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GIARETTA: "DOVREMO ESSERE PIU' CATTIVI DEL CESENA"

GIARETTA: "DOVREMO ESSERE PIU' CATTIVI DEL CESENA"

A presentare Cesena-Ascoli è Cristiano Giaretta: "Quando si riprende a giocare in campionato dopo un mese c'è sempre qualche incognita. Però ho visto i ragazzi vogliosi e sono sicuro che tireranno fuori tutto quello che hanno accumulato nelle ultime settimane. Mi aspetto una prova gagliarda. Certo, neve e terremoto non ci hanno agevolato negli allenamenti ma allenatore e staff hanno avuto sempre l'idea giusta per trasformare in positive le situazioni critiche. Per questo la squadra si è allenata bene, a prescindere da tutto". E allora sotto col Cesena: "Ha una classifica che non rispecchia affatto il suo valore e una rosa che è stata costruita per salire in Serie A. Nel 3-3 di Perugia una settimana fa in panchina c’erano Garritano, Cascione, Cocco, Cinelli, tutti giocatori di primissimo livello. E poi ci aspetta uno stadio caldo, con quasi 10.000 abbonati: forse i romagnoli, considerate le aspettative, sono un po’ la sorpresa in negativo di questo campionato. Da parte nostra  abbiamo dimostrato di potercela giocare su ogni campo, da Carpi a Benevento. Modulo a parte, ho grande fiducia nell’allenatore, è un tecnico a cui dobbiamo tanto perchè ha sempre avuto le idee ben chiare sul da farsi. E’ passato da un centrocampo a tre a uno a due, da un attacco a tre a quello a due, insomma è uno che sa il fatto suo e i giocatori lo seguono molto. E’ chiaro che l’atteggiamento sarà importante, la squadra si ricorda molto chiaramente la trasferta di Brescia e sa che non dovrà mai ripetersi una gara come quella. Sono certo che domani dal primo minuto l’approccio e lo spirito saranno quelli giusti, mi aspetto una battaglia dura contro un Cesena incattivito dalla necessità di punti. Noi dovremo essere più cattivi di loro”. Subito convocati Mogos e Slivka, inevitabile parlare con Giaretta di mercato: "Il nostro obiettivo era quello di alzare il valore tecnico della rosa, ci siamo riusciti e ora starà ai nuovi dimostrare di valere la categoria e di calarsi con umiltà nella mentalità del torneo. Peraltro manca ancora qualche giorno alla chiusura del mercato -sottolinea il diesse bianconero- ed è possibile ancora qualche innesto. Vogliamo giocatori che possano far parte di un progetto più lungo senza intaccare armonie e gerarchie del gruppo con l'ingresso di chi si sente di dover giocare per diritto divino. Invece all’Ascoli per giocare devi lavorare sodo e conquistarti il posto". Tanti tifosi del Picchio anche al Manuzzi ma Giaretta non la sente come una responsabilità in più: "Non ci fanno mai mancare il sostegno. Tutti noi ad Ascoli percepiamo una responsabilità che da altre parti non c’è e che in questo momento, con tutte le vicissitudini che hanno coinvolto il nostro territorio, è ancora maggiore. I ragazzi lo sanno e anche dalle parole che sento in settimana capisco che il nostro è un gruppo che avverte il dovere di dare soddisfazioni a tutti i sostenitori e alla gente. E’ una carica in più per noi, non una responsabilità che fa paura”.

 

 

 

        

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