UN ANNO DELLA NUOVA SANITA’ PICENA DALLA RIDUZIONE DEL PRECARIATO ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
A Villa
Picena di Colli del Tronto si è svolta, oggi, la giornata della trasparenza. Il
direttore Nicoletta Natalini: “L’impegno a un miglioramento continuo non
mancherà mai”
Riduzione del 6% del precariato attraverso l’attuazione di un importante Piano di stabilizzazione del personale, 237 assunzioni complessive a tempo indeterminato, 5 grandi apparecchiature acquistate con fondi, sia del Pnrr, sia aziendali, e altre 3 in arrivo entro l’anno, apertura dell’ospedale di comunità di Ascoli e delle due centrali operative territoriali di Ascoli e San Benedetto, copertura di un primariato vacante importante come quello dell’unità operativa complessa di radiodiagnostica che eroga un volume di attività annuo di circa 187 mila esami. Questi sono solo alcuni dei numeri dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli degli ultimi dodici mesi, presentati nel corso dell’evento ‘Giornata della trasparenza. 17 luglio 2023 – 17 luglio 2024: un anno della nuova sanità picena e prospettive future’ che si è svolto oggi, a Villa Picena a Colli del Tronto. A tracciare un bilancio, con uno sguardo rivolto al futuro, è stato il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini, a un anno esatto dal suo arrivo a capo dell’azienda sanitaria picena.
“Essere
parte attiva di un importante momento di cambiamento della sanità di questa
provincia – dice il direttore generale dell’Ast di Ascoli, Nicoletta Natalini -
è da una parte stimolante e di soddisfazione, ma dall’altra una grande
responsabilità che ho cercato finora, e che cercherò nel futuro, di esercitare
al meglio. Io, la squadra che ho scelto e tutti gli ottimi professionisti che
ho trovato e che sono il grandissimo valore dell’Ast di Ascoli, lavoriamo
quotidianamente per dare una sanità di qualità ai cittadini del piceno. Per gestire
la più grande azienda del territorio, che ha il maggior numero di dipendenti e la
responsabilità della salute delle persone, siamo partiti dall’analisi
dell’esistente, per poi passare a stabilire le priorità su cui lavorare, molte
delle quali dettate dal livello nazionale e regionale e solo in parte frutto di
scelte locali, a pianificare e programmare le azioni e gli interventi e a misurare
i risultati. Un grande impegno – conclude - è stato dedicato al personale, ai
percorsi, ai regolamenti e alle regole del lavoro per dare all’azienda delle
basi solide, in un contesto di nuova autonomia gestionale, da cui partire per offrire
ai cittadini un maggior numero di prestazioni, ma anche innovazioni
tecnologiche, assistenziali e organizzative. L’impegno a un miglioramento
continuo non mancherà mai”.
ASSUNZIONI
L’Ast di
Ascoli ha assunto a tempo indeterminato, in un anno, 237 unità di personale
della dirigenza medica e del comparto. Di queste 237 assunzioni, 185 sono state
stabilizzazioni, ovvero trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo
determinato a indeterminato, con una importante riduzione del precariato,
rispetto al passato, del 6%. E’ infatti sceso dal 10,5% al 4%.
APPARECCHIATURE
Con
apparecchiature sempre più all’avanguardia è stata potenziata in maniera
importante la dotazione tecnologica degli ospedali piceni. I nuovi macchinari acquisiti
dall’Ast di Ascoli, sia con fondi del Pnrr, sia con fondi aziendali, hanno
permesso di dare uno slancio importante alla qualità dell’offerta delle
prestazioni di diagnostica strumentale. Tra le maggiori e più recenti acquisizioni
ci sono le due Tac di ultima generazione, una per il ‘Mazzoni’ e una per il
‘Madonna del soccorso’, comprate con fondi del Pnrr
per un importo di 520 mila euro ciascuna, ma con costi di installazione a
carico del bilancio aziendale, un mammografo con tomosintesi, a un costo di 274.500
euro (fondi Pnrr), per l’ospedale di Ascoli, un ecografo di ultima
generazione, a un costo di 223.650 euro (fondi aziendali), per l’unità operativa complessa di cardiologia
riabilitativa dell’ospedale di San Benedetto e, sempre per il ‘Madonna del
soccorso’, una nuova colonna laparoscopica per l’attività dell’unità operativa
complessa di chirurgia. Saranno invece consegnate alla fine del prossimo
mese di ottobre, con l’avvio clinico previsto entro dicembre, due nuove
risonanze magnetiche, una per l’ospedale di Ascoli e una per quello di San
Benedetto, mentre per l’emodinamica del ‘Mazzoni’ arriverà, nel 2025, un nuovo angiografo.
