PROCEDURA ESEGUITA SU UN 71ENNE DECEDUTO PER EMORRAGIA CEREBRALE
Il
direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza dell’Ast di Ascoli, Tiziana
Principi: “Grande
gesto di generosità e di sensibilità nei confronti del prossimo”
Primo prelievo
multiorgano su paziente a cuore fermo all’ospedale di San Benedetto. La
procedura, prevista dalla normativa italiana e già praticata in altri nosocomi
della regione Marche, è stata eseguita su Remo Ruffini, 71enne di San Benedetto
deceduto nella giornata di ieri, giovedì 6 febbraio, nell’unità operativa
complessa di anestesia e rianimazione del ‘Madonna del soccorso’ dove era stato
ricoverato in seguito a una gravissima emorragia cerebrale. L’uomo era iscritto
all’Associazione italiana per la donazione di organi (Aido) e dunque aveva dato,
in vita, il proprio consenso alla donazione di organi e tessuti. Una volontà a
cui si sono uniti anche i famigliari dimostrando una grande generosità e una
grande sensibilità nei confronti del prossimo.
Il prelievo
multiorgano a cuore fermo, di fegato, reni e cornee, è stato eseguito sul
71enne grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto tante professionalità,
sia degli ospedali dell’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, sia del
Centro regionale trapianti delle Marche. La delicata procedura è stata infatti
portata a termine dalle dottoresse Tiziana Principi e Simona Amici, rispettivamente
direttore e dirigente medico dell’unità operativa complessa di anestesia e
rianimazione dell’ospedale ‘Madonna del soccorso’, in collaborazione con le
colleghe dell’Uoc di anestesia e rianimazione dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli
(dove l’uomo era stato ricoverato inizialmente), Roberta Danieli e Mariangela
Di Pardo, e con la diretta assistenza del coordinatore del Centro regionale
trapianti delle Marche, il dottor Benedetto Marini, e della sua équipe. I
chirurghi del Centro trapianti di Ancona hanno prelevato il fegato e i reni,
mentre l’oculista Alessandro Santilli le cornee.
“La collaborazione tra le due unità operative di anestesia e rianimazione della nostra Ast – sottolinea il direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza dell’Ast di Ascoli, Tiziana Principi – ritengo sia stata un grande esempio di vero staff aziendale. Ringrazio tutti i professionisti del blocco operatorio dell’ospedale di San Benedetto, dell’anatomia patologica, della radiologia e del laboratorio analisi, la direzione medica ospedaliera e la direzione sanitaria aziendale che hanno contribuito al buon esito del prelievo multiorgano. Che dire, poi, dei famigliari del donatore, sono delle persone meravigliose, con grande sensibilità nei confronti del prossimo, proprio come il loro caro venuto a mancare che da vivo aveva espresso il suo grande desiderio di donare i propri organi dopo la sua morte”.