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Autotrasporto, Galanti: "Caos permanente fra costi insostenibili e assenza di regole"

Autotrasporto, Galanti: "Caos permanente fra costi insostenibili e assenza di regole"

un caos a carattere ormai “permanente” per la diffusa incapacità, impossibilità o mancanza di volontà dei governi di affrontare due questioni in modo radicale

GALANTI di PMIA Autotrasporto UNILAVORO: CAOS PERMANENTE FRA COSTI INSOSTENIBILI E ASSENZA DI REGOLE    
Mentre peggiorano notevolmente i rapporti fra le imprese di autotrasporto, in particolare fra quelle che effettuano le attività con i propri mezzi, e quelle che invece detengono solo i contratti e subordinano ad altri subordinati l’esecuzione del servizio, i costi esorbitanti del carburante, l’aumento dei pedaggi autostradali, Roberto Galanti (Segretario Generale PMIA autotrasporto UNILAVORO e coordinatore PrimaTras) avverte un caos a carattere ormai “permanente” per la diffusa incapacità, impossibilità o mancanza di volontà dei governi di affrontare due questioni in modo radicale: una vera guerra alla speculazione (controllando distributori e imponendo lo scarico dei depositi costieri); una vera riforma del settore dell’autotrasporto affinché i maggior costi non siano assorbiti quasi interamente dai bilanci delle imprese di autotrasporto generando l’irregolarità del mercato che si scarica sulla strada. Per maggior chiarezza....
In considerazione delle preoccupanti dimensioni che sta assumendo l’inarrestabile costo del carburante, unitamente ai maggiori costi di produzione dei servizi (pedaggi autostradali, personale ecc…) le nostre organizzazioni di rappresentanza non possono restare indifferenti e pertanto, previa consultazione degli organi dirigenti, saranno predisposte iniziative per sostenere con forza la modifica della disposizione di legge per ribaltare effettivamente i maggiori costi del carburante sulla merce (l’attuale disposizione di legge non funziona) e sarà sostenuta con forza la richiesta di verificare le speculazioni che le compagnie e le società commerciali esercitano per esempio sull’extrarete e cioè, nel rifornimento ai depositi privati delle imprese di autotrasporto, il costo del carburante è addirittura maggiore del costo del distributore su strada, e questo è inammissibile.