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BELLOMO, UN CUORE BARESE CONTRO IL BARI

BELLOMO, UN CUORE BARESE CONTRO IL BARI

Non sarà solo la classica giornata dell'ex ma molto, molto, di più. Dietro Bari-Ascoli di sabato prossimo per lui c’è tutta una vita, da uomo e da calciatore. Nicola Bellomo è nato a Bari Vecchia, il cuore storico del capoluogo pugliese: <A 300-400 metri da Cassano> spiega. E poi ammette: <Per me non sarà una partita come tutte le altre, non potrebbe esserlo, anche perché sarà la prima volta che tornerò al San Nicola da avversario. Ho già affrontato il Bari quando ero allo Spezia e in Liguria lo battemmo 2-0,  segnai anche un gol prendendomi i rimproveri scherzosi dei miei amici. Spero in una buona accoglienza: sono nato lì, ho fatto tutta la trafila delle giovanili e poi la prima squadra. Un periodo però difficile per la società, ora invece c’è una dirigenza sana, che vuole fare bene. Nel calcio ci si può aspettare di tutto ma dai miei vecchi tifosi spero positivo. Bari è una piazza importante e anche pretenziosa dopo tanti anni di serie A. Lì vivono di calcio come ad Ascoli, allo stadio ci saranno più di 15.000 spettatori. Un motivo in più per fare bene>.

Ora però Bellomo indossa la maglia del Picchio: <E voglio fare bene per questi colori. Sappiamo tutti che non stiamo passando un bel periodo. E questo per tante cause: i giocatori non sono arrivati tutti assieme, il cambio dell’allenatore. Però siamo solo ad un paio di punti dalla salvezza e vincendo due partite ne saremmo fuori. Non ci siamo riusciti col Trapani ma quando non si può vincere è importante non perdere. Punticino dopo punticino…>. A Bari, però, non sarà facile: <Troveremo una squadra forte ma in B non c’è differenza fra la terza in classifica e la penultima. Se giocheremo compatti come nelle ultime partite potremo dire la nostra. Un mio gol? Ne ho sempre segnati 5-6 a campionato e spero arrivi presto. Se arrivasse a Bari però non esulterò per rispetto della mia città e delle mio origini, che non rinnego>. Contro il Trapani Bellomo è stato schierato sulla fascia sinistra, una posizione strana per un tipo come lui, trequartista nato: <Però mi ci trovo bene, posso rientrare e tirare. Soprattutto trovo più spazio e meno marcature...>.

 
        

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