Successo di pubblico con oltre 1300 presenze
Ha
chiuso con un successo inaspettato la mostra “Dante Fazzini. L’arte della
passione”, in esposizione presso la Cartiera Papale di Ascoli Piceno dal 9 al
30 settembre.
L’evento,
promosso dalla Provincia di Ascoli e dall’Istituto di Storia del Movimento di
Liberazione con il contributo della Fondazione Carisap, ha registrato in venti
giorni oltre 1.300 presenze.
A
due anni dalla scomparsa dell’artista ascolano Dante Fazzini la mostra ha
ricostruito il percorso artistico tracciando l’attenzione e la passione che il
pittore ha dedicato alla sua città, ai giovani, ai personaggi locali.
L’esposizione
ha presentato al pubblico 40 opere pittoriche, 50 sassi d’autore, 5 bastoni di
mare, 10 marionette e 20 miniature. L’allestimento era completato da una
suggestiva videointervista al pittore riprodotta su un maxischermo.
Mentre
l’inaugurazione aveva visto la partecipazione artistica dei musicisti Roberto
Pascucci e Giacinto Cistola, al finissage sono intervenuti la pianista Maria
Vittoria Tranquilli e l’attrice Cristiana Castelli.
Tante
le testimonianze di affetto verso un artista molto amato dal territorio. La
grande partecipazione di pubblico ha avuto riscontro anche nei numerosi
messaggi lasciati nel libro degli ospiti e nel riscontro sui social network.
Biografia
di Dante Fazzini
Dante Fazzini
Dante
Fazzini è stato un artista poliedrico ed instancabile, fortemente radicato nel
suo territorio con un continuo sguardo rivolto al mondo. I suoi viaggi, la sua
ricerca tra filosofia e spiritualità, la sua curiosità per l’altro, sono stati
di costante alimentazione per la sua opera in locis.
Nato
da una famiglia tipica ascolana si avvicina alla pittura giovanissimo e segue i
corsi di disegno tenuti dall'artista Dino Ferrari. Dopo gli studi accademici a
Macerata si dedica all'insegnamento di materie artistiche nella scuola
pubblica. Centinaia di studenti conservano un ritratto fatto da Fazzini con la
sua straordinaria capacità di interpretare i volti, le espressioni e, con
queste, anche i caratteri.
Proprio ai ritratti ha dedicato tre diversi cicli di eventi presso il Caffè Meletti di Ascoli Piceno, immortalando sulla tela, dal vivo, il volto di personaggi cittadini “popolari”. Attraverso queste opere l’artista ha voluto ricostruire il volto complesso e multicolore della “meglio città” viva, operosa, aperta e generosa.
Ascoli ed il Piceno sono sempre stati nel suo cuore. Non un innamoramento sognante, ma una continua opera di scoperta e valorizzazione del “bello pubblico”, anche ricorrendo a provocatorie forme di mobilitazione popolare quando il caso lo richiedeva.