Lavoro straordinario imposto senza il pagamento di alcun compenso bensì indennizzato, a futura memoria, con riposi compensativi i quali, cumulati alle giornate di ferie, hanno prodotto un credito, per tantissimi dipendenti, di oltre 90 giorni di congedo ordinario
Lavoro straordinario imposto senza il pagamento di alcun
compenso bensì indennizzato, a futura memoria, con riposi compensativi i quali,
cumulati alle giornate di ferie, hanno prodotto un credito, per tantissimi
dipendenti, di oltre 90 giorni di congedo ordinario; turni di riposo
cancellati; giornate di permesso autorizzate a condizione che i dipendenti non
si allontanino dal comune di residenza in quanto possono essere richiamati in
servizio in qualsiasi momento; indennità per malattie infettive concessa non a
tutti gli operatori del Reparto, ma solo a chi è costretto a rimanere a casa
perchè infetto da COVID 19; retribuzioni sostanzialmente inferiori a quelle dei
colleghi delle altre Aree Vaste delle Marche a causa della mancata assegnazione
di progressioni economiche orizzontali; attribuzione di performance individuale
per 693,25 euro annui in meno rispetto ai colleghi delle altre province;
diritti contrattuali violati per anni; mancata applicazione di istituti
economici sanciti dal CCNL.
Questi sono alcuni dei disastrosi riflessi per la mancata
applicazione, da parte della Regione Marche e dell'ASUR, della Legge Regionale
n. 8 del 21/03/2017.
Paradossale e grottesca è la circostanza che una Regione non
applichi la legge che essa stessa ha emanato.
In 19 anni di gestione ASUR, la quale avrebbe dovuto
armonizzare la qualità del servizio sanitario ed il trattamento economico del
proprio personale, ai dipendenti dell'Area Vasta 5 sono stati assegnati ben
28.319.262,50 mila euro in meno rispetto ai colleghi delle altre Aree Vaste
della Regione, corrispondenti ad euro 13.171,75 per ciascun operatore.
Il percorso virtuoso di riallineamento delle retribuzioni
iniziato con i Rappresentanti della Regione e dell'ASUR in data 19/07/2022, che
ha prodotto una prima seppur modesta attribuzione di risorse pari a 266.000 mila
euro annui, si è bruscamente interrotto verosimilmente a causa delle anticipate
elezioni politiche che hanno comportato una modifica della composizione della
Giunta Regionale la quale, attraverso il diretto intervento del Presidente e
dell'Assessore Regionale alla Sanità, chiediamo venga riavviato con assoluta
tempestività in considerazione delle imminenti scadenze e dell'impossibilità
per l'Area Vasta 5 di procedere ai pagamenti delle indennità contrattualmente
dovute al personale.
Per quanto sopra, la R.S.U. e le OO.SS. F.P/CGIL, CISL/F.P.,
UIL/FPL, FIALS e UGL SALUTE si sono viste costrette a dichiarare lo stato di
agitazione del personale dipendente e a programmare eclatanti iniziative di
protesta affinchè cessi la discriminante attribuzione di risorse finanziarie
perpetrate per decenni in danno a questo Territorio in cui è insediata oltre il
50% della sanità privata delle Marche a dimostrazione di quanto sia poco
competititivo il servizio sanitario pubblico.
Igino Giorgio Cipollini