I gruppi organizzati della Curva Sud puntano il dito, via social, sul settore giovanile dell'Ascoli ma anche sul calciomercato ritenuto finora non all'altezza:
"La Curva Sud non può e non potrà mai accettare situazioni ambigue e poco chiare legate a chi rappresenta l'Ascoli Calcio, ad ogni livello e con ogni ruolo. Nelle nostre menti è ancora nitido e doloroso il ricordo di squalifiche e penalizzazioni, inchieste e processi inerenti al calcioscommesse. Vedersi crollare la credibilità di ciò a cui teniamo di più, è un qualcosa che non auguriamo a nessuno. Per noi è viscido e inaccettabile e lontano anni luce dalla nostra etica. Non vogliamo personaggi legati a doppio mandato con le situazioni sopra descritte. Abbiamo esposto privatamente alla società il nostro pensiero ma a quanto pare siamo rimasti inascoltati vedendo gli ultimi arrivi e le loro condanne nell'inchiesta del calcioscommesse. Il calcio giovanile è il cuore pulsante del nostro club e rappresenta il futuro della squadra. È il luogo dove i giovani talenti ascolani hanno un’opportunità di crescere nel loro club del cuore. Il coinvolgimento di membri dello staff tecnico in processi e inchieste per il calcioscommesse mina la credibilità e l'integrità del nostro Ascoli e danneggia la fiducia che dobbiamo riporre in coloro che formano le menti e i cuori dei nostri giovani giocatori. Non possiamo che prendere atto delle scelte societarie, che fermamente non condividiamo. Per questo motivo ricordiamo a tutti, sia i selezionati che i selezionatori, di prendersi la responsabilità delle proprie scelte e che ad Ascoli questi personaggi saranno contestati fin dalle prossime uscite della nostra compagine, a differenza della squadra che sarà invece sostenuta in ogni stadio dove giocherà.
Infine, ma non meno importante, pretendiamo un mercato e una rosa all'altezza del nostro essere e del nostro blasone.
NOI SIAMO L'ASCOLI CALCIO.
Investimenti e prospettive devono essere adeguate a ciò che ci onoriamo di difendere.
Ci auguriamo che non serva aggiungere altro. A buon intenditor poche parole..."