PROFESSIONISTI E ISTITUZIONI A CONFRONTO A PALAZZO DEI CAPITANI.
Nel pomeriggio di lunedì 10 novembre 2025 presso il prestigioso Palazzo dei Capitani di Ascoli Piceno, si è
tenuto – nell’ambito del Protocollo d’Intesa stipulato a livello centrale tra la Guardia di Finanza e il Consiglio
Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) – un convegno sul tema - “Normativa
antiriciclaggio: Adempimenti dei professionisti e funzioni di controllo degli Ordini. Il ruolo della Guardia di
Finanza in tema di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo”.
Dopo i saluti istituzionali rivolti dal Prefetto di Ascoli Piceno, Dott. Sante Copponi, e dal Presidente del
Consiglio Comunale di Ascoli Piceno, Dott. Alessandro Bono, la conferenza è stata introdotta dal Colonnello
Ivano Cerioni, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il quale ha sottolineato come il riciclaggio “sia
un fenomeno illecito, particolarmente insidioso, che deve essere contrastato efficacemente sia a livello
preventivo che repressivo, per la tutela dell’economia legale”. In tale contesto, l’incontro si è posto l’obiettivo di
rafforzare la consapevolezza del ruolo cruciale svolto da tutti gli attori – pubblici e privati – chiamati a
confrontarsi proattivamente su una tematica così importante e delicata, che richiede competenza, costante
aggiornamento e collaborazione interprofessionale.
In tale ottica, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Ascoli Piceno,
Dott. Daniele Gibellieri ha evidenziato, con profondo senso di responsabilità istituzionale, come il ruolo dei
commercialisti – soggetti preposti alla verifica della clientela, alla corretta conservazione dei dati e alla
segnalazione delle operazioni sospette – sia, in chiave preventiva, particolarmente funzionale alla tutela
dell’economia legale, della trasparenza e, in definitiva, della fiducia nel sistema Paese.
L’incontro – cui hanno preso parte circa n. 80 dottori commercialisti piceni e alcuni militari del Corpo – ha
rappresentato un’importante occasione di confronto tra “addetti ai lavori”, chiamati alla concreta applicazione di
una normativa complessa, in costante evoluzione, funzionale a preservare l’economia reale, il libero mercato e
gli imprenditori onesti.
Momenti di aggiornamento come quello appena concluso accrescono, in definitiva, la consapevolezza del ruolo
ricoperto dai diversi attori - pubblici e privati - del sistema antiriciclaggio nazionale, chiamati a limitare il rischio
di immissione di capitali illeciti nel tessuto economico e finanziario.