La modifica del Superbonus rischia di penalizzare il settore delle energie rinnovabili Previste chiusure di aziende e perdita di posti di lavoro
Il decreto legge varato dal governo Meloni è stato giudicato dall'imprenditore Giovanni Cimini, membro del consiglio dell'associazione Italia Solare: “Un’occasione mancata per lo sviluppo della filiera tecnologica italiana. La nostra nazione è impegnata nell'attuazione del processo di transizione energetica e le agevolazioni legate al Superbonus hanno permesso di accelerare questo programma. Ora invece la decisione assunta dal governo è stata una vera e propria doccia fredda che causerà gravissimi danni a tutto il settore delle rinnovabili”.
Le conseguenze saranno anche per i giovani e in proposito Giovanni Cimini ha aggiunto: “I tantissimi giovani che lavorano nel settore delle energie rinnovabili perderanno il proprio posto e quindi saranno costretti a trasferirsi negli altri Paesi, soprattutto dell'Unione Europea, dove invece la transizione energetica viene stimolata e supportata con precise politiche di intervento da parte dei governi”.
Le rinnovabili sono state sempre al centro di politiche caratterizzati da cambi repentini e in merito Cimini ha aggiunto: “Nel corso del 2011 tutti ricordiamo ciò che ha generato il decreto Romani che diede uno stop improvviso agli incentivi in conto energia e tutta la filiera tecnologica italiana fu fatta fallire a differenza di quanto avvenne in Germania, Spagna e in altri Paesi”.
Le modifiche apportate dal governo in merito al Superbonus genereranno pesanti ripercussioni sul settore delle rinnovabili anche nel Piceno: “Le decisioni assunte dal governo – ha detto in proposito Giovanni Cimini – rischiano di far chiudere moltissime aziende anche nel Piceno con pesantissimi tagli sull'occupazione”.
La decisione del governo è stata una vera e propria doccia fredda per le aziende del polo delle energie alternative della provincia di Ascoli dove sono numerosissime le realtà quotidianamente impegnate nell'attuazione della transizione energetica. “Molte aziende – ha aggiunto in proposito l'imprenditore Giovanni Cimini – hanno già deciso di bloccare gli investimenti e nel contempo di rivedere drasticamente i piani di sviluppo delle aziende e quindi delle assunzioni. La situazione particolarmente espansiva dell'economia rischia di essere fortemente ridimensionata dal provvedimento adottato dal governo e per le aziende la prospettiva è la chiusura dell'impresa e il licenziamento degli addetti con conseguenze rilevanti, quindi, sia sotto l'aspetto economico e sia sociale”.