Subdole e fantasiose, le tecniche adottate dai truffatori hanno schemi ricorrenti: conoscerli, seppur non semplice, è il primo passo per difendersene.
Nei
giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Ascoli Piceno sono intervenuti
presso l’abitazione di un’anziana donna che, durante la mattinata, ha ricevuto la visita di una persona che,
qualificatasi quale avvocato, le ha
richiesto una somma di denaro quale
compenso utile a far rilasciare il figlio trattenuto in Caserma per un
incidente stradale. La donna, spaventata
dalla notizia appresa, consegnava all’uomo una cospicua somma di denaro che
custodiva in casa.
Dalla tecnica della "cauzione"a quella della "perdita di gas', sono innumerevoli le strategie adottate dai malviventi per carpire la fiducia delle loro vittime. Fanno leva sui sentimenti più profondi e viscerali, i truffatori del nostro tempo, come l'amore di una madre per i propri figli, ma anche sulla fragilità fisica e non solo di chi, come gli anziani, si sente ormai relegato ai margini di una società che non riesce più a capire, incapace di tenere il passo con un mondo che corre troppo veloce per gambe che hanno già raggiunto il punteggio più alto nel contapassi della vita. Uomini e donne a cui, a volte, può bastare un sorriso, un'attenzione rivolta senza chiedere nulla in cambio, per sentirsi disposti a concedere la propria fiducia a chi se ne finge degno. Inevitabile che vi sia chi, di tutto questo, tenti di approfittare, escogitando le strategie più varie per scalfire la naturale diffidenza delle proprie vittime. Subdole e fantasiose, le tecniche adottate dai truffatori hanno schemi ricorrenti: conoscerli, seppur non semplice, è il primo passo per difendersene.
Occorre infatti considerare che
chi le commette può essere sia uomo che
donna, e presentarsi in
coppia con un
complice, ma anche da solo.
Si mostreranno rassicuranti, cordiali ma soprattutto
con una caratteristica inconfondibile: parleranno
molto per confondere ed abbindolare la vittima. Spesso fingono infatti di conoscere la persona a cui
si rivolgono o essere state mandate da persone a loro
care, così come non è raro che si presentino come dipendenti statali, lavoratori o membri
delle Forze dell’Ordine.
Possono presentarsi presso le abitazioni in
uniforme, mostrare un
tesserino oppure fermare la vittima in strada offrendole
di accompagnarla con l’intento di reperire informazioni utili. Le modalità di approccio,
insomma, sono molteplici:
Truffe telefoniche
Le truffe telefoniche sono molto diffuse. Se venite contattati telefonicamente perché un vostro parente o amico si trova in difficoltà e vi viene chiesta una somma di denaro per aiutarlo, contattate la stessa persona su un recapito telefonico già in vostro possesso. Molto spesso, infatti, dietro queste richieste si celano malintenzionati pronti a fingersi persone volenterose incaricate di consegnare una somma di denaro che non arriverà mai a destinazione!
Prelievo di denaro sospetto
Succede spesso che una persona anziana, poco dopo aver prelevato la pensione, venga fermata o raggiunta a casa da qualcuno che si presenta come un dipendente bancario per verificare il numero di serie delle banconote appena ritirate. Diffidate di chiunque si avvicini con questo pretesto: nessun impiegato vi cercherà mai a casa o vi fermerà per strada. Piuttosto contattate la vostra Banca!
Truffa del pacco postale
È arrivato un pacco che non aspettavate? Non ritirate nulla e non consegnate denaro a nessuno, se i destinatari non vi hanno prima avvisato.
Il classico “controllo” a domicilio
Numerose aziende che si occupano di utenze come luce e gas preannunciano il loro arrivo tramite avvisi condominiali. In assenza di appuntamenti segnalati, non aprite a nessun incaricato, soprattutto se sprovvisto di tesserino identificativo.
Truffe 2.0
In una realtà sempre più
tecnologica, sono sempre di più gli anziani che utilizzano la Rete per
informarsi. Il Web, tuttavia, può rappresentare un’arma a doppio taglio.
