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Ascoli, lanciato il progetto “Buona la seconda”

Ascoli, lanciato il progetto “Buona la seconda”

Nuove attività per promuovere e incoraggiare l'integrazione sociale di cento giovani di seconda generazione e dei loro nuclei familiari.

È già in piena fase operativa l’attività progettuale “Buona la seconda”, che vede come soggetto responsabile l’associazione COSE DI QUESTO MONDO APS e reso possibile grazie all’intervento della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

Il progetto, ammesso a contributo nell’ambito dell’Avviso per la presentazione di progetti “Contrasto al disagio giovanile”, pubblicato dalla Fondazione a valere sul Piano pluriennale 2023-2025, prenderà forma grazie alla sinergia di numerosi partner del terzo settore - di comprovate e consolidate competenze nelle attività a favore di genitori, famiglie e giovani - e di varie Istituzioni Pubbliche.

Nello specifico a collaborare saranno: ACLI sede provinciale di Ascoli Piceno aps, Formamentis aps, La casa di Asterione aps, Exponiti aps, Music Academy Ascoli aps, Amici dell’OPG odv, CASACEF Impresa sociale, ISC Ascoli Centro-D’Azeglio, ISC Borgo Solestà-Cantalamessa, ISC Folignano-Maltignano, ISC Spinetoli-Monsampolo-Acquaviva, IIS Orsini-Licini, IIS Mazzocchi-Umberto I°, ATS 22, ATS 23.

Il progetto si svilupperà nell’arco di 24 mesi e nasce dal desiderio di promuovere l’integrazione sociale, in particolare in ambito scolastico, dei minori appartenenti alle cosiddette “seconde generazioni” (figli di immigrati o immigrati che stanno completando qualche ciclo scolastico) e dei loro nuclei familiari.

La proposta progettuale, che coinvolgerà circa 800 giovani - di cui circa 100 di seconda generazione - prevede una serie di attività multidimensionali di supporto, in particolare, in favore di minori di seconda generazione e di tutti i membri delle classi scolastiche di appartenenza che tengono conto degli ambiti educativi, psicologici e socio-relazionali.

Il fine è quello di intercettare situazioni a “rischio” emarginazione e prevenire e/o contrastare le situazioni di disagio derivanti dall’appartenenza a famiglie di origine non italiana attraverso:

1)     Laboratori interculturali che incoraggiano l’accoglienza di ogni diversità, in generale, e di quella culturale, in particolare, come presupposto per l’integrazione sociale.

2)     Laboratori di promozione delle life skills nell’area emotiva-relazionale il cui fine sarà  esortare e spronare l’importanza della salute psicofisica e l’acquisizione di competenze e abilità personali e sociali.

3)     Formazione insegnanti per fornire competenze e strumenti operativi per favorire l’accoglienza e la valorizzazione di persone portatrici di culture diverse.

4)     Supporto a insegnanti e genitori per sensibilizzare la comunità educante sulle tematiche trattate.

5)     Laboratori di socializzazione musicali, teatrali, creativi e sportivi, scolastici ed extrascolastici, per promuovere una sana socializzazione dei giovani e delle relative famiglie.

6)     Mediazione linguistico-culturale per facilitare e supportare le scuole nella fase di prima accoglienza e inserimento di alunni con difficoltà linguistiche e delle relative famiglie.