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ASCOLI, L'INSERIMENTO NEL CRATERE E' STATO UN ATTO DOVUTO

ASCOLI, L'INSERIMENTO NEL CRATERE E' STATO UN ATTO DOVUTO

MARCHE, TERREMOTO. CASTELLI: L'INSERIMENTO NEL CRATERE E' STATO UN ATTO DOVUTO. SINDACO: RICONOSCO AD ERRANI CAPACITA' DI CONFRONTO.

"Sapevo già da una settimana della disponibilità del commissario Vasco Errani di inserire Ascoli Piceno nel cratere sismico". Queste le parole del primo cittadino ascolano Guido Castelli che poi precisa: "Avevamo convenuto con lo stesso Errani- aggiunge il sindaco- di non divulgare la notizia  prima che vi fosse stata l'ufficialitá che è avvenuta oggi. L'inserimento nel cratere non è un regalo ma il frutto della constatazione oggettiva dei danni occorsi alla città in occasione della "sberla" del trenta ottobre. Ascoli è ferita e profondamente lesionata. Il sindaco di Ascoli ricorda le tantissime inagibilità soprattutto nei plessi pubblici come nel caso del tribunale, dell'associazione industriali, dell'ordine degli ingegneri, della sede della Finanza e parzialmente di altre istituzioni come la Guardia forestale: "Nel momento in cui il sistema pubblico è chiamato ad esprimere la massima capacità di reazione rispetto alle offese del terremoto- aggiunge Castelli-, abbiamo contato lesioni e metastasi sismiche proprio negli uffici che devono in qualche modo consentire l'organizzazione di quella reazione. Basti pensare ai locali di viale Vellei del Sacro Cuore dove i nostri servizi tecnici avevano trovato ospitalità, previo affitto, e che ora saranno oggetti di ulteriori interventi". In un quadro del genere la notizia dell'inserimento di Ascoli Piceno nel cratere sismico è frutto di queste drammatiche evidenze: "Sarebbe stato assurdo il contrario- precisa ancora Castelli-. Devo riconoscere al commissario Errani la capacità di confronto e approfondimento con il sottoscritto utile affinchè questa giusta ragione fosse riconosciuta. Giovedì scorso siamo stati lungamente insieme a Palazzo Chigi proprio per affrontare alcune delle questioni che si connettevano al concetto di cratere anche sul piano della finanza pubblica". Le norme di salvaguardia potranno produrre una serie di esoneri e condizioni che "però- sottolinea il primo cittadino ascolano- non sono considerabili come vantaggi e privilegi bensì diritti acquisiti sul campo da parte di una città piena di gru, transenne e nastri bianchi e rossi. Ascoli però vuole rialzarsi, lo dimostra il fatto che proprio oggi le messe in sicurezza sui luoghi più importanti, a cominciare dalla torre civica di palazzo dei Capitani, stanno sviluppandosi in base alla grande professionalità che anche i dipendenti pubblici del nostro Comune stanno dimostrando".

 
        

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