Prestate dunque attenzione a comunicazioni e link che vi chiedono dati
riservati, in particolar modo quelli bancari. Attenzione, inoltre, anche alle
e-mail sospette e alle celebri catene di S. Antonio: non apritele ed eliminatele
immediatamente, avvisando le Forze dell’Ordine.
COME DIFENDERSI: I CONSIGLI DELL’ARMA
Che
al centro di truffe di ogni genere siano soprattutto le persone "di una
certa età" non deve stupire: spesso sole in casa, ben disposte anche verso
chi non conoscono, attratte da false novità abilmente prospettate, si lasciano
coinvolgere da proposte ed iniziative che definire rischiose non è esagerato,
come ben sa chi di creativi e fantasiosi sfruttatori è stato vittima. E
questo nonostante i ripetuti segnali d'allarme lanciati dalle Forze
dell'Ordine, spesso opportunamente appoggiate dalle denunce della cronaca
giornalistica. In realtà basterebbe osservare sotto una luce diversa, e
soprattutto con più attenzione, alcuni comportamenti all'apparenza
"normali" e "ragionevoli" anche se magari un po' insoliti,
per rendersi conto di come in effetti siano tutt'altro che credibili. È proprio
questo l’intento, proponendo alcune
regole semplici ed essenziali per affrontare con maggior sicurezza e serenità
le vostre giornate.
ATTENZIONE A...
Prima
di tutto, allora, tenete presente che occasioni, iniziative, offerte,
all'apparenza assai vantaggiose, se veramente tali vengono presentate con
chiarezza e si è sempre in grado di controllarle: non sarà un incontro
occasionale a proporvele. È facile invece che si tratti di una truffa. Il cui
ideatore, una volta giunto a buon fine, si dissolverà nel nulla. Le
truffe possono essere perpetrate di persona, al telefono o anche per posta, non
esclusa quella che viaggia su Internet. Si può essere fermati per strada, si
può ricevere una visita a casa, si può venire contattati con i più diversi
sistemi. Ma l'atteggiamento del malintenzionato è sempre lo stesso. Qualcosa,
positivo o negativo che sia, sta per accadere, è appena accaduto, potrebbe
accadere se...
DIFFIDATE DELLE APPARENZE.
Apparenza
distinta, sorriso cordiale, massima disponibilità, gli "amici"
truffatori si presentano con un aspetto tranquillizzante. L'ideale per
conquistare la vostra simpatia. E per introdurvisi abilmente in casa, pronti ad
appropriarsi di denaro e gioielli.
Della vostra ingenuità approfitteranno ugualmente in strada, ostentando
un'improbabile cortesia che consentirà loro di avvicinarvi quanto basta per
farvi sparire il portafogli. O magari la pensione, appena usciti dalla banca o
dalle poste. E sull'insicurezza gioca anche il sedicente amico, che non esiterà
ad abbracciarvi affettuosamente sfilandovi dalla tasca il cellulare appena
acquistato. Né meno bene i truffatori sanno colloquiare con voi quando il
contatto è telefonico. Per coinvolgervi in costose iniziative che solo in un
secondo momento vi appariranno in tutta la loro insensatezza.
NON APRITE QUELLA PORTA.
Cominciamo col dire che il cancello e il portone non si aprono agli sconosciuti. Tanto meno la porta di casa. Controllate il visitatore dallo spioncino, e ricorrete comunque alla catenella se aprire vi appare necessario. Già, ma in quali casi è veramente necessario? Un funzionario del Comune o delle Poste, un incaricato dell'INPS o dell'INAIL, un tecnico del gas o della luce non si presenta a casa vostra senza preavviso. E non compete a lui la riscossione di bollette, il controllo dei pagamenti, magari con rimborsi a vostro vantaggio. La sua visita è sempre preceduta e garantita da una comunicazione in cui ne risulta il motivo. Non vi convince ugualmente? Avete tutti i diritti di contattare l'azienda interessata. Controllate il numero telefonico, però: il soggetto potrebbe darvi quello di un suo complice. Lui (o lei) attenderà fuori della porta.
MAI IN CONTANTI.
