Battista, Italia sconta gravissima dispersione risorsa idrica causata da infrastrutture colabrodo con perdite medie del 40-50%
COPAGRI: SICCITÀ, BENE CABINA DI REGIA
A PALAZZO CHIGI, MA COINVOLGERE ANCHE
SETTORI PRODUTTIVI
“L’Italia, che ogni anno preleva dalle
falde oltre 9 miliardi di metri cubi di acqua potabile, pari a oltre 400 litri
al giorno a persona, sconta una gravissima dispersione della risorsa idrica,
causata da una rete colabrodo con perdite medie del 40-50% e con una
scarsissima manutenzione; in questo contesto si inseriscono gli effetti del climate
change, che potrebbe causare una significativa riduzione della
disponibilità di risorse idriche, fino al 40% a livello nazionale e fino al 90%
per il Sud Italia nel lungo termine”. Lo sottolinea il presidente della Copagri
Tommaso Battista sulla base di quanto emerso durante l’odierna riunione del
Tavolo interministeriale sulla crisi idrica.
“Per
tali ragioni - prosegue Battista - diventa prioritario prevedere un nuovo piano
di gestione idrica che sia pluriennale, coordinato e integrato e che possa
rappresentare un asset strategico per il futuro dell’agricoltura e dell’export
agroalimentare, che come noto dipende per l’83% dalla disponibilità idrica;
bene quindi la Cabina di regia istituita a Palazzo Chigi per affrontare
l’emergenza siccità, che oltre a riunire tutti i dicasteri interessati dalla
problematica, le Regioni e gli enti territoriali, dovrà coinvolgere tutti i
portatori di interessi, con particolare riferimento ai rappresentanti dei
settori produttivi, a partire dall’agricoltura”.
“Solo
con il loro contributo -rimarca Battista - sarà possibile concertare un Piano
organico di interventi, che dovrà servire non solo a superare la fase
emergenziale, ma anche e soprattutto a gettare le basi per futuri interventi
strutturali che vadano a mettere un deciso argine a una problematica atavica”.
“Una
simile iniziativa non potrà prescindere dalla preventiva realizzazione di uno
studio morfologico del territorio, conditio sine qua non per andare a
individuare tutte quelle aree adatte alla realizzazione di nuovi invasi; allo
stesso tempo, sarà fondamentale intervenire sugli invasi esistenti, con il fine
di efficientarli e di razionalizzarne l’utilizzo”, prosegue il presidente,
secondo cui “per affrontare con rapidità queste gravose problematiche, sarà
fondamentale l’apporto di un Commissario straordinario che possa intervenire
rapidamente favorendo un migliore utilizzo delle acque reflue e un maggiore
ricorso ai depuratori, agendo in particolare sulle Regioni, sulle Autorità di
bacino e sugli enti deputati affinché si adoperino per ‘sbloccare’ i tanti
depuratori nel tempo finanziati con il PSR, ma ancora in larga parte non
operativi”.
“Non solo quindi investimenti volti ad ammodernare la rete irrigua e azzerare o ridurre al massimo lo spreco, ma anche interventi per incrementare la disponibilità idrica attraverso progetti infrastrutturali, quali gli impianti dissalatori, grazie ai quali quandanche l’acqua recuperata fosse destinata all’uso potabile si libererebbero comunque altri quantitativi per l’uso irriguo, così come impianti per la depurazione della acque reflue al fine di un utilizzo irriguo e impianti di accumulo quali laghetti e invasi a bassa evaporazione”, conclude Battista.