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PRYSMIAN, UGL: PRONTI ALLE BARRICATE

PRYSMIAN, UGL: PRONTI ALLE BARRICATE

PRONTI ALLE BARRICATE


NO SECCO ALLA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO PRYSMIAN DI ASCOLI PICENO

IL GOVERNO HA L’ARMA RISOLUTIVA DEI SOLDI PUBBLICI DATI ALLA PRYSMIAN IN CAMPANIA


Mentre i tam tam ci danno per oggi la comunicazione per il risolutivo incontro al MISE entro la prossima settimana , l’A.D. PRYSMIAN VALERIO BATTISTA torna a ribadire la “necessità” di chiudere lo stabilimento di Ascoli Piceno; siamo alla battaglia delle parole e nello stesso tempo alla fase decisiva e delicatissima delle scelte irrevocabili.

Mobilitazione forte sul territorio dei lavoratori PRYSMIAN in assemblea permanente davanti ai cancelli della fabbrica dal 27 febbraio; solidarietà a 360° da Autorità Religiose, Istituzionali e Politiche.

Uno scontro durissimo tra comunità territoriale tradita e saccheggiata ed il Piano industriale Italia della PRYSMIAN che affonda la lama provocatoria su 120 lavoratori e tutta l’economia territoriale indotta.

Il Piano della PRYSMIAN è un’autentica porcata; redditualmente, socialmente ed economicamente; ma la Multinazionale vuole calare la scure facendo pesare la sua forza ed impunità economica.

La palla è tutta in mano al Governo; i 32 milioni di euro di soldi pubblici presi in Campania dalla PRYSMIAN, a fronte di una legge che vieta per due anni la chiusura di ogni altro stabilimento, inchioda la PRYSMIAN alle sue responsabilità.

Il Governo ha la leva politica ed economica per dare l’out out alla PRYSMIAN e chiedere il mantenimento produttivo dello stabilimento di Ascoli Piceno.

Guai se il Governo non assumesse questa netta e legalitaria posizione; sarebbe corresponsabile della porcata della PRYSMIAN e tradirebbe in maniera indecente l’intero territorio Piceno.

Con questa determinazione la UGL andrà la prossima settimana al MISE portando sul Tavolo le ragioni e la rabbia esplosiva di un intero territorio.

SEGRETERIA PROVINCIALE

UGL
        

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