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ITALIA NOSTRA ASCOLI, VIA SCIROLA A CASTEL DI LAMA: UN ANGOLO DA SALVARE

ITALIA NOSTRA ASCOLI, VIA SCIROLA A CASTEL DI LAMA: UN ANGOLO DA SALVARE

ITALIA NOSTRA “WILLIAM SCALBRONI" -SEZIONE DI ASCOLI PICENO. IL VIALE ALBERATO DI VIA SCIROLA DI CASTEL DI LAMA: UN ANGOLO DA SALVARE.

   Un tempo la Valle del Tronto da Ascoli sino al lidi del mare rappresentava  una vera e propria Arcadia dove ferveva l’attività agricola e spendeva una lussureggiante vegetazione.

   In cima alle colline si susseguivano borghi incantati e a mezza costa le numerose ville nobiliari picene  circondate da estesi parchi.

    Ora gran parte dell’area pianeggiante della valle risulta coperta da fabbricati:  capannoni industriali del  nucleo industriale di Ascoli e , poi, estesi centri commerciali, edifici residenziali, negozi, alcune villette isolate.

    Dove l’espansione edilizia appare più diffusa  è nel territorio di Castel di Lama. Qui le costruzioni si arrampicano sino a circondare l’antico borgo collinare  che appare come un qualcosa di residuale dove  pare tutto in abbandono ( si veda in proposito  la condizione in  cui versa  il Santuario della Madonna degli Angeli costruito sui disegno  di Giuseppe Giosafatti e la Chiesa rurale di San Francesco ormai del tutto coperta da una coltre impenetrabile di vegetazione e ormai destinata alla completa scomparsa) e si estendono  nella parte piana senza che si evidenzi la visione di un ambiente urbano accogliente, pronto a favorire le relazioni, a sviluppare il senso di comunità.

     In questo contesto slabbrato,oltre alla Villa Panichi Seghetti che giace isolata con il suo giardino spettacolare, unico punto di incontro e socializzazione appare il Viale Alberato di Via Scirola.

    Ora, a quanto pare, sembra  si voglia ridurre  l’apparato  arboreo di questo angolo emblematico della qualità della vita della comunità lamense, tagliando una parte consistente dei pini e dei tigli, che con la loro presenza creano una zona verde di valore incalcolabile per un tessuto urbano cresciuto troppo in fretta.

    A nostro parere si deve fare tutto il possibile per evitare che si produca questo danno irreparabile.

    Invece di espiantare e tagliare gli alberi, andrà invece estesa l’area verde eliminando  l’asse centrale del viale ora utilizzato per parcheggiare le auto, creando un percorso pedonale con panchine e magari realizzando al centro di questo parco uno slargo piazza in modo da renderlo un luogo di incontri, socializzazione, riposo.

    Auspichiamo il coinvolgimento della Soprintendenza perché intervenga sul caso ed    esprima il suo parere sulla opportunità della tutela di un angolo del tessuto urbano di Castel di Lama  la cui conservazione appare fondamentale per la qualità della vita della numerosa comunità di Castel di Lama.

                                                               Il Presidente della Sezione

                                                                   (Prof. Gaetano Rinaldi )