OSPEDALE DI COMUNITA’ E CENTRALI OPERATIVE TERRITORIALI
Il 4
giugno scorso è stato aperto, ad Ascoli, l’ospedale di comunità secondo i
criteri previsti dalla normativa nazionale, dal Dm 77/2022. Primo nel panorama
regionale ad avviare la propria attività, l’Os.Co, che si trova all’interno
della palazzina dell’ospedale ‘Mazzoni’ costruita inizialmente con la funzione
di reparto per le malattie infettive, è stato attivato in modalità di sperimentazione
sul modello strutturale e gestionale, e propedeutica all’avvio dei due ospedali
di comunità. Quest’ultimi saranno realizzati, sia ad Ascoli, sia a San
Benedetto, con i fondi del Pnrr per un importo di quasi 5 milioni e mezzo di
euro e il completamento dei lavori è previsto entro giugno 2026, nel rispetto
delle scadenze europee. L’Os.Co è una struttura
sanitaria con posti letto di cure intermedie che afferisce al distretto, con
responsabilità medica a carico dei medici di medicina generale, a gestione
infermieristica, che svolge una funzione di degenza intermedia tra il domicilio
e il ricovero ospedaliero quando quest’ultimo non è più necessario perché ha
risolto i problemi di salute acuti, ma il paziente non può ancora rientrare a
domicilio per la presenza di problematiche socio-sanitarie, di recupero
funzionale e dell’autonomia. Sono state, altresì, attivate le due
centrali operative territoriali (Cot) di Ascoli e San Benedetto,
rispettivamente all’interno della struttura dell’ex sanatorio ‘Luciani’ e
dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’, per un importo complessivo di circa
318.000 euro. Entro giugno 2026 è previsto il completamento delle Case della
comunità: a San Benedetto per un importo di 6.206.619 euro, a Comunanza insieme
all’adeguamento sismico dell’attuale poliambulatorio per un importo di 694.803
euro, a Ascoli per un importo di circa 200.000 euro, a Acquasanta e Offida per
un importo di circa 100.000 euro ciascuna. Le gare di appalto per i lavori sono
già tutte aggiudicate, nel rispetto dei tempi indicati dal Pnrr.
PRIMARIO RADIODIAGNOSTICA E DATI ATTIVITA’
Dallo
scorso 28 maggio, in seguito all’espletamento di un concorso pubblico bandito
dall’azienda, il nuovo direttore dell’unità operativa complessa di
radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli è Fabio D’Emidio. Nell’unità operativa
complessa di radiodiagnostica dell’Ast di Ascoli vengono eseguiti circa 187.000
esami all’anno. Nel primo quadrimestre del 2024, rispetto all’anno 2023, si è
avuto un incremento prestazionale di oltre 3.000 esami, mentre con l’avvenuto
riassetto organizzativo del personale tecnico mediante il ripristino di una
unità in guardia attiva come nel periodo pre-pandemico e di un ulteriore
tecnico in servizio di pronta disponibilità, è stato possibile un incremento
dell’offerta, ai fini dell’ abbattimento delle liste di attesa, per le
prestazioni di radiologia tradizionale, per la risonanza magnetica
muscolo-scheletrica e per la senologia in entrambi gli stabilimenti
ospedalieri, pari a circa 260 esami in più a settimana.
PRESTAZIONI E LISTE D’ATTESA
Dal primo gennaio al 30 aprile 2024 l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli ha erogato complessivamente 964.499 prestazioni, di cui 732.392 di laboratorio e 232.107 tra visite, esami diagnostici, prestazioni terapeutiche e riabilitative. Per quanto concerne le liste d’attesa, la priorità dell’azienda sanitaria è quella di lavorare sull’appropriatezza della domanda al fine di una corretta evasione della stessa. Le azioni dell’Ast di Ascoli per il contenimento delle liste d’attesa, riassunte nel nuovo e di ultima adozione Piano operativo aziendale, sono: monitoraggio mensile dei report delle liste e azioni correttive, assunzioni, prestazioni aggiuntive, convenzioni con il privato accreditato, percorsi per l’appropriatezza prescrittiva e presa in carico dei pazienti cronici.