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TUTTO BELLINI

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Il presidente dell'Ascoli Picchio Francesco Bellini ha rilasciato un’intervista esclusiva a Canale Ascoli (web tv formata da Ascoli News, Gazzetta di Ascoli, Ascoli Live e naturalmente Fotospot) visibile su www.canaleascoli.it. Tanti i temi affrontati dal patron.

La Serie B:

“Le problematiche me le aspettavo, sapevo che la B non era la Lega Pro, è un campionato difficile con più della metà delle squadre sullo stesso livello e credo che la spunterà il team più organizzato e con una rosa più ampia. Ci sono squadre “eccezionali” come il Cagliari e quelle “sorpresa”, speravo che una di queste fosse l’Ascoli, ma evidentemente dovremo aspettare l’anno prossimo”.

Petrone:

“Da un punto di vista umano è stato molto difficile separarci, ma penso che ho fatto una cosa logica. Mi hanno detto che in Italia è difficile resistere un anno in panchina; al contrario, in Nord America ci sono gli allenatori manager che restano legati al club per molto tempo”.

Mister Mangia:

“E’ un allenatore preparato, c’erano tanti tecnici interessati all’Ascoli perché è una piazza prestigiosa, ma abbiamo puntato su Mangia”.

Giocatori:

“Senza nulla togliere alla qualità di ciascuno, mi aspettavo un po’ di più; però  c’è l’attenuante di dover prendere confidenza con una piazza come Ascoli e quella di dover prendere confidenza con il gioco del nuovo allenatore”.

Obiettivi futuri:

“Siamo andati in Serie B molto in fretta e quindi ora la priorità è salvarci mantenendo la categoria. Non ho dubbi che resteremo in B perché credo ci sia una quindicina di squadre più o meno al nostro livello. Una cosa ho imparato: nel calcio i risultati sono figli di una combinazione di fattori fra cui il buon gioco e la fortuna di avere arbitri equilibrati; questo non sempre accade anche se sono convinto che siano  in buona fede”.

Bellini imprenditore:

“Ho più società, che poi sono quelle che sostengono economicamente la mia famiglia; prima di acquisire l’Ascoli trascorrevo in Italia un mese e mezzo all’anno, ma, da quando sono Presidente, finisco per trascorrere quattro o cinque mesi, sottraendo tempo alla altre aziende che devono andare avanti, tanto che spesso porto con  me in Italia i miei manager così possiamo lavorare un po’. Gestire una società di calcio non è facile, hai 25 individui, un allenatore, un DS, tutte persone uniche e col proprio modo di pensare. Ascoli miglior acquisto fatto? Non acquisto, ma  i migliori soldi spesi, quando un paio di anni fa vidi in cttà gente che piangeva per le sorti dell’Ascoli Calcio sentii che dovevo fare qualcosa. Credo che abbiamo fatto un regalo alla città, creato qualcosa, novità, euforia e nei bar e nei ristoranti non si fa altro che parlare dell'Ascoli”.

 Costantino Rozzi:

“Non l’ho conosciuto e ringrazio quando mi accostano a Rozzi, ma lui è stato un grande e per quello che ha fatto gli è stato dedicato troppo poco, lui era lui e io non cerco di imitarlo; se l’Ascoli è conosciuta è grazie a lui”.

Giuliano Tosti:

“E’ una persona che conosce l’ambiente ascolano, vede le partite e gli allenamenti,è vicino ai giocatori, gli faccio un grande in bocca al lupo per il suo ruolo da “controller” perché non sarà facile”.

Sotto l'Albero:

“Ai tifosi mi piacerebbe regalare tutte vittorie, stanno supportando sempre la squadra anche quando non va bene, chapeau! A Mangia regalerei tutti i giocatori di Inter e Juventus, ma il problema è che qui non verrebbero a giocare. Ai miei nipotini regalo tanto amore e il mio tempo libero. A Faraotti non regalerei nulla perché ha già tutto, a Tosti un gatto e a Ciccoianni un bel pacco di sigarette, fuma sempre, sempre…”.

Regali di Natale:

"Da Lovato vorrei un posto dove costruire il Centro Sportivo, dal Sindaco la Tribuna Est nuova, da Cacia più gol, è un attaccante che mi piace molto e che finora ha messo tutte le energie in campo, ma a volte è stato sfortunato, anche Canini è stato sfortunato, ritrovandosi in situazioni difficili. Da Marroccu vorrei che l’anno prossimo faccia una squadra più forte, ma con gli stessi soldi di quest’anno, lui ha detto che è possibile. Regalo a mia moglie? Io e Marisa in queste ricorrenze non ci scambiamo i regali, ma spero che continuerà a lavorare con me, anche perché lei è molto più tifosa di me. Se è lei il valore aggiunto dell’Ascoli? Può essere, ma anche i miei figli Carlo e Roberto seguono molto l’Ascoli appena possono, sono molto impegnati, hanno famiglia e un figlio ciascuno e ne avranno altri; Carlo ha intrapreso la strada per arrivare molto in alto, Roberto gestisce una nostra società e credo che in futuro potrebbe piacergli l’idea di fare il Presidente dell’Ascoli”.

Tifosi:

“Auguro a tutti i tifosi dell’Ascoli un felicissimo Natale e un nuovo anno che sia migliore per la nostra squadra. E sempre forza Picchio! Bisogna guardare avanti con ottimismo, vi ringrazio per il vostro supporto, finora siete stati magnifici".

 

 

 
        

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