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Il Questore di Ascoli emette un D.A.C.Ur. a un 26enne brasiliano

Il Questore di Ascoli emette un D.A.C.Ur. a un 26enne brasiliano

Il Questore vieta al destinatario della misura, un giovane di 26 anni nato in Brasile, per la durata di anni 1 (uno), di frequentare gli esercizi pubblici siti nella zona del centro storico del comune di Ascoli Piceno

Pochi giorni fa il Questore di Ascoli Piceno ha emesso un provvedimento di D.A.C.Ur. (Divieto di Accesso nelle Aree del Centro Urbano) ai sensi dell’art. 13 comma 1 e 2 del D.L. 20.02.2017 convertito con L. 18.04.2017 nr.48 e successive modificazioni e da ultimo il D.L. 15.9.23 nr. 123. Si tratta del primo provvedimento di DACUR emesso in provincia alla luce delle recenti modifiche normative introdotte dal Decreto Legge dello scorso settembre.

Con tale provvedimento il Questore vieta al destinatario della misura, un giovane di 26 anni nato in Brasile, per la durata di anni 1 (uno), di frequentare gli esercizi pubblici siti nella zona del centro storico del comune di Ascoli Piceno dalle ore 15.00 alle ore 06.00 di ogni giorno e dalle ore 08.00 alle ore 20.00 di ogni giorno le scuole, i plessi scolastici e sedi universitarie ivi ubicati.

L’emissione di tale provvedimento è scaturita dalla valutazione della pericolosità sociale del giovane perché tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione e vendita di sostanze stupefacenti del tipo hashish da personale della Compagnia Carabinieri - Nucleo Operativo e Radiomobile di Ascoli Piceno, intervenuto in una delle piazze di maggior richiamo ed aggregazione per i giovani adolescenti ascolani.

Inoltre proseguono senza sosta i servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia picena, già ormai da tempo disposti dal Questore, dopo la fine dell’estate. Nell’ ultima settimana gli operatori della Polizia di Stato della Questura di Ascoli Piceno sono stati impiegati nello svolgimento di alcune operazioni cd. “movida” nella città di Ascoli Piceno e in alcuni comuni limitrofi. Tali servizi, insieme a tutti gli altri disposti dal Questore, hanno come obiettivo quello di consentire che le serate della movida possano essere svolte in completa sicurezza. Agli stessi servizi, in particolare, ha partecipato personale della Divisione Polizia Amministrativa, della Squadra Mobile e dell’UPGeSP.

L’impego del personale anzidetto, congiuntamente ai controlli effettuati quotidianamente dagli operatori del già citato UpgeSP, ha consentito di controllare diversi esercizi commerciali tra bar, ristoranti e locali notturni; in particolare, complessivamente nell’ultimo periodo si è proceduto all’identificazione e al controllo sul territorio di più di 500 persone.

Nel corso dei medesimi servizi, i poliziotti hanno verificato che all’interno di un locale sito ad Ascoli Piceno vi era in corso uno spettacolo musicale con un DJ senza che fosse stata ottenuta la documentazione autorizzativa dell’evento. La locale Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha contestato quindi la sanzione prevista dall’art. 666 del codice penale per spettacoli o trattenimenti dati senza la licenza dell’Autorità.

La prefata Divisione, con l’impiego della sua articolazione operativa, ha inoltre approntato il provvedimento previsto dell’Art. 100 TULPS. Tale sanzione applicata dal Questore con finalità di prevenzione è stata comminata al titolare di un esercizio pubblico del centro storico imponendogli un periodo di chiusura di giorni 7 (sette). La misura de quo, ha la finalità precipua di impedire – attraverso la temporanea chiusura del locale – il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e, nel contempo, di prevenire il reiterarsi di situazioni pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica. Essa è frutto delle numerose segnalazioni pervenute dalla cittadinanza in ordine a condotte mantenute all’interno dell’esercizio commerciale lesive, tra l’altro, del rispetto della quiete pubblica. Al culmine della menzionata mala gestio si pone un episodio in cui circa 100 persone, clienti del bar, hanno intonato cori offensivi nei confronti degli operatori di polizia, intervenuti per ripristinare l’ordine, facendo anche esplodere a ridosso dell’autovettura con i colori d’istituto un petardo del tipo “Bomba Carta”.

L’impegno della Polizia di Stato procede senza soluzione di continuità anche nell’ambito delle prerogative istituzionali volte allo svolgimento in sicurezza di ogni manifestazione nel territorio.