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"Antiqua lava", rivive in chiave teatrale l'antico lavatoio di Monteprandone

"Antiqua lava", rivive in chiave teatrale l'antico lavatoio di Monteprandone

 

Gli antichi lavatoi   hanno fatto parte della vita quotidiana di generazioni di donne, fino a tempi relativamente recenti hanno visto la fatica, le storie di vita e i pettegolezzi, la voce di quei bimbi che le mamme dovevano portarsi dietro. Il lavatoio è un piccolo manufatto ma in realtà è una testimonianza concreta della vita sociale delle passate generazioni.

Nella letteratura moderna si rintracciano diversi riferimenti sull’attività delle lavandaie soprattutto con il Naturalismo in Francia e il Verismo in Italia. Tra le poesie, notissima è quella di Giovanni Pascoli, “Lavandare” del 1891, nella quale vengono descritte le lavandaie sulla gora….e cadenzato dalla gora viene lo sciabordare delle lavandare con tonfi spessi e lunghe cantilene.

L’attività di lavare i panni a mano ha sicuramente origini che si perdono nella notte dei tempi, tanto che di lavandaie e lavatoi ne parla già in qualche misura l’Odissea! Ma l’origine dei lavatoi è molto più recente perché i primi esemplari compaiono in Italia nel corso del 1500, per poi diffondersi progressivamente solo a partire dalla metà del XIX secolo con il progresso dell’igiene e della medicina. In questo periodo i lavatoi si diffusero un po’ ovunque, anche nei centri più piccoli dove gli abitanti chiedevano agli amministratori, attraverso petizioni scritte e lettere, la costruzione di un lavatoio comunale. Il periodo a cavallo tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX è il periodo d’oro dei lavatoi, ormai diffusi praticamente in ogni centro abitato, rimasti costantemente in uso fino almeno alla metà degli anni ’50 nelle città e fino agli anni ‘70 nei centri più piccoli o isolati, fino a quando non arrivò l’acqua corrente nelle case. 

Per quanto concerne i materiali da costruzione i lavatoi più antichi   sono realizzati con pietra locale. Le antiche vasche in pietra in questi anni vengono sostituite da moderne vasche in cemento prefabbricate. I lavatoi a vasca unica tendono così a scomparire per lasciare il posto ai nuovi lavatoi in cemento, che comunque ricalcano, migliorandolo, l’antico schema del lavaggio sul torrente. La copertura, spesso inserita molto tempo dopo la costruzione del lavatoio (le prime strutture erano scoperte), è costituita da una tettoia con tegole.

Nel borgo di Monteprandone, lungo la strada comunale borgo da sole vi è un pittoresco lavatoio del 1908. La memoria degli anziani riguarda la vita che girava attorno a questo lavatoio. Qui arrivavano le pecore ad abbeverarsi, qui le donne lavavano i panni scambiandosi confidenze, chi abitava vicino utilizzava la fonte anche per lavarsi dopo le lunghe fatiche della giornata, le donne arrivavano per riempire le mezzine  insomma, il lavatoio era il centro del paese e svolgeva anche un ruolo aggregativo e di ritrovo.

L’Antico Lavatoio è un piccolo angolo suggestivo nel cuore del borgo di Monteprandone, immerso nella quiete del centro storico e con affaccio sulla vallata, emana un grande fascino legato alle tradizione e alla storia del popolo inoltre fa da centro a un’affascinante  panorama, suggerendo al visitatore di fermarsi per una piccola sosta.

Il 24 Luglio 2022  (ore 19,00) si svolgerà in scena all’aperto uno spettacolo in costume, un incantesimo da vedere ed ascoltare una trama e intreccio di musica, danza e momenti di narrazione di vita popolare nella suggestiva cornice dell’antico lavatoio di Monteprandone.

La kermesse teatrale è itinerante lungo le vie del borgo per poi raggiungere il lavatoio ed è promossa dal Comune di Monteprandone e L’associazione kronos turismo collettivo.

Un modo originale per inquadrare la realtà architettonica mediante   un piccolo teatro spostato all’aperto, in un contesto eccezionale che può meritarsi un nuovo punto di vista.

La compagnia teatrale rievocherà nella maestria teatrale l’uso e l’arte antica di lavare i panni nelle acque del lavatoio Monteprandonese commentando l’arte delle lavandaie di un tempo.  Il lavaggio dei panni era un lavoro duro e faticoso per renderlo più leggero, le donne intorno ai lavatoi, si scambiavano confidenze e pettegolezzi, facevano scherzi e canti.

La compagnia teatrale composta da 6/7 elementi + cantante e accompagnatore musicale insieme ad eventuali partecipanti all’evento rievocheranno l’uso e l’arte antica di lavare i panni nelle acque dei lavatoi pubblici con abbigliamento e strumenti della tradizione e intonando canzoni e nenie, proprio come facevano le lavandaie di un tempo.  Dunque uno spettacolo, musicalmente e coreograficamente godibile, come è godibile tutto quello che ci riallaccia alle tradizioni popolari del tempo passato, tutto quello che ci consente di conservare una cultura territoriale e campanilistica in senso buono, che altrimenti verrebbe annientata dall’odierna cultura globalizzata e artificiosa. Canti e movimenti coreografici delle “lavandaie monteprandonesi”  stimolanola memoria degli abitanti del borgo e non solo,  riportandoli ai tempi della fanciullezza,  quando il lavatoio pubblico e le lavandaie erano una realtà.

L’evento è un invito a dimenticare la realtà quotidiana per entrare in un mondo che, come d’incanto, torna a vivere nel passato, rianimando in maniera fedele le piazze e le vie, un coinvolgente percorso che narrerà, con piccoli spettacoli teatrali, i momenti più rappresentativi della vita del borgo e per vivere pienamente l’atmosfera sarà possibile cenare  all’interno dei ristoranti e bar dell’antico borgo.

Quindi, spettacolari forme d’arte impreziosiranno il percorso in una singolare sinergia di storia e teatro.

 

Il progetto è un'iniziativa proiettata al futuro che aiuterà qualitativamente e quantitativamente lo sviluppo turistico di Monteprandone aumentando i flussi turistici anche del territorio circostante.

L'impegno dell’Ente Comunale e dell’Associazione Kronos Turismo Collettivo   è   quello di far rivivere questa parte di storia e vita del borgo a molti sconosciuta per mantenerla sempre viva nei ricordi sia di chi l'ha vissuta in modo diretto e sia di chi l'ha sentita solamente raccontare.

Come spesso accade l’arte segna i tempi che viviamo e anticipa i flussi e i desideri dell’umanità e sancisce il ritorno della memoria   alla vita di un tempo e alla cultura del momento storico.

Maria Ragionieri