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UGL: SCANDOLARA, VOLUMI PRODUTTIVI E LIVELLI QUALITATIVI

UGL: SCANDOLARA, VOLUMI PRODUTTIVI E LIVELLI QUALITATIVI

SCANDOLARA / VOLUMI PRODUTTIVI E LIVELLI QUALITATIVI IL PERCHE’ DI UNA SCOMMESSA CHE L’AZIENDA NON RIESCE A VINCERE

Fabio A. Gussoni a fine 2016 così ha scritto ai dipendenti “prima di formulare i miei migliori auguri a tutti voi ed alle Vostre Famiglie, ritengo opportuno segnalare che il 2016 è stato un anno  piuttosto deludente il messaggio che voglio inviare è quello di seria preoccupazione per l’immediato … l’azienda ha bisogno incrementare fortemente i volumi produttivi ed i livelli qualitativi attuali” .

Purtroppo nulla di nuovo sotto le stelle; obiettivi continuamente riproposti per mettere in “sicurezza” la SCANDOLARA sul mercato, non vengono raggiunti.

Eppure SCANDOLARA ha preso mano libera per tagliare contratti, acquisire massima flessibilità produttiva e modificare la tela organizzativa; e lo ha fatto con la sua “normalizzazione” aprendo ferite e producendo ricorsi in Cassazione. Segno evidente che l’accanirsi sul salario dei lavoratori ha generato ferite sociali ma non ha toccato e risolto i “fondamentali” del suo divenire aziendale; che sono tecnologia, innovazione, investimenti, manutenzione straordinaria ed organizzazione implementata; assi portanti per fare più volumi produttivi e migliori livelli qualitativi.

L’unica novità da registrare è il passaggio di fatto delle consegne di Capo Azienda dal Dott. CESARE GUSSONI a FABIO A. GUSSONI.

Certamente la SCANDOLARA è un bene comune, con i suoi 200 e passa posti di lavoro. La critica, talvolta anche aspra, che la UGL le rivolge è di prendere il toro dalla coda; agita conflitti sociali ma non incide sugli snodi fondamentali, unici a risolvere i suoi problemi strutturali di fondo.

FABIO A. GUSSONI con la sua comunicazione di fine 2016 ce lo conferma ampiamente

SEGRETERIA  PROVINCIALE  UGL

 
        

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