Rinnovato l’impegno a portare a termine i progetti già avviati
Sergio Loggi ha revocato oggi le
dimissioni da Presidente della Provincia di Ascoli Piceno. In base allo Statuto
dell’Ente e alla normativa sugli enti locali, le dimissioni presentate dal
Presidente al Consiglio provinciale diventano efficaci e irrevocabili, se non siano
ritirate entro il termine di venti giorni dalla loro presentazione.
“A seguito di incontri
istituzionali e su sollecitazione di numerosi cittadini e dopo una profonda
riflessione sul proficuo lavoro svolto negli ultimi anni – scrive Loggi nella
missiva indirizzata al Segretario Generale, al Vice Presidente, ai Consiglieri provinciali
ed alla Prefettura – mosso da senso di responsabilità istituzionale, nel
rispetto di chi come me, fin dal primo giorno, ha messo a disposizione della
comunità provinciale la propria esperienza e il proprio spirito di servizio,
resto alla guida della Provincia di Ascoli Piceno. Una decisione non certo facile dal punto di vista umano e politico, ma
assunta nell’intento di continuare ad essere di supporto all’Ente ed al
territorio”.
Il Presidente Loggi sottolinea
come sia giunto a questa determinazione soprattutto per le motivazioni
riportate nella delibera della Corte dei Conti sul percorso di riequilibrio dell’Ente.
Infatti, in tale documento, accanto alle difficoltà e alle criticità
evidenziate, viene riconosciuta la bontà del lavoro portato avanti in due anni
e mezzo dall’Amministrazione da lui guidata. In questa prospettiva, “l’obiettivo
da conseguire nell’immediato –
evidenzia Loggi – è quello di approvare un rendiconto migliorativo dei conti,
tappa decisiva per l’esito del processo di risanamento in atto dell’Ente. Una
sfida fondamentale sulla quale auspico possano essere realizzate azioni
condivise e sinergie in nome del bene comune e del servizio verso le
istituzioni e la collettività”.
Pertanto il Presidente esprime la
volontà di proseguire il mandato “con rinnovato impegno, consapevole che l’Ente
ha bisogno di una guida sicura e certa che porti a termine i progetti già
avviati”.
Ammontano, infatti, ad oltre 28 milioni gli investimenti per la viabilità presenti nel piano triennale delle opere pubbliche mentre 61 milioni di euro sono le risorse destinate alle scuole provenienti dai vari fondi disponibili: da quelli del Miur, al Pnrr, alle ordinanze speciali del sisma fino alle risorse proprie dell’Ente.