L’azione delle Fiamme Gialle ha portato al sequestro di più di 20.000 metri quadrati di aree sulla quali erano stoccati oltre 880.000 kg di rifiuti speciali non.
Il Comando Regionale Marche della Guardia di Finanza e l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale delle Marche (ARPAM) hanno completato con successo il primo anno di collaborazione, sottolineando l'efficacia dell'integrazione tra le competenze tecniche dell'ARPAM e le approfondite capacità investigative ed economico-finanziarie delle Fiamme Gialle. Il protocollo d’intesa, finalizzato al rafforzamento delle attività di prevenzione e delle violazioni ambientali e dei reati economico-finanziari correlati, ha consentito nel corrente anno di sequestrare più di 20.000 metri quadrati di aree sulle quali erano stoccati oltre 880 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non.
L'attività investigativa trae origine da una preliminare analisi delle società operanti con l’obbligo di autorizzazioni ambientali e da una successiva ricognizione del territorio marchigiano che ha consentito di individuare siti non autorizzati al deposito di rifiuti e società non ottemperanti alle prescrizioni degli enti competenti.
L'approccio investigativo del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Ancona, in stretta sinergia con i Comandi Provinciali del Corpo e in collaborazione con le A.S.T. marchigiane, il Genio Civile ed i tecnici ARPAM, ha portato a risultati concreti, su 5 controlli eseguiti, tutti sono risultati irregolari, a conferma dell’efficacia della fase prodromica agli interventi. In particolare, da maggio del 2025, data di stipula del citato protocollo di intesa, sono stati sequestrati più di 20.000 metri quadrati di aree sottoposte a vincolo paesaggistico, idrogeologico o ricadenti nel demanio fluviale; oltre 259 autovetture; e più di 880.000 kg di rifiuti speciali, pericolosi e non. Sono stati inoltre deferiti all'autorità Giudiziaria 4 rappresentanti legali di società per reati ambientali e per violazioni alla normativa edilizia a seguito del rinvenimento di 12 strutture abusive per un totale di 560 mq.
Si precisa che gli indagati si devono ritenere presunti innocenti fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
L’approccio trasversale dei finanzieri ha consentito, inoltre, di accertare violazioni amministrative con riguardo ai canoni demaniali dovuti e non versati e per i quali si procederà al recupero, a violazioni nella gestione dell’anagrafe e movimentazione degli animali, nonché ad ulteriori prescrizioni ambientali con particolare riferimento a scarichi di acque reflue, errata compilazione dei registri di carico e scarico dei rifiuti e conferimento di rifiuti con gestione non autorizzata per sanzioni amministrative di importo complessivo eccedente, nel massimo, i 560.000 euro.
Il comparto aeronavale della Guardia di Finanza presidia costantemente il territorio ed il mare, e al quale è anche affidato il compito di prevenire e contrastare gli illeciti in materia ambientale, svolgendo i propri compiti d’Istituto, anche in chiave preventiva, a tutela degli operatori economici onesti, della salute dei cittadini e a presidio dell’ecosistema ambientale e paesaggistico.