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SAP Ascoli, A14: fondamentale il potenziamento del Personale della Polstrada

SAP Ascoli, A14: fondamentale il potenziamento del Personale della Polstrada

LA SICUREZZA È UN INVESTIMENTO E NON UNO SPERPERO DI DENARO PUBBLICO. OCCORRONO NUOVE ASSEGNAZIONI IN QUESTA PROVINCIA.

Non sarà certamente, con questa nota, l’intento di voler strumentalizzare su quanto di grave accaduto ieri 4 febbraio u.s. sull’Autostrada A14 presso la galleria “Castello”, sita nel tratto Autostradale tra San Benedetto del Tronto e Pedaso, percorribile per i lavori in atto in due sensi di marcia, dove a seguito di un frontale tra un'auto e un camion, hanno perso la vita un uomo di 46 anni e due dei suoi figli di 14 e 8 anni mentre un altro di 12 anni ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Torrette di Ancona.
Partiamo dal presupposto che avere su quel tratto stradale altre pattuglie della Polstrada non avrebbe certamente impedito il grave evento, il quale per determinarne le cause se ne sta occupando il Personale della Sottosezione Polizia Autostradale di Porto San Giorgio (FM), già intervenuto nei giorni scorsi, sullo stesso tratto, per un altro grave incidente mortale.
Il problema, nel caso specifico, come peraltro già evidenziato da altre fonti autorevoli, una fra tutte le dichiarazioni rilasciate dai Governatori delle Marche e dell’Abruzzo, rispettivamente Francesco ACQUAROLI e Marco MARSILIO, è quello di “provvedere a garantire la massima sicurezza possibile anche rimodulando i cantieri”.
In tal senso mi permetto di far osservare che percorrere un tratto così importante, considerato il più pericoloso della A14 essendo a due sole corsie e visto l’alto numero di gallerie presenti ben 11 (undici) in poco più di 24 chilometri, in caso di qualsiasi incidente di rilievo sull’unica carreggiata percorribile a due sensi, oltre che trasformarsi in una pericolosa trappola senza via di fuga, di fatto bloccherebbe la circolazione nord/sud e viceversa oltre che intasare con la deviazione sulla viabilità ordinaria, tutta la riviera da San Benedetto del Tronto a Porto San Giorgio.
Questa O.S., pur concordando su quanto dichiarato dai Governatori sopra citati, interviene invece perché ritiene non più rinviabile la scelta del Dipartimento di voler incrementare il Personale della Polizia da assegnare in questa provincia, che ha visto nel corso degli anni perdere, in alcuni Uffici, una percentuale della forza organica a doppia cifra.
Mantenere efficiente l’apparato sicurezza provinciale appare dunque interesse collettivo imprescindibile, ecco perché più che mai oggi ritengo assolutamente necessario lanciare l’allarme sull’impoverimento di organico che già nel corso di quest’anno interesserà la Polizia di Stato di questa Provincia, che già da qualche anno sottorganico perderà ulteriormente uomini causa pensionamento per raggiunti limiti di età.
Se a questa emergenza aggiungiamo l’elevata età media dei poliziotti locali, e il sempre maggior impegno della Polizia Stradale nella vigilanza delle arterie autostradali, che come abbiamo visto non bastano mai, a discapito di quelle cittadine o provinciali, appare evidente che tra il 2023 e il 2025, ovvero dalle stime e dagli studi fatti saranno gli anni più difficili per il Comparto Sicurezza, se non s’interviene rapidamente, l’attività subirà un’inevitabile e pericolosa contrazione che riteniamo non possa più essere sopperita con il solo prezioso ausilio di personale aggregato da altre sedi durante il periodo estivo.
Come abbiamo in premessa evidenziato, avere più pattuglie non evitano certamente il verificarsi di gravi eventi o incidenti, ma riuscire ad ottenere un maggiore controllo, che è poi quello che ci chiede la “brava gente”.
E’ per questo che l’Organizzazione Sindacale S.A.P. auspica che il Ministero dell’Interno in occasione dei prossimi piani di potenziamento territoriale, offra un segnale di discontinuità con quanto fatto dai Governi passati, volgendo la propria attenzione verso le piccole province, compreso la nostra, già martoriata da tanti eventi, provvedendo all’assegnazione di un congruo numero di agenti di pubblica sicurezza e che coinvolga tutti gli Uffici della provincia Questura, Commissariato e Specialità.
A tal fine interverremo anche presso le massime cariche istituzionali locali, ossia Prefetto e Questore, affinché si facciano portatori di queste criticità certi che profonderanno il massimo impegno al fine di trovare una soluzione che possa assicurare per quest’anno e gli anni a venire alla Provincia di Ascoli Piceno, un alto grado di Sicurezza Pubblica, ricordando sempre che la Sicurezza è un investimento e non uno sperpero di denaro pubblico.
Il segretario Provinciale - Massimiliano d’Eramo