IL DG: “A PAGLIARE, MONTEFIORE E CUPRA PRESTO DI NUOVO LA RACCOLTA SANGUE”
La direzione dell’azienda sanitaria territoriale di Ascoli pronta a intervenire
per ripristinare gradualmente, nelle tre sedi comunali dell’associazione, l’attività delle donazioni
“Fatte
le opportune valutazioni con i professionisti coinvolti, i direttori dei Centri
trasfusionali regionale e dell’Ast, rispettivamente Mauro Montanari e Antonio Canzian,
mi impegnerò per far sì che i punti Avis di Pagliare, Montefiore e Cupra
possano riprendere gradualmente l’attività di raccolta del sangue”. Queste le
parole del direttore generale dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli,
Antonello Maraldo, al termine dell’incontro avuto questa mattina, all’ospedale
‘Mazzoni’, con il presidente regionale dell’Avis, Daniele Ragnetti, il
presidente provinciale dell’Avis, Stefano Felice, e il consigliere nazionale
Avis, Massimo Lauri.
Il dg Maraldo, che anche in questa seconda settimana dall’inizio del suo mandato sta proseguendo con una incessante attività di ascolto del territorio attraverso i propri rappresentanti, ha ricevuto i vertici regionali e provinciali dell’Avis i quali gli hanno esposto la problematica relativa alla cessazione, iniziata già nel corso del 2024 in maniera graduale, dell’attività di raccolta del sangue che coinvolge tre delle tredici Avis comunali, ovvero Pagliare, Cupra e Montefiore, dove afferiscono oltre un migliaio di donatori. Una criticità, dunque, che nella sua risoluzione tocca direttamente anche l’Azienda sanitaria in quanto le donazioni del sangue avvengono con il coinvolgimento del personale medico e infermieristico dell’Ast.
“La
nostra esigenza – spiegano i tre rappresentanti Avis ricevuti dal direttore
generale Maraldo – è quella di ripartire con la raccolta del sangue su tutto il
territorio provinciale per garantire l’autosufficienza, non solo regionale, ma
anche nazionale. Una ripresa dell’attività, quella che auspichiamo avvenga
nelle sedi di Pagliare, Cupra e Montefiore, che vuole essere altresì una forma
di rispetto nei confronti dei donatori, circa un migliaio, che afferiscono in
questi tre punti dove l’attività si è sostanzialmente fermata e che, dunque, temiamo
decidano di non donare più il sangue”.
Pronta la risposta del direttore generale dell’Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, che ha voluto dare immediatamente all’Avis un segnale di apertura impegnandosi nella risoluzione, se non immediata comunque non lontana, della problematica. “L’intenzione della direzione – conclude il dg – è quella di riprendere gradualmente l’attività nei tre punti dell’Avis dove si è fermata. La donazione del sangue è importantissima, è un’esigenza non solo regionale ma anche nazionale, e dunque bisogna fare in modo che i volontari siano messi nelle condizioni di poterla fare senza disagio alcuno”.