Tutt'altro
discorso per i venditori porta a porta, che da esibire non hanno altro che il
rivoluzionario e/o economicissimo elettrodomestico, la storica enciclopedia, o
una serie di "ottimi prodotti alimentari". Se proprio non siete
disposti a rinunciarci, nessun pagamento in contanti: con un bollettino postale
avrete conferma della società che vi ha offerto il prodotto e soprattutto la
garanzia dell'avvenuto vostro acquisto presso di essa.
E se invece ad arrivare è il pacco ordinato dal familiare sempre in giro per il
mondo? Se non riuscite a rintracciarlo, la miglior cosa è chiedere che il pacco
venga lasciato sullo zerbino, nell'androne o, se lo avete, dal portiere. Certo,
bisognerà firmare. Ma mai senza catenella alla porta.
IL TESSERINO NON BASTA.
Di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante. Ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. Alla porta c'è un rappresentante delle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio. Chiamate senza esitazione il 112. Il suo compito è garantire la vostra sicurezza.
NESSUNA CONFIDENZA AL TELEFONO...
Operando in linea, i truffatori possono procedere indisturbati. Attenzione allora a qualsiasi inattesa opportunità vi venga proposta "per appuntamento". E tenete presente che INPS, INAIL e le ASL non ricorrono al telefono se devono effettuare controlli o risolvere questioni amministrative. Niente conversazioni, e confidenze, con persone che vi hanno contattato "per sbaglio": non di rado si tratta di malintenzionati che mirano a carpire utilissime informazioni su di voi. La più classica delle truffe al telefono? La chiamata di sedicenti avvocati che chiedono urgentemente denaro per un vostro familiare in difficoltà: un incaricato verrà da voi a prelevarlo, magari disposto ad accompagnarvi al Bancomat. Non pagate in nessun caso. Piuttosto rivolgetevi ad una persona di fiducia.
...E NEMMENO SU INTERNET.
E
se ad Internet, ormai, la Terza Età non può più rinunciare, altrettanto non
deve fare a meno di alcune misure di sicurezza. Una password
"complicata" (numeri, simboli, lettere maiuscole e minuscole), riservatezza
dei dati, bancari ma non soltanto, un buon programma antivirus. Sempre
ricordando che accattivanti occasioni per acquisti vanno sempre opportunamente
controllate, e le e-mail che arrivano da sconosciuti non devono mai essere
aperte.
ATTENTI A BAMBINI!
Il
nipotino non va mai mandato da solo ad aprire il portone o la porta di casa:
non avrebbe problemi ad accogliere chiunque, senza distinzione tra
"buoni" e "cattivi". Ma non deve nemmeno accettare dolci o
giocattoli per strada da estranei, pronti a "fare amicizia" con lui.
Ma anche con voi. E le conseguenze potrebbero essere inattese.
NON FATEVI DISTRARRE.
E
tanto quanto "fare amicizia" è facile distrarre una persona, anziana
ma non soltanto: basta una spinta, all'apparenza involontaria; una moneta che
cade in terra attirando lo sguardo; una battuta spiritosa mentre si maneggia
del denaro. Per non parlare di ambienti affollati e confusione: gli spostamenti
in autobus, la spesa al mercato, il cappuccino al bar sono circostanze
ideali per ladri e ladruncoli. Almeno quanto la borsa o il borsello aperti o
sul lato esterno del marciapiede, e perciò "a portata di mano". Da
non trattenere, però, in caso di scippo: una caduta può avere effetti ben più
gravi della perdita di denaro...
UN BUON VICINATO
Proprio per non rinunciare alle proprie abitudini e ai propri interessi,
insomma, giunti ad un certo momento della vita alcune precauzioni in più, a
partire da quelle che vi abbiamo indicato, è bene prenderle. Certo, non tutti
in casa possono permettersi la porta blindata, il dispositivo antifurto o la
cassaforte. Ma può essere fondamentale, ad esempio, un buon rapporto di
vicinato. Perché è proprio il vicino che salutate tutti i giorni, e con cui è
sempre bene scambiare il numero di telefono, che potrà intervenire in vostro
aiuto prima di chiunque altro, ben conoscendo il vostro stile di vita e
individuando eventuali, preoccupanti "anomalie" nella vostra
quotidianità. Ma soprattutto, in caso di necessità, reale o presunta, non
esitate a chiamare il 112. Il numero è gratis, ed i Carabinieri sono sempre
pronti ad aiutarvi.
