Il documento è stato elaborato dopo 10 mesi di lavoro e il coinvolgimento di oltre 1.560 stakeholder, con particolare riguardo ai giovani.
14 milioni di euro (+ 17% rispetto al precedente triennio) per un territorio che cresce, con i giovani al centro e più risorse per comunità, cultura e fragilità.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno presenta oggi il Piano Pluriennale 2026–2028, il documento strategico che guiderà l’attività dell’Ente nel prossimo triennio. Con uno stanziamento complessivo di 14.025.000 euro, il nuovo Piano segna un avanzamento rilevante: oltre due milioni di euro in più rispetto al precedente periodo di programmazione, pari a un aumento del 17% delle risorse destinate alla comunità.
“La nostra programmazione – dichiara il Presidente Maurizio Frascarelli – può essere ben sintetizzata da un invito di Papa Francesco: ‘Dobbiamo avviare processi e non occupare spazi’. È una linea di pensiero che orienta ogni scelta della Fondazione e che, in questo Piano, si traduce in un impegno concreto a generare alleanze, attivare energie, creare opportunità e favorire percorsi condivisi capaci di produrre effetti duraturi nel tempo. In questa prospettiva, gli Organi della Fondazione hanno promosso un processo di ascolto senza precedenti per ampiezza, profondità e qualità, dedicando una particolare attenzione ai giovani, che rappresentano la futura classe dirigente del territorio.”
La costruzione del
Piano è il risultato di un articolato percorso partecipativo che ha preso avvio
da un’approfondita analisi dei fabbisogni territoriali, coordinata dal Crismat.
Nel corso del processo sono stati coinvolti oltre 1.560 stakeholder,
rappresentativi dell’intera comunità locale e delle diverse generazioni,
attraverso numerosi incontri, momenti di confronto nei territori e tavoli
tematici composti dai Soci. A ciò si sono aggiunti percorsi di formazione
dedicati ai membri degli Organi della Fondazione e la possibilità, per tutti i
cittadini, di contribuire tramite questionari telematici.
Il supporto scientifico del semiologo prof. Stefano Traini ha permesso di
valorizzare in modo rigoroso la voce dei giovani grazie al progetto GO!
Futuro in movimento, mentre l’Assemblea dei Soci ha svolto un ruolo
particolarmente attivo attraverso le commissioni tematiche coordinate dal prof.
Valerio Temperini dell’Università Politecnica delle Marche.
Si è trattato di un processo complesso e inclusivo, che ha consentito di definire un Piano capace di guardare al futuro con realismo e visione, partendo dalle esigenze concrete del territorio.
Secondo Frascarelli, “l’aumento delle risorse è il risultato di una gestione efficace del patrimonio, della solidità dell’Ente e dell’intenso lavoro degli Organi, che hanno orientato la programmazione verso uno sviluppo inclusivo, sostenibile e attento alle persone più fragili”. Nel triennio 2026–2028 la Fondazione investirà complessivamente 14.025.000 euro, distribuiti nei sei settori statutari, con linee di intervento che riflettono le priorità emerse nel percorso di ascolto.
Nel settore dell’Educazione, istruzione e formazione, il Piano prevede il sostegno a percorsi di alta formazione, programmi dedicati a università, ricerca e innovazione sociale, oltre a iniziative per promuovere l’imprenditorialità sociale, la prevenzione delle devianze, l’empatia digitale e la cittadinanza consapevole. Particolare attenzione verrà riservata allo sviluppo del potenziale giovanile e al benessere psicofisico delle nuove generazioni, includendo interventi in ambito educativo e sportivo e la creazione di contesti capaci di far sentire i giovani protagonisti del proprio percorso di crescita.
Nel settore dell’Arte, delle attività e dei beni culturali, la Fondazione riafferma il valore strategico della cultura come fattore di coesione sociale, identità e partecipazione. Gli investimenti sosterranno manifestazioni, eventi e convegni, oltre a progetti di valorizzazione degli spazi di comunità orientati alla rigenerazione di luoghi in grado di diventare presidi di socialità. Saranno inoltre sviluppate iniziative dedicate alla storia e al senso di comunità, programmi di welfare culturale e interventi mirati a rendere l’offerta culturale più accessibile, contemporanea e capace di coinvolgere nuovi pubblici.
Il settore del Volontariato, filantropia e beneficenza rappresenta la voce più consistente del Piano, con 1.620.000 euro all’anno. L’obiettivo è rafforzare il Terzo settore affinché diventi sempre più forte, connesso e coeso, sostenere nuove strategie per l’abitare sociale, contrastare la povertà con interventi rispettosi della dignità delle persone e valorizzare il ruolo degli anziani come risorsa attiva della comunità.
Anche la Protezione e qualità ambientale assume un ruolo centrale nella programmazione, con una strategia focalizzata sulla tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, sulla cura del territorio e sulla diffusione di pratiche sostenibili, in linea con la crescente sensibilità della comunità e con le sfide poste dai cambiamenti climatici.
Allo Sviluppo locale è dedicata una parte significativa del Piano, con interventi mirati a sostenere il lavoro, le aree interne e i processi di innovazione. La Fondazione intende rafforzare la rete giovanile attivata con “GO! Futuro in movimento”, sostenere la vitalità dei borghi per contrastare lo spopolamento e favorire la creazione di impresa, innovazione e nuove opportunità occupazionali, con un’attenzione particolare alle competenze emergenti e alle prospettive professionali di giovani e adulti.
Infine, il settore della Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa riceve 520.000 euro all’anno, destinati a interventi orientati alla prevenzione, al benessere psicologico e all’assistenza di prossimità. Le risorse permetteranno di sostenere programmi dedicati a giovani, famiglie e salute mentale, sperimentare soluzioni innovative per la prevenzione e la cura e sviluppare servizi di assistenza domiciliare e territoriale, in risposta all’evoluzione demografica e ai crescenti bisogni delle famiglie.
Il Piano Pluriennale 2026–2028 rappresenta, in definitiva, un investimento concreto sulla qualità della vita, sulla crescita dei talenti, sulla coesione sociale e sulla valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e produttivo del Piceno. La Fondazione rinnova così la propria missione: avviare processi, ascoltare la comunità, sostenere le fragilità, generare opportunità per i giovani e promuovere uno sviluppo armonico, innovativo e sostenibile per l’intero territorio.