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PRYSMIAN, ATTESE E PREOCCUPAZIONI PER L’INCONTRO AL MISE

PRYSMIAN, ATTESE E PREOCCUPAZIONI PER L’INCONTRO AL MISE

PRYSMIAN – ATTESE E PREOCCUPAZIONI PER L’INCONTRO AL MISE  DEL 9 APRILE


IL TERRITORIO FACCIA VALERE CON FORZA LE SUE RAGIONI

I tam tam che si susseguono sul nodo da sciogliere per il mantenimento del sito produttivo PRYSMIAN di Ascoli Piceno sono contraddittori. Il Piano Industriale, azienda per azienda, chiesto dal Vice Ministro, valvola positiva di uscita per Ascoli Piceno, potrebbe rivelarsi un gioco dell’oca; la PRISMIAN fatta l’analisi richiesta dal Vice Ministro ritornerebbe al punto di partenza della chiusura dello stabilimento di Ascoli Piceno.

La battaglia ingaggiata al MISE e che verrà sciolta apertamente il 9 aprile è battaglia campale di territorio.

Che si voglia o non si voglia, il cerino in mano rimarrà al territorio più debole di questa drammatica partita che si sta giocando tra Campania, Puglia e Marche.

I dati reddituali ed industriali del sito PRYSMIAN di Ascoli Piceno escludono in maniera categorica che in un Piano Industriale corretto debba essere Ascoli la vittima sacrificale per il rilancio di PRYSMIAN ITALIA; sicuramente ci sono state e sono in corso altre valutazioni e la valutazione territoriale la sta facendo da padrona.

La UGL ha posto con forza al MISE, al Vice Ministro De Vincenti un dato obiettivo: i 13 milioni a fondo perduto ed i 19 milioni di credito agevolato presi dalla PRYSMIAN in Campania la vincolano a non chiudere uno stabilimento analogo.

Questo per noi è e rimane un vangelo territoriale; una leva fortissima, assolutamente dirimente nella scelta definitiva che proprio in questi giorni la PRYSMIAN sta elaborando.

Regione, Provincia, Comune, li vogliamo impegnati giorno dopo giorno, in pressing continuo con il Vice Ministro; la PRYSMIAN non può considerare il nostro territorio il ventre molle su cui affondare la lama.

SEGRETERIA PROVINCIALE

UGL
        

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