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ASCOLI-PISA, IL DERBY DEI GATTO

ASCOLI-PISA, IL DERBY DEI GATTO

Ascoli-Pisa,  ma non solo. La sfida fra i bianconeri e i nerazzurri è anche il derby personale della famiglia Gatto: col Picchio c’è Leonardo, col Pisa il fratello Massimiliano, attaccante di ventidue anni. “Ci tengo a giocare questa partita -ammette Leonardo- perché mio fratello lo posso affrontare solo due volte l’anno e all’andata non c’era. Finora, fra assenze dell’uno e dell’altro, ci siamo trovati di fronte solo due anni fa per Lanciano-Carpi e finì due volte in pareggio. E’ ora di vincere”. Ma il Gatto bianconero è anche un grande ex della gara: “A Pisa ho vissuto due stagioni belle ed importanti, che mi hanno portato in B. Però il passato è passato. So già che sabato contro il Pisa non sarà facile: affronteremo un avversario scorbutico, con la miglior difesa. Loro aggrediscono molto, giocano sulle seconde palle. Rispecchiano l’allenatore Gattuso, te li trovi sempre addosso, grintosi. Chi segna per primo vincerà. Scontro salvezza? Diciamo che è ancora uno scontro salvezza. Abbiamo collezionato undici risultati positivi e non vogliamo di certo fermarci qui. Se diamo tutti qualcosa in più potremo toglierci molte soddisfazioni, anche non preventivabili qualche mese addietro”.

Gatto ha ormai superato l’errore dal dischetto contro il Trapani: “I rigori li sbaglia solo chi li tira. Mi prendo comunque le mie responsabilità, non avesse fallito sarebbe finita in un altro modo”. Però per il bianconero è arrivata qualche panchina: “Le panchine fanno parte del calcio. Il mister fa bene a buttare dentro chi vede meglio. Giusto così, siamo anche tanti. Personalmente penso che posso dare di più. Ho realizzato quattro gol e non sono pochi visto che il mio massimo in carriera è di cinque”.

 
        

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