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Sicurezza in provincia, SAP D'Eramo: "Bene l’assegnazione a San Benedetto, ma gravi criticità ad Ascoli"

Sicurezza in provincia, SAP D'Eramo: "Bene l’assegnazione a San Benedetto, ma gravi criticità ad Ascoli"

Serve un’inversione di rotta immediata.

Accogliamo con soddisfazione l’assegnazione di 10 unità presso il Commissariato di San Benedetto
del Tronto, frutto anche dell’impegno incessante della nostra Organizzazione Sindacale. Siamo
soddisfatti per questo primo segnale di attenzione, risultato di un impegno costante da parte della
nostra O.S., che ha mantenuto un dialogo continuo con i vertici del Ministero e con il mondo
politico, da cui dipendono tutte le decisioni strategiche in tema di sicurezza pubblica.
Tuttavia, non possiamo nascondere due profonde delusioni.
La prima riguarda la decorrenza tardiva dei trasferimenti, previsti per settembre: una scelta
incomprensibile, che priva il territorio di preziose risorse proprio durante i mesi estivi, notoriamente
più critici.
La seconda, ancor più grave, è la quasi totale assenza di rinforzi presso la Questura di Ascoli Piceno,
dove è prevista una sola assegnazione, a fronte di un saldo negativo di ben 8 unità andate in
quiescenza. A ciò si aggiunge il fatto che i colleghi promossi ai ruoli di Vice Sovrintendente e Vice
Ispettore non verranno sostituiti, generando non solo una riduzione numerica dell’organico, ma
soprattutto una perdita insostituibile di competenze ed esperienza maturate sul campo.
Questa situazione, già insostenibile, viene ulteriormente aggravata dall’aumento dei reati sul
territorio, in particolare furti in abitazione e truffe agli anziani, come emerso durante i recenti vertici
in Prefettura. In questo contesto, definire “piano di potenziamento” un intervento che porta un
solo agente nel Capoluogo appare una vera e propria beffa.
Chi pagherà il prezzo di questa inerzia?
Lo pagheranno gli agenti rimasti in servizio, sottoposti a carichi di lavoro insostenibili.
Lo pagheranno i cittadini, privati di un presidio sicuro e presente sul territorio.
Alla luce di quanto esposto, chiediamo con forza:
• che il prossimo piano di potenziamento, atteso tra novembre e dicembre, preveda un adeguato
contingente di rinforzo per la Questura di Ascoli Piceno e per le Specialità della Provincia;
• che le Amministrazioni locali si attivino ora, non domani, per mettere in campo ogni misura
prevista dalla legge a tutela della sicurezza pubblica;
Gli operatori della Polizia di Stato hanno garantito per anni uno dei più alti livelli di sicurezza del
Paese, ma oggi nei nostri confronti non servono più promesse, servono risposte concrete,
immediate, misurabili.
Non basta riconoscere il valore delle donne e degli uomini della Polizia di Stato: occorre mettere
questi riconoscimenti nero su bianco, con assegnazioni adeguate, investimenti strutturali e una
visione lungimirante per la sicurezza del territorio.
Noi continueremo a fare la nostra parte, come sempre, ma non possiamo e non vogliamo più farlo da soli.
Alla politica, alle Istituzioni, ai rappresentanti del territorio rivolgiamo un appello chiaro e inequivocabile: che i rappresentanti parlamentari del territorio facciano sentire la propria voce non per visibilità, ma per responsabilità verso i cittadini ed abbiate il coraggio di schierarvi, di alzare la voce ma soprattutto di agire, perché il silenzio è complicità, e ogni ritardo, ogni rinvio, ogni distrazione ha un prezzo: lo pagano i cittadini, lo paga la comunità, lo paga lo Stato.
Il Segretario Provinciale
Massimiliano d’Eramo