Un esempio di pianificazione territoriale per la valorizzazione economica, sociale e culturale del patrimonio immobiliare pubblico attraverso un approccio innovativo e una visione unitaria
Intesa tra Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Agenzia del Demanio, Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Università Politecnica delle Marche e Università di Camerino
Ascoli Piceno adotta il primo Piano Città
degli immobili pubblici aprendo a un nuovo modello di valorizzazione del
patrimonio immobiliare pubblico, proposto dall’Agenzia del Demanio, coerente
con la pianificazione comunale, con i fabbisogni della Pubblica Amministrazione
e le esigenze della cittadinanza, in un’ottica di sviluppo, crescita sociale,
economica e culturale. L’Accordo Quadro sul Piano
Città è stato firmato oggi dal Sindaco di Ascoli Piceno, Marco
Fioravanti, dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli,
dal Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli,
dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, dai
Rettori dell’Università di Camerino e dell’Università Politecnica delle Marche,
Graziano Leoni e Gian Luca Gregori, alla presenza del
Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia
Albano e del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Emanuele
Prisco.
Il Piano
Città di Ascoli promuove un approccio sistemico, multidisciplinare e
multi-attoriale per favorire, nell’ambito di una strategia urbana integrata,
l’individuazione di soluzioni di rigenerazione e riuso degli immobili pubblici.
L’obiettivo è di massimizzare l’efficienza dei servizi, il benessere delle
comunità, valorizzare il patrimonio culturale, rimuovere fattori di degrado e
ottimizzare l’uso del suolo, contestualmente perseguendo l’efficientamento
della spesa e la sostenibilità ambientale e sociale.
L’Accordo prevede l’avvio di un progetto
di sviluppo dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma del 2016 promuovendo
operazioni di rigenerazione urbana, che combinino le esigenze delle Pubbliche
Amministrazioni con quelle delle città: attrazione dei giovani, turismo e attività
imprenditoriali. Il Piano Città
prevede, infatti, un processo di ascolto e coinvolgimento del territorio per
individuare esigenze, istanze, necessità, specificità e potenzialità in modo da
ottenere una progettualità partecipata e rispondente ai criteri più innovativi
di sostenibilità energetica e ambientale.
In questa prima fase, sono stati individuati una serie di immobili di proprietà statale e comunale, ai quali potranno aggiungersi anche beni di altri enti pubblici. Tra quelli più significativi: l’area dell’Ex Carbon, attualmente della società RESTART, di cui una parte tornerà in proprietà al Comune a seguito dell’intervento sostitutivo operato dal Commissario Straordinario per le Bonifiche; Palazzo Colucci, Parco Colucci e l’ex Caserma Umberto di proprietà dello Stato; l’area Castagneti, il fabbricato ex Dispensario e l’area “Mercato Ortofrutticolo” di proprietà del Comune.
Sono state poi individuate vie e piazze
di proprietà comunale e in parte di proprietà statale (Piazza Roma, l’asse
viario di via XX Settembre, Piazza Arringo, Piazza della Viola con le vie di
connessione, Via Pretoriana, largo urbano davanti al Teatro Filarmonici, area
retrostante lo Spontini e Piazza Giacomini) al fine di realizzare un piano
urbano della mobilità sostenibile.
Insieme alla sottoscrizione dell’intesa
sul Piano Città, oggi è stato siglato
anche un accordo di collaborazione istituzionale tra l’Agenzia del Demanio e il
Comune di Ascoli Piceno per soddisfare le esigenze delle Pubbliche
Amministrazioni e garantire una riorganizzazione delle sedi, in linea con il
nuovo indirizzo di sviluppo urbanistico. L’operazione consentirà di
razionalizzare gli spazi in uso alla PA, ridurre la spesa pubblica per gli
affitti passivi, migliorare i servizi per i cittadini e le imprese, favorire lo
sviluppo socioeconomico del territorio grazie agli importanti investimenti.
L’accordo prevede l’attivazione della
Struttura per la Progettazione dell’Agenzia del Demanio da parte del Comune per
attività tecniche e specialistiche necessarie alle finalità del Piano Città degli immobili pubblici di
Ascoli Piceno. Le nuove sedi istituzionali saranno progettate con i più alti
standard tecnologici sotto il profilo dell’efficientamento energetico, la
sostenibilità ambientale e la transizione digitale nella piena aderenza agli indirizzi
europei di transizione ecologica.
“Immaginare, pianificare e costruire la città del
futuro è uno dei compiti più nobili e difficili di un amministratore pubblico -
ha dichiarato il Sindaco Marco Fioravanti - Il ‘Piano città’ è uno strumento che unisce
la rigenerazione urbana al turismo, l’ascolto del territorio alla
sostenibilità, nell’ottica di dare impulso alle zone colpite dal sisma anche
sotto il profilo economico. Un grande piano che vuole disegnare l’Ascoli che
verrà, attraverso una pianificazione territoriale che passa per la
valorizzazione economica, sociale e culturale del patrimonio immobiliare
pubblico.”
Nel suo intervento il Sottosegretario
di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano ha dichiarato che “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso l’Agenzia
del Demanio, sta attuando una serie di interventi incentrati non più
esclusivamente sul singolo immobile ma sulla realizzazione di una strategia di
sviluppo urbano che guardi al medio-lungo periodo. La grande operazione di
valorizzazione del patrimonio pubblico presentata oggi ha una valenza, oltre
che economica, ambientale e sociale e rappresenta un ottimo esempio di collaborazione
tra Stato ed enti territoriali.”
