Il Presidente della Provincia Loggi ha espresso apprezzamento “per l’attività dell’Anmil che assiste e tutela i lavoratori da quasi 80 anni, promuovendo azioni volte a migliorare la legislazione in materia, a supportare le vittime di infortuni e a sensibilizzare l’opinione pubblica”
La
Provincia presente con
il Gonfalone all’iniziativa dell’ANMIL
Il Consigliere con delega al
Bilancio e Pnrr Marco Teodori ha rappresentato l’Amministrazione Provinciale,
alla 72° edizione della “Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul
Lavoro” promossa dall’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del
Lavoro).
La manifestazione, tenutasi ad
Ascoli Piceno, è iniziata con la Messa celebrata
nella chiesa di Santa Maria Goretti dove le autorità civili e militari erano
presenti assieme ai gonfaloni di Provincia e Comune ed alle bandiere
associative. Successivamente autorità e partecipanti hanno deposto una corona
d’alloro al monumento dedicato alle “Vittime del Lavoro” in via Cola
d’Amatrice. Quindi, nella Sala Parrocchiale attigua alla chiesa di Santa Maria
Goretti sono stati consegnati brevetti e distintivi d’Onore agli invalidi a
cura dell’Inail di Ascoli Piceno.
“Gli incidenti sul lavoro costituiscono una vera e propria emergenza sociale – ha dichiarato il Consigliere Teodori nel suo intervento – i numeri sono infatti purtroppo in crescita a livello nazionale e riguardano soprattutto giovani e over 50. E’ quindi importante che anche le istituzioni locali, nell’ambito delle rispettive competenze, operino con concretezza per potenziare la sicurezza sul lavoro e prevenire mortalità ed incidenti”.
Il Presidente della Provincia Loggi ha espresso apprezzamento “per l’attività dell’Anmil che assiste e tutela i lavoratori da quasi 80 anni, promuovendo azioni volte a migliorare la legislazione in materia, a supportare le vittime di infortuni e a sensibilizzare l’opinione pubblica” ed ha ricordato “l’appello del Presidente della Repubblica ad un impegno sempre più attento ed incisivo sui temi delle politiche per la sicurezza”.