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AUTOTRASPORTI, GALANTI: "DECISIONE FOLLE DEL TIROLO DI CHIUDERE IL TRAFFICO NOTTURNO"

AUTOTRASPORTI, GALANTI: "DECISIONE FOLLE DEL TIROLO DI CHIUDERE IL TRAFFICO NOTTURNO"

PMIA, Roberto GALANTI: <Partiamo da due notizie. La prima è relativa alla folle decisione del Tirolo di chiudere il traffico notturno ai mezzi pesanti con la proposta dell’apertura di un tavolo…

"Aridanchete" con i tavoli di lavoro..... quando non si sa che fare, si istituiscono i tavoli di lavoro....l'unico sistema  politico di prendere tempo e di  perdere tempo....

Condivido il pensiero di una imprenditrice del veronese, mia amica, Angiolina Mignolli della Semenzin trasporti: "Una certezza c’è  in Europa, dice la Mignolli, che vale per tutti gli stati che ne fanno parte compresa l'Austria  ed è  l’ACCORDO DI SCHENGEN SULLA LIBERA CIRCOLAZIONE DELLE MERCI E DELLE PERSONE ALL'INTERNO DEI CONFINI DELL' UNIONE EUROPEA ".

Quindi nessun tavolo di discussione ( a forza di fare tavoli si rischia di diventare dei grandi falegnami), ma ORDINE PERENTORIO DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO (condivisibile o meno, ma fino a quando c’è, vanno  rispettate le decisioni)  ALL'AUSTRIA DI TOGLIERE TALI DIVIETI O SANZIONE IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA  PER IL MANCATO RISPETTO DELLA NORMA....SENZA SE E SENZA MA....Non se ne può  più di questa arroganza anti europea da parte dell' Austria nei confronti dell'Italia.... il Governo Italiano e gli Onorevoli eletti a far parte del Parlamento Europeo e lo stesso Presidente del Parlamento dell'Unione Europea, Sassoli, devono far squadra e tirare fuori gli  attributi (non sarebbe difficile)e  pretendere il rispetto dell'accordo di Schengen sulla libera circolazione delle merci  e delle persone.... Le regole valgono solo per gli Italiani?

Naturalmente i camionisti austriaci "ringraziano" perché il divieto vale solo per quelli  italiani... gli austriaci possono liberamente circolare..."

Questo atteggiamento ricorda un po' quello dell'obbligo degli ECOPUNTI  di qualche tempo fa quando un "francobollo" aiutava a evitare l'inquinamento solo nel territorio austriaco.

Austria, se non ti va bene la decisione dell’UE abbi il coraggio, a questo punto, di andartene.

È a rischio l'intero sistema economico e produttivo Italiano!

La seconda notizia è quella relativa alla scelta Iberica di revocare (o non rinnovare) le concessioni ad ATLANTIA e scegliendo di nazionalizzare il sistema autostradale. Già, perché il Governo di Pedro Sanchez ha deciso di avocare a sé dall’1 gennaio 2021 la gestione di alcune superstrade e autostrade della penisola Iberica, finora affidate in concessione a privati. Nello specifico parliamo della spagnola Albertis, società controllata dal gruppo Atlantia, la holding che fa capo alla famiglia Benetton, e di non rinnovare la proroga delle concessioni scadute per la gestione della rete di autostrade e superstrade, che da oggi saranno gestite con finanziamenti pubblici. Praticamente, fino a decisione ulteriore, in Spagna su circa 600 KM di autostrade, non si pagano pedaggi.

In Italia invece con un sistema autostradale che cade a pezzi, l’unica decisione pare quella che, al momento, non sono previsti aumenti che fino ad oggi, tutti gli utenti hanno dovuto subire “obtorto collo”.

Il percorso in Italia per la revoca delle concessioni ad Autostrade ormai è avviato tanto che nel milleproroghe, pare, sia stata inserita la norma sulle concessioni autostradali. 

Questo decreto avvia un percorso per alcune infrastrutture che  permetterà  di revocare le concessioni ai Benetton  i quali avrebbero dovuto pensare a guadagnare di meno e spendere di più in manutenzioni.

Altro aspetto importante da prendere in considerazione a mio modesto parere, sarebbe quello di far pagare i danni milionari dalla società autostrade per non aver mantenuto il bene nello stato in cui è stato consegnato, oltre ai disastri procurati con la perdita di tante vite umane per una “singolare manutenzione”, secondo me lo scambio sarebbe da fare alla pari senza nessuna “buonuscita” e/o mancato guadagno.

Ora si tratta di capire se effettivamente alla norma seguiranno fatti e soprattutto se non  si rischia di rimanere intrappolati nei meandri a ragnatela della burocrazia “diplomatica” del bla bla bla. L’auspicio è quello che si smetta di giocare al RISIKO!>
        

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