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SETTE OPERE RESTAURATE RITORNANO ALLA DIOCESI DI ASCOLI

SETTE OPERE RESTAURATE RITORNANO ALLA DIOCESI DI ASCOLI

Opere restaurate presso Laboratorio Restauro/Deposito presente alla Mole Vanvitelliana

La Soprintendenza di Ascoli Piceno Fermo e Macerata e l’ICR di Roma attraverso il Laboratorio/Restauro della Mole Vanvitelliana, hanno completato gli interventi conservativi di altre 7 opere che ritornano  alla Diocesi di Ascoli Piceno.

Dopo la riconsegna delle opere avvenuta a fine gennaio, tornano alla Diocesi di Ascoli Piceno altre sette opere restaurate presso Laboratorio Restauro/Deposito presente alla Mole Vanvitelliana:

·       Tabernacolo in legno policromo, Arquata del Tronto Loc. Tufo, Chiesa di SS Annunziata;

·       Busto reliquario in legno “San Vito”, Ascoli Piceno, Deposito Episcopio;

·       Busto reliquario in legno “San Germano”, Ascoli Piceno, Deposito Episcopio;

·       Busto reliquario in legno “San Faustino”, Ascoli Piceno, Deposito Episcopio;

·       Croce astile, Ascoli Piceno, Loc. Porchiano, Chiesa di San Michele Arcangelo;

·       Croce astile, Arquata del Tronto, Loc. Pescara del Tronto, chiesa della Santa Croce;

·       Croce astile, Venarotta, Loc. Monsampiero, chiesa di San Pietro;

il Laboratorio di Restauro presso la Mole Vanvitelliana è ideato e gestito dalla SABAP AP-FM-MC con l’ICR e sostenuto finanziariamente dal Ministero della Cultura. Il sito ospita oltre 1500 opere, tutte censite e catalogate, recuperate nelle Chiese, Pinacoteche e altri edifici pubblici delle tre province maggiormente colpite dal Sisma 2016, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. L’operatività del laboratorio della Mole, dove è impegnato un pool di esperti restauratori appositamente contrattualizzati dal Ministero, ha determinato un importante cambio di passo rispetto ai precedenti interventi basati su affidamenti esterni, attuabili a singhiozzo in base ai fondi disponibili, in quanto la struttura permanente di Ancona opera tutto l’anno solo ed esclusivamente per le opere recuperate dal sisma dando priorità a quelle che rientreranno a breve nei luoghi di provenienza.

La Direzione tecnico scientifica del Laboratorio è curata dall’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma, con i funzionari Francesca Capanna e Angelandreina Rorro e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Ascoli Piceno Fermo e Macerata con Pierluigi Moriconi in qualità di Responsabile del Laboratorio di Restauro/Deposito.

Il sisma ha evidenziato – commenta il Soprintendente Arch. Giovanni Issini, quanto il nostro patrimonio sia una componente fondamentale nella vita quotidiana delle comunità. Le opere d’arte restaurate - continua il Soprintendente – recuperate subito dopo il sisma anche grazie al prezioso contributo del Carabinieri - Nucleo Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con Sindaci, Curie Struttura Commissariale, etc, non esprimono solo valori culturali, ma sono elementi che custodiscono memorie, vicende collettive e personali. Questa consapevolezza rappresenta uno stimolo ad operare con sempre maggiore attenzione e coscienza, al fine di conseguire risultati come la restituzione di oggi ad Ascoli Piceno.

 

Queste Comunità – commenta Don Elio Nevigari della Diocesi di Ascoli Piceno - che hanno subito questi grossi traumi di doversi spostare e allontanare dai luoghi di origine, anche se non possono avere al momento un alloggio nel luogo di provenienza, cercano proprio di moltiplicare i momenti aggregativi nei luoghi di origine per cercare di ricostruire anche il senso comunitario e identitario del territorio. Fra questi momenti ci sono le feste Patronali che si cercano di ripetere come prima del terremoto. Il valore condiviso della fede in queste zone dell’interno - zone di montagna- dove la Chiesa Parrocchiale e le iniziative legate ai luoghi di culto, sono gli eventi più importanti di questi Paesi.

Le restituzioni di oggi, in particolare, saranno coinvolte in due eventi di Feste Patronali in particolare si Festeggerà la Santissima Croce a Pescara del Tronto (Arquata) dove verrà esposta la Croce astile, della Chiesa della Santa Croce, mentre a Monsampietro di Venarotta si festeggerà Sant’Attanasio e  in quell’occasione la Croce astile della Chiesa di San Pietro, verrà portata in processione.

Le comunità rivedono il loro patrimonio restaurato e anche loro si fanno forza per affrontare il futuro.