In data 4 luglio 2022 è stato identificato in provincia di Ascoli Piceno il primo caso di vaiolo delle scimmie della Regione Marche.
Durante una visita di counselling presso l'ambulatorio di Infettivologia dell’AREA VASTA 5, la Dr.ssa Giuseppina D'Amato ha notato delle lesioni cutanee sospette associate a linfoadenomegalia
(ingrossamento dei linfonodi), in un paziente, che non aveva storia di viaggi recenti in Paesi endemici e non risultava vaccinato contro il vaiolo umano. N.d.R. In Italia, la vaccinazione è stata sospesa nel 1977 e ufficialmente abrogata nel 1981. Oggi sono disponibili nuovi vaccini (di terza generazione) più attenuati e non replicanti, approvati per usi specifici da diverse autorità regolatorie nazionali.
La Dr.ssa Amato ha eseguito
prontamente il tampone a livello delle lesioni cutanee per la
ricerca mediante test PCR del virus del vaiolo delle scimmie (monkeypox).
Il tampone è stato quindi inviato per
l'analisi laboratoristica al reparto di Virologia dell’A.O. Ospedali Riuniti di
Ancona. Nel contempo, la notifica di caso sospetto, è stata inviata al Servizio
di Igiene e Sanità Pubblica, diretta dal dott. Claudio Angelini, che ha
tempestivamente ha allertato l’ASUR e la Regione, ai fini della segnalazione al
Ministero della Salute. Nel tardo pomeriggio è stata comunicata la conferma di
positività al tampone di ricerca per vaiolo delle scimmie.
Si tratta di un uomo di 42 anni residente nella nostra provincia e le sue
condizioni non destano preoccupazioni.
Il SISP ha disposto il provvedimento di isolamento domiciliare che avrà la durata di tre settimane e comunque fino alla risoluzione della sintomatologia.
Si stanno effettuando le indagini
epidemiologiche per la ricerca dei contatti stretti ai quali verrà chiesta l’autosorveglianza
sintomatologica per 21 giorni dall’ultimo contatto con il caso confermato, e che,
se dovessero comparire segni/sintomi tipici del vaiolo delle scimmie dovranno
contattare immediatamente il loro medico di medicina generale.
La situazione è costantemente monitorata dal Servizio di Igiene e Sanità
Pubblica.
La nostra regione e in
particolare l’ASUR e l’AV 5 stanno dimostrando di saper mettere in campo una
sorveglianza attenta ed efficace come identificato al primo punto dall’Oms per
garantire la prevenzione e il controllo dell’infezione. Dobbiamo ricordare che
ci troviamo di fronte ad una malattia a trasmissione diretta e che, in
particolare alle nostre latitudini, si diffonde tra esseri umani, attraverso
contatti stretti. Si tratta inoltre di una malattia molto diversa rispetto al
Covid, con i cluster che tendono ad autoeliminarsi. Si tratta ormai di una
infezione endemica che conta 6.177 casi nel mondo e 192 (193 con il nostro!) in
Italia (che si colloca al nono posto per casi) con la quale dovremmo imparare a
confrontarci senza allarmismi e inutili paure.
Per quanto riguarda la situazione epidemiologica nazionale si rileva che il
primo caso in Italia di vaiolo delle scimmie è stato confermato il 20 maggio
2022. Al 1 luglio 2022 i casi confermati in Italia sono 192, identificati
principalmente nelle Regioni Lombardia (109), Lazio (40), Emilia Romagna (17).
I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal
di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia. Durano da 2 a 4 settimane
e scompaiono da soli senza trattamento.
I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee
sottoforma di vescicole.
Possono essere infettive ulcere, lesioni o piaghe della bocca. Il virus può
diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet in caso di contatto
prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri
della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi
confermati),
ma anche con contatto diretto tra le lesioni durante rapporti sessuali.
Infine, indumenti, lenzuola, asciugamani o stoviglie contaminati dal virus di
una persona infetta possono contagiare altre persone.
Si ribadisce che è fondamentale che chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo
delle scimmie contatti immediatamente il proprio medico.