79° anno della Liberazione - fotogallery
Guarda le foto della celabrazione del 79° anno della Liberazione a San Marco (Ascoli Piceno)
Momenti di grande solennità e intensa
partecipazione hanno scandito le celebrazioni del 25 aprile nei luoghi simbolo della
resistenza nel Piceno.
Numerose autorità civili e
militari hanno presenziato alla cerimonia tra le quali: il neo Prefetto di
Ascoli Piceno Sante Copponi, il Commissario straordinario per il sisma Sen. Guido
Castelli, l’On. Augusto Curti, l’On. Giorgio Fede, la Consigliera Regionale
Monica Acciarri, il Vice Sindaco di San Benedetto del Tronto Tonino Capriotti e
i Sindaci di Grottammare Alessandro Rocchi e di Monsampolo del Tronto Massimo
Narcisi. Erano inoltre presenti i massimi rappresentanti delle Forze dell’Ordine
e delle Forze Armate tra i quali: il Questore di Ascoli Piceno Giuseppe Simonelli,
il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Domenico Barone,
il Colonnello Vincenzo Tartaglia, Comandante del Gruppo di Ascoli Piceno della
Guardia di Finanza, il Capitano di Fregata Alessandra Di Maglio, Comandante
della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto, il Comandante del 235°
RAV “Piceno” Colonnello Giovanni Cruciani, il Comandante della Polizia
Provinciale Eugenio Vendrame e la Comandante della Polizia Locale di Ascoli
Patrizia Celani.
A Colle San Marco sono stati resi gli onori ai caduti prima dinanzi al cippo e, poi, sul sacrario dove, i rappresentanti delle istituzioni hanno pronunciato i loro interventi.
Per
prima ha preso la parola Il Sottosegretario di Stato all’Economia e Finanze on. Lucia
Albano: “Il 25 aprile segna chiaramente, per l’Italia tutta, uno spartiacque: la fine
della Seconda guerra mondiale, dell’occupazione nazista, del ventennio
fascista, delle persecuzioni anti-ebraiche, dei bombardamenti e di molti altri
lutti e privazioni che hanno afflitto per lungo tempo la nostra comunità
nazionale. Il convinto rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, di
ogni violenza senza ragione e di ogni razzismo, unitamente alla consapevolezza
dell’importanza della democrazia e della dignità umana, sono i valori che ci
tramanda la ricorrenza odierna, insieme all’auspicio del superamento delle
lacerazioni del passato. A distanza di quasi ottant’anni sono certa che l’amore per la democrazia e la
libertà, che tutti noi custodiamo e che desideriamo trasmettere ai nostri
figli, è ancora l’unico vero antidoto contro i totalitarismi e contro
l’atrocità inescusabile della guerra”.
Il Sindaco Fioravanti ha
ricordato “quanti, sacrificando la propria vita, ci hanno dato la possibilità
di avere un futuro di libertà, giustizia e democrazia”. “Ricordiamo qui – ha
sottolineato il primo cittadino - un percorso che ci ha permesso di affermare
quei valori che ritroviamo nella Costituzione e sono pietre fondanti del nostro
paese, valori da tutelare e tramandare alle giovani generazioni, preservandoli da
ogni forma di intolleranza, prevaricazione e violenza”.
Il Presidente della Provincia Loggi ha ricordato “il sacrificio dei 278 martiri piceni, trucidati per mano della tirannide nazifascista, i quali come recita una bella poesia di Ungaretti, chiusero gli occhi alla luce “perché tutti li avessero aperti per sempre alla luce. Un omaggio – ha proseguito il presidente - che la Provincia, insignita della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana, compie sempre con convinzione ed orgoglio civico”.
Loggi ha quindi rinnovato la
gratitudine al Presidente Perini e a tutto l’Anpi Provinciale per “la preziosa
attività di testimonianza nelle scuole e nella collettività dei valori fondanti
la nostra carta costituzionale quali Libertà, Democrazia e Antifascismo”. “Fare
memoria nel nostro passato – ha detto il Presidente – significa infatti
presidiare il futuro affinché i diritti conquistati e sanciti dalla
Costituzione continuino a formare patrimonio comune della Repubblica e siano
tutelati da ogni forma di revisionismo, sopraffazione o censura. Il presidente
partigiano Sandro Pertini diceva: “Alla più perfetta delle dittature preferirò
sempre la più imperfetta delle democrazie. [...] e Difendere la libertà è un
dovere di ogni cittadino. Si tratta di un insegnamento civico più che mai
attuale in questo 25 aprile per ognuno di noi e, per chi, è chiamato a guidare
pro tempore le istituzioni, che ha il dovere di tenere vivo il portato ideale
della memorabile stagione della Resistenza.”
“La resistenza è stata l’esperienza
corale di un popolo intero, il tessuto connettivo di una società nuova che si
protendeva verso un futuro pieno di speranza - ha dichiarato la Vice Presidente
dell’Anpi Prof.ssa Forlini - ho avuto il meraviglioso privilegio di conoscere
partigiane e partigiani che mi hanno aperto lo scrigno dei loro ricordi e va
onorato il sacrificio di quanti si sono immolati per sconfiggere il nazifascismo
e gettare le basi una Italia libera, moderna, democratica repubblicana,
edificata sull’eguaglianza, la solidarietà, l’inclusione, il ripudio della
guerra. La nostra Costituzione si sostanzia nell’epopea resistenziale e della
matrice antifascista. Ognuno di noi e le istituzioni abbiamo il compito di garantire
la solidità delle conquiste di chi ha dato la vita per la libertà.”
La celebrazione della Santa Messa in memoria di tutti i caduti, officiata dal Vescovo Mons. Gianpiero Palmieri e dal cappellano militare del 235° Reggimento Piceno, ha concluso una giornata contraddistinta da messaggi importanti e densi di significato etico e civico per la comunità locale e nazionale.