Previsti interventi per oltre 8,5 milioni di euro su tutto il sistema della mobilità
L’Amministrazione Provinciale di
Ascoli Piceno ha ottenuto, con decreto del Ministero delle Infrastrutture e
Mobilità Sostenibili, l’autorizzazione a realizzare un pacchetto di interventi
dell’importo complessivo di oltre 8,5 milioni di euro per rendere le strade
provinciali più resilienti ai cambiamenti climatici estremi.
“Si tratta di un risultato
importante ottenuto grazie al lavoro minuzioso del Servizio Viabilità della
Provincia – spiega il Presidente Loggi – che ha predisposto un piano di investimenti
puntuali, da oggi al 2029, volti al miglioramento della sicurezza delle arterie
di competenza, che punta al potenziamento
della salvaguardia della pubblica incolumità, la riduzione dell’inquinamento
ambientale e del rischio idrogeologico sviluppando, in particolare, nuove
strategie per la resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale”.
“Entrando nel dettaglio del piano,
sono 8 gli interventi previsti – dichiara il Capogruppo consiliare Daniele
Tonelli – che si svilupperanno progressivamente sull’intero territorio
provinciale, dalla costa alla montagna, nel periodo 2022-2029 con priorità alle
tratte stradali classificate in base al numero di veicoli circolanti,
incidentalità e vulnerabilità per fenomeni di dissesto idrogeologico”.
Per l’annualità 2022 sono previsti
interventi in varie strade provinciali dei Comuni di Monteprandone e Spinetoli
per oltre 500mila euro, Per quella 2023 sono in programma interventi per circa
550mila euro su varie strade provinciali dei Comuni di Ripatransone, Cupra
Marittima e San Benedetto del Tronto, quindi per l’annualità 2024 il pacchetto
di interventi sarà di circa 800 mila euro e riguarderà varie strade dei Comuni
di Castorano, Acquaviva Picena e Monsampolo del Tronto. A seguire negli anni
successivi si susseguiranno gli interventi sulle altre strade provinciali nei
territorio di altri comuni coprendo, alla fine, tutto il sistema della mobilità
provinciale.
In particolare, saranno adottate le cosiddette misure “grey” ovvero attività di manutenzione e di gestione dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali, sostituzione della copertura stradale con asfalti idonei e allo stesso tempo resistenti alle alte temperature, nonché interventi di stabilizzazione della superficie stradale. Previste anche misure per la verifica e adeguamento dei franchi liberi dei ponti e stradali su fiumi a mutato regime idraulico. Sono anche inclusi nei lavori di sistemazione i manufatti, le opere d’arte serventi l’infrastruttura, le pavimentazioni, i sistemi di smaltimento acque, la segnaletica ed i dispositivi di ritenuta.