalità e sicurezza a tutela di tutti i lavoratori impegnati nei relativi cantieri.

In particolare, sono state ulteriormente valutati e verificati i sistemi di prevenzione di controllo e di contrasto ai tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché la verifica sotto il profilo della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro, attività che vede già impegnata in prima linea la Prefettura di Ascoli Piceno, le Forze di polizia e gli altri Enti che compongono il Tavolo permanente, ciascuno per la parte di propria competenza.