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PMIA-Primatras, sit-in a Grottammare per la sicurezza e il futuro della A14

PMIA-Primatras, sit-in a Grottammare per la sicurezza e il futuro della A14

Roberto Galanti, segr. Generale PMIA autotrasporto UNILAVORO e Prima Tras, è stato presente al sit-in dinanzi il casello di Grottammare su SICUREZZA E FUTURO PER L’A14


Le Marche si giocano il futuro. La soluzione di mediazione uscita dal vertice al Mit sui cantieri del tratto fermano e piceno dell’A14, tra Pedaso e San Benedetto, si pone l’obiettivo di contemperare due esigenze: garantire in primis la sicurezza del traffico autostradale (otto morti in meno di due anni) e poi la prosecuzione delle opere di ammodernamento delle gallerie, che vanno adeguate alle nuove norme di sicurezza.
A noi, dice Galanti, interessa avere la data certa della viabilità normale. I tavoli non si fanno post mortem perché, per esperienza, non producono nulla. Se per riavere una viabilità civile, che per il momento crea disservizi a pagamento ( pedaggi) è utile chiudere il maledetto  tratto dell'arteria autostradale interessata maggiormente con la conclusione dei lavori in tempi brevi e certi, ebbene, conclude Galanti, lo si faccia.

‘Una condizione emotiva e pratica di estremo disagio, che poteva essere evitata. Ora si agisca in fretta, per non piangere altre vite’. Parla Roberto Galanti, coordinatore nazionale Prima Tras e segretario generale Pmia Autotrasporto Unilavoro, in riferimento agli incidenti mortali accaduti negli ultimi giorni all’interno del tunnel in A 14 all’altezza di Grottammare. <Sono anni che insieme ai colleghi, a nome della categoria, chiediamo di risolvere le criticità legate al generale disservizio creato dalla gestione dell’autostrada – spiega Galanti – anni in cui gridiamo le condizioni di estremo pericolo e disagio causati dai cantieri con restringimenti di carreggiata a doppio senso di marcia, e quindi file, rallentamenti e incidenti. Un grido non sinonimo di lamento – prosegue – ma di disponibilità delle competenze di Prima Tras Pmia Autotrasporto Unilavoro nella proposta di soluzioni volte al ripristino di condizioni civili di percorribilità>. Difficile ricordare tutti gli interventi che Galanti ha  formalizzato ai rappresentati di governo e reso pubblici sui canali di comunicazione, con il duplice intento di trovare soluzioni alle criticità dell’autotrasporto in A 14 e suscitare attenzione nell’opinione pubblica. <Non entriamo nelle dinamiche degli incidenti – prosegue Galanti – che oggi più che mai meritano silenzio e rispetto. Ma non si può tacere di fronte alle morti annunciate. Da anni elemosiniamo confronti istituzionali a garanzia della categoria di autotrasportatori costretti a condizioni di disagio estremo soprattutto nel tratto Ascolano e Fermano dell’A14 dove troppo spesso negli incidenti, restano coinvolti proprio i camionisti. La galleria di Grottammare, in modo particolare, è troppo stretta per essere resa percorribile per così troppo tempo, a doppia corsia. Come si può non comprendere il pericolo e non adoperarsi per risolvere il problema?>. A fronte di richieste di soluzione diplomatica e di confronto protratte negli anni, oggi Prima Tras Pmia Autotrasporto Unilavoro, ribadisce un’azione repentina per non piangere altre vite sotto quel maledetto tunnel. <Chi è autorizzato alla gestione di questo cantiere – prosegue Galanti – si adoperi per la chiusura di quel tratto interessato ai lavori. Concentri tempo e uomini per terminare l’opera in minor tempo possibile e solo dopo si riapra al transito. E’ ora di finirla con i disservizi a pagamento – conclude – sono già stati fatti troppi danni morali ed economici sia agli autotrasportatori che alla società. Il tempo delle risposte non date e giustificate con colpe scaricate sulla burocrazia, è finito. Ora è il tempo delle risposte e delle azioni. Quelle negate per anni".

        

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