Per noi genitori di studenti questo significa che avere fiducia nel sistema può non essere sufficiente, che sottovalutare i segnali può avere conseguenze gravi, che trascurare informazioni importanti può trasformarci in colpevoli. Abbiamo il diritto di sapere a quale livello di rischio esponiamo i figli, in larga parte minorenni, mandandoli a scuola.
VOGLIAMO
SAPERE A QUALE RISCHIO ESPONIAMO GLI STUDENTI
Il Comitato Scuole Sicure torna a chiedere dati certi e precisi
I ragazzi che vanno a scuola possono fidarsi di noi?
La domanda è strana, ma nasce da una semplice constatazione.
Stando alla recente sentenza del Tribunale Civile dell’Aquila, le vittime del
crollo della Casa dello Studente un po’ se la sarebbero cercata. Esattamente
per il 30%. Secondo il giudice, infatti, il ripetersi delle scosse avrebbe
dovuto sconsigliare agli studenti di trattenersi nelle strutture loro
assegnate.
Per noi genitori di studenti questo significa che avere fiducia nel sistema
può non essere sufficiente, che sottovalutare i segnali può avere
conseguenze gravi, che trascurare informazioni importanti può trasformarci in
colpevoli.
Abbiamo il diritto di sapere a quale livello di rischio esponiamo i figli, in
larga parte minorenni, mandandoli a scuola.
Lo scorso anno sono scaduti i termini per la valutazione delle vulnerabilità
sismica degli edifici scolastici. Sono tutti disponibili.
Il CSSAP nei giorni scorsi ha inviato una richiesta al Prefetto affinché si
attivi per acquisire questi dati e per renderli pubblici.
Una operazione di trasparenza che equivale alla consapevolezza.
Vi terremo aggiornati.
Il presidente Enrico Gaspari
----------------------------------
Al Signor Prefetto di Ascoli Piceno
Dott. De Rogatis Carlo
Piazza F. Simonetti 36
Ascoli Piceno
Egregio Sig. Prefetto,
PREMESSO CHE
nella notte del 6 aprile 2009, come noto, alle ore 3:32, un violento terremoto colpì la città dell’Aquila, in Abruzzo.
Otto ospiti della Casa Dello Studente persero la vita nel crollo del palazzo in via Campo di Fossa. Crollo che
causò complessivamente 24 vittime.
Le perizie effettuate su incarico del Tribunale Penale dell’Aquila individuarono carenze progettuali ed esecutive.
Carenze che mai vennero sanate, scoperte e neppure indagate nei molteplici interventi di vigilanza, restauro e
adattamento che si susseguirono e che vennero variamente asseverati lungo i 44 anni di vita dell’immobile.
È del tutto evidente l’enorme problema di Sicurezza Collettiva che questa tragica vicenda porta alla
luce: lo Stato, in tutte le sue molteplici articolazioni, può non essere in grado di garantire luoghi sicuri
agli studenti.
Con la recente sentenza del 9 ottobre 2022 il Tribunale Civile dell’Aquila riconosce un “concorso di colpa delle
vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio
verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile”. Gli ospiti dello stabile di via
Campo Di Fossa sono stati ritenuti corresponsabili della propria morte.
Secondo il Giudice le persone coinvolte nel drammatico crollo avrebbero dovuto sospettare di essere
in una struttura non adeguata che avrebbe potuto collassargli addosso.
Giornalmente noi genitori inviamo i nostri figli, quasi sempre minorenni, a scuola. Spesso in Istituti che hanno ben
più dei 44 anni della Casa Dello Studente dell’Aquila, a volte in edifici che presentano chiari segni di vetustà e di
incuria, più raramente in costruzioni apparentemente sicure perché moderne.
In tutti i casi, comunque, noi genitori non abbiamo informazioni circa la reale vulnerabilità in caso di sisma delle
strutture scolastiche e, conseguentemente, non conosciamo il livello di esposizione al pericolo delle decine di
migliaia di ragazzi impegnati a vario titolo nelle attività che vi si svolgono.
Queste informazioni sono indispensabili per mettere i genitori nella condizione di decidere se ritirare o meno i figli
da scuola in caso di evento sismico; queste informazioni sono indispensabili per permettere ai genitori di salvare la
vita dei figli in caso di crolli; queste informazioni sono indispensabili per risparmiarli dalla mortificante accusa di
essere corresponsabili della morte dei propri figli, oltre al dubbio dilaniante di esserlo stati per davvero.
Tutto cio’ premesso il Comitato Scuole Sicure di Ascoli Piceno
CHIEDE
che Ella intervenga con urgenza per acquisire e rendere disponibili le informazioni circa le vulnerabilità sismiche
degli edifici scolastici che insistono sul territorio di Ascoli Piceno – valutazioni rese obbligatorie dall’Ordinanza del
Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 i cui termini sono definitivamente scaduti il 31
dicembre 2021 ex art.6 Decreto Legge 162/2019, commi 5-novies e 5-decies.
Distinti saluti
Comitato Scuole Sicure di Ascoli Piceno
Il Presidente Enrico Gaspari