AIUTATECI AD AIUTARVI
In
ogni parte d’Italia, in ogni città, paese, frazione del territorio si moltiplicano
le opere di sensibilizzazione dell'Arma finalizzate alla prevenzione e al
contrasto dell'esecrabile fenomeno delle truffe perpetrate ai danni degli
anziani. Si tratta di iniziative di rassicurazione sociale, che tendono a
consolidare il tradizionale rapporto di vicinanza dell'Arma ai cittadini, con
particolare riguardo nei confronti di quanti si trovano all'interno delle fasce
più deboli e indifese della popolazione. La sicurezza è un bene assoluto per
gli anziani: sicurezza che troppo spesso viene messa a repentaglio dall'azione
di malfattori senza scrupoli che approfittano della loro buona fede. Un
fenomeno che deriva anche dall'atomizzazione delle famiglie e dalla conseguente
solitudine in cui vivono molti appartenenti a tale categoria sociale. Per
queste persone la truffa, oltre al danno economico che comporta, rappresenta
anche un vero e proprio motivo di caduta psicologica: c'è infatti il reale
pericolo che le vittime possano chiudersi in sé stesse, compromettendo la
propria autonomia e socializzazione. Ecco perché nelle parrocchie come nei
centri culturali, nelle aule consiliari come nei circoli ricreativi e nelle
sedi delle associazioni di quartiere, e persino con un "porta a
porta" presso le abitazioni private, i militari dell'Arma si muovono, in
concerto e con la collaborazione di Enti locali e autorità religiose, per
parlare con gli anziani, informarli sulle modalità attraverso le quali le
truffe vengono attuate e fornire loro consigli mirati affinché possano
difendersi dalle subdole tecniche utilizzate dai malviventi per introdursi in
casa.
Al termine di questi incontri, i partecipanti acquisiscono sempre più la
consapevolezza di un concetto importante: quello della "sicurezza
partecipata", utile al fine di prevenire i reati e a promuovere in modo
sempre più proficuo l'indispensabile collaborazione con chi è impegnato a
contrastarli. Sentirsi protetti e vivere in un ambiente sicuro è infatti una
condizione fondamentale, che contribuisce a innalzare la qualità della vita e
il livello di benessere. E la fiducia nell'operato delle Forze dell'Ordine e la
collaborazione che i cittadini danno loro diventano presupposti fondamentali
alla costruzione di un'efficiente rete di comunicazione che permette di
prevenire e arginare quelle che sono le più frequenti situazioni di pericolo.
Le iniziative dell'Arma non si limitano però ai menzionati incontri nelle sedi
in cui è più facile entrare in contatto con gli anziani. Fondamentale è il
contributo fornito dagli organi di stampa e dai mezzi d'informazione locali, in
grado di diffondere presso il maggior numero di persone l'opera di
sensibilizzazione intrapresa dai Carabinieri (molte le radio e le televisioni
regionali e provinciali che trasmettono spot e video informativi). Non solo.
Nell'opera di prevenzione vengono coinvolti anche medici di base, Associazioni
di categoria e Sindacati, oltre naturalmente ai responsabili dei vari istituti
di credito, banche e uffici postali, invitati a segnalare eventuali operazioni
o movimenti di denaro insoliti effettuati dai pensionati. Brochure e vademecum
informativi vengono affissi nei luoghi di maggior aggregazione (centri
commerciali e supermercati di zona, sale di attesa dei Comandi Stazione) o
inseriti nei bollettini parrocchiali diffusi dalle diverse comunità religiose.
Insomma, nulla viene trascurato per arginare, e soprattutto prevenire, un
così odioso reato e restituire alle vittime la fiducia in se stesse e in chi è
chiamato a difenderle.
Anche nella Provincia di Ascoli Piceno, nel Dicembre 2021, la Prefettura, ha approvato la realizzazione e la successiva divulgazione di un “Vademecum Informativo “ dal titolo “Io non ci casco!” allo scopo di avviare e sostenere una campagna di sensibilizzazione mediante la diffusione di utili consigli, destinati soprattutto ad anziani e categorie sociali più deboli, su come difendersi dalle truffe.