Il Sottosegretario di Stato, Emanuele Prisco, ha detto che “Il Piano città, con il progetto
di rigenerazione e riuso degli immobili pubblici, ci offre una occasione per
trovare una nuova “casa” ai Vigili del Fuoco di Ascoli Piceno. Grazie al
Protocollo siglato oggi con il Demanio e con il sindaco Fioravanti, è ora
disponibile l’area dove sarà realizzata la caserma dei Vigili del Fuoco.
Otteniamo così almeno due risultati: da un lato, l’impiego e, dunque, un
contributo alla riqualificazione e alla valorizzazione di un’area della città,
dall’altro la razionalizzazione dei costi della Pubblica Amministrazione, che
significa poter investire quelle risorse su altri servizi aggiuntivi per i
cittadini. Realizzare una nuova sede comporterà una riduzione della spesa
pubblica grazie al risparmio dei costi di locazione passiva, nella prospettiva
di dotare gli operatori del soccorso della provincia di Ascoli Piceno di un
edificio moderno e funzionale alle esigenze operative e della formazione. In
quest’ottica, il Ministero dell’Interno contribuirà alla realizzazione del
manufatto con fondi già stanziati nella programmazione dei lavori pubblici del
Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile
per il triennio 2024-2026. Ringrazio il Comune di Ascoli Piceno e il sindaco
Fioravanti perché nella visione e trasformazione della città hanno sempre
mostrato un’attenzione particolare per gli operatori della sicurezza e del
soccorso pubblico.”
“La sottoscrizione di questo Piano fa seguito alla
firma dell’Accordo interistituzionale che, prima dell’estate, la Struttura
commissariale ha siglato con l’Agenzia del Demanio” ha dichiarato il Commissario per la ricostruzione
post sisma, Guido Castelli “Un
Accordo che ha consentito l’avvio di una collaborazione finalizzata alla
valorizzazione sociale, economica e culturale dell’Appennino centrale,
attraverso iniziative di rigenerazione urbana. Il Piano che oggi abbiamo
sottoscritto rappresenta la prima concreta attuazione di una strategia in cui
la ricostruzione si integra all’interno di un progetto più ampio di
ridefinizione delle funzioni urbane della città. Non posso nascondere la
soddisfazione nel vedere la mia città protagonista di questa sperimentazione
basata sulla riorganizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.”
Il Direttore dell’Agenzia
del Demanio, Alessandra dal Verme ha
dichiarato “Il Piano Città degli immobili pubblici è un “sistema” per
connettere intorno ai beni dello Stato la vita della città. Uno strumento che
l’Agenzia del Demanio adotta dialogando con i territori, recependo le loro
istanze. Lo sviluppo di una città è dato da elementi che si intersecano. E il
Piano Città dell’immobile pubblico è un modello di pianificazione integrata con
la programmazione territoriale, coerente con le esigenze della Pubblica
Amministrazione e i fabbisogni manifestati dagli enti territoriali e dalla
collettività, in linea con i programmi di rifunzionalizzazione del patrimonio
immobiliare pubblico, con l’obbiettivo di valorizzare i beni dello Stato,
renderli più efficienti, autonomi dal punto di vista energetico, più
sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale, restituendo
alla collettività beni fruibili, che creino connessioni, integrazioni di
servizi e luoghi di socializzazione. Oggi è solo l’inizio di un percorso di
riqualificazione che apre allo sviluppo di Ascoli. Un punto di partenza con una
visione urbana innovativa per rendere la città sempre più attrattiva per i
giovani, i turisti, l’imprenditoria, occasione unica per le aree duramente
colpite dal sisma.”
Graziano Leoni,
Rettore dell’Università di Camerino, ha dichiarato che “Il ruolo strategico che l’Università di Camerino, tramite la sua
scuola di Architettura e design, riveste per il Comune di Ascoli Piceno da
ormai trent’anni è testimoniato, oltreché dagli oltre 900 studenti che
risiedono nel centro urbano, dalla possibilità di mettere a disposizione della
città e del territorio piceno competenze scientifiche e culturali che spaziano
dall’urbanistica, alla pianificazione del paesaggio, al design, all’ingegneria,
alla storia dell’arte. Siamo ben lieti di collaborare con i diversi enti ed
attori con i quali ci troviamo ad operare per la crescita dei territori.
Accordi come quello che abbiamo stipulato oggi, riaffermano l’importanza di una
sinergia comune e di una visione unitaria, nel rispetto e nella valorizzazione
delle peculiarità di ciascun partner coinvolto.”
Il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori ha dichiarato “L’Università continua, in maniera sempre più importante, ad essere presente nel territorio Piceno. Dopo i corsi in Infermieristica, Fisioterapia, Sistemi agricoli innovativi oltre ad Economia Aziendale e Management a San Benedetto del Tronto, quest’anno ha preso il via ad Ascoli Piceno il corso in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia, mentre stiamo costruendo assieme all’Università di Camerino, un corso di Architettura del Paesaggio. Continua ad essere fondamentale la collaborazione tra università ed istituzioni e questo Accordo va proprio in quella direzione, promuovendo un progetto pensato per i territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma, coinvolgendo le Comunità, per esortare a rimanere, ed al contempo attrarre in questi luoghi, le giovani generazioni.”