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Arquata del Tronto, il 21 agosto il progetto “Anita Fidelis”

Arquata del Tronto, il 21 agosto il progetto “Anita Fidelis”

Interverranno il Sindaco Michele Franchi, Il Presidente dell’Accademia di Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, il Presidente di Arquata Potest Carlo Ambrosi e altre Autorità fra cui Costanza Ravizza Garibaldi, discendente diretta di Menotti Garibaldi (il primogenito di Giuseppe e Anita) e la Professoressa Catia Pantoli, figlia dell’ibridatore e creatore della rosa Giulio Pantoli. Saranno presenti anche i rappresentanti dell’U.N.U.C.I., dell’Arma di Cavalleria, dell’Aeronautica Militare e dell’A.N.V.R.G.

PROGETTO “ANITA FIDELIS” ARQUATA DEL TRONTO – 21 AGOSTO 2022
CELEBRAZIONE
Domenica 21 agosto 2022, il Comune di Arquata del Tronto, nel corso dell’annuale processione
dalla Chiesa di Borgo1 ad Arquata, organizza una giornata dedicata ad Anita Garibaldi con la
collaborazione dell’Accademia di Oplologia e Militaria e di Arquata Potest, aderendo al progetto
internazionale “Anita Fidelis”. Il programma avrà inizio alle ore 11 e prevede la Santa messa, la
Processione dall’area SAE di Borgo1 fino ai piedi di Arquata capoluogo, il rientro a Borgo1 con
l’inaugurazione della rosa del progetto “Anita Fidelis”, il posizionamento delle corone e per
concludere, un rinfresco. Interverranno il Sindaco Michele Franchi, Il Presidente dell’Accademia di
Oplologia e Militaria Massimo Ossidi, il Presidente di Arquata Potest Carlo Ambrosi e altre
Autorità fra cui Costanza Ravizza Garibaldi, discendente diretta di Menotti Garibaldi (il
primogenito di Giuseppe e Anita) e la Professoressa Catia Pantoli, figlia dell’ibridatore e creatore
della rosa Giulio Pantoli. Saranno presenti anche i rappresentanti dell’U.N.U.C.I., dell’Arma di
Cavalleria, dell’Aeronautica Militare e dell’A.N.V.R.G.
Ad annunciarlo è lo stesso Sindaco Franchi: «Credo fermamente nella valorizzazione della figura
di Anita, eroina del Risorgimento, donna emancipata, coraggiosa ed eroica, che incarna valori
esemplari come l’integrità morale, la purezza d’animo, il rispetto verso il prossimo, il senso del
dovere, nonché l’amore per la famiglia, per la Patria, per i Popoli e per gli oppressi. Giuseppe
Garibaldi transitò ad Arquata, pernottandovi il 26 gennaio 1849. Quindi, come rappresentante
dell’Amministrazione comunale, non posso che unirmi a questa importante iniziativa che reca
lustro e forza alla nostra comunità che ha vissuto e continua a vivere momenti molto difficili, ma
che vede la vicinanza di tante persone e tanti figure istituzionali nel nome del progetto “Anita
Fidelis”. Vorrei sottolineare che la processione rappresenta, per arquatani, molto più di un evento
religioso, perché il Crocifisso del SS. Salvatore, oltre che un simbolo religioso, è anche un’opera
d’arte di altissimo valore, trattandosi del crocifisso ligneo più antico delle Marche. Ma soprattutto
esso costituisce il simbolo della comunità di Arquata, un punto di riferimento e conforto negli anni
più bui della sua storia: dalle pestilenze e carestie del ’600, per arrivare fino ai giorni nostri, al
periodo post-sisma, mentre tutti noi attendiamo, sempre fiduciosi, la ricostruzione».
LA STORIA
Il 31 luglio 1849 Anita Garibaldi, febbricitante e in stato interessante, indebolita dalla fatica e dagli
stenti, giunse nella Repubblica di San Marino con il marito Giuseppe Garibaldi alla testa
dell’esercito garibaldino inseguito da ben quattro eserciti. In seguito alle dure condizioni della resa,
trattate con gli Austriaci dal reggente Domenico Maria Belzoppi, il Generale sciolse il suo esercito
e alle 2 di notte del 1° agosto, partì con poco più di 200 fedelissimi, dalla piccola Repubblica
cercando di raggiungere Cesenatico. Guidata tra colline e dirupi da coraggiosi patrioti locali per
evitare l’accerchiamento delle truppe austriache, la Colonna garibaldina attraversò i fiumi
Marecchia, Uso e Rubicone, compiendo una drammatica fuga nei territori di diversi Comuni, prima
di raggiungere Cesenatico alle 22,30 di quel 1° agosto. Dopo essersi imbarcati per Venezia, i
bragozzi garibaldini furono intercettati al largo di Porto Tolle da un brigantino austriaco e
naufragarono a Magnavacca, presso l’attuale Porto Garibaldi. Tra i superstiti, Giuseppe e Anita
Garibaldi proseguirono la fuga, ma il 4 agosto l’eroina dei due mondi, ormai sfinita, spirò tra le
braccia dell’amato, presso la Fattoria Guiccioli a Mandriole di Ravenna.
IL PROGETTO “ANITA FIDELIS”
Da un’idea degli autori Andrea Antonioli, Giampaolo Grilli e Alessandro Ricci, nel 2017 undici
comuni emiliano-romagnoli e la Repubblica di San Marino, con un gesto semplice e spontaneo
hanno voluto dedicare una rosa ad Anita Garibaldi, eroina nata a Laguna (Santa Catarina - Brasile).
Il progetto “Anita Fidelis”, creato nel 2022 dall’U.N.U.C.I. Sezione di Cesena, viene realizzato dal
Centro Studi Olim Flaminia di Cesena con la collaborazione dell’Instituto Cultural Anita Garibaldi
di Laguna (Brasile) diretto da Adilcio Cadorin e il sostegno dell’U.N.U.C.I., delle Associazioni
d’Arma di Cavalleria “14° Alessandria”, dell’Aeronautica Militare “William D’Altri” di Cesena e
dall’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini Sezione di Cesena e Cesenatico, e può
contare sul patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Emilia-Romagna, dello stato
brasiliano di Santa Catarina con il governatore Carlos Moises, della Repubblica di San Marino e di
tante altri Enti e Istituzioni italiane e straniere. Vari sono gli Stati coinvolti, mentre i Comuni
italiani, brasiliani e stranieri che vi aderiscono non si contano. Tra le numerose piantumazioni
future va segnalata quella del prossimo 21 agosto ad Arquata del Tronto (AP) e il 12 novembre a
New York.
Di fondamentale importanza è la recente adesione del Museo Garibaldi-Meucci e di New York, con
il Presidente Carl Joseph Ciaccio , mentre l’Ordine dei Fratelli italiani d’America permetterà al
progetto di diffondersi negli Stati Uniti e nell’America del Nord. Si tratta di un risultato
eccezionale per un progetto sociale e umanitario che si sta diffondendo in tutto il mondo, perché
attraverso la figura di Anita valorizza la donna e la femminilità in tutte le sue forme, declinazioni
ed espressioni, nonché la parità di genere; inoltre esso celebra individualmente la memoria di ogni
donna carismatica, virtuosa e intraprendente della Patria.
Il progetto “Anita Fidelis” ha un ruolo fondamentale e grandissime potenzialità per la semplicità e
la celerità nel produrre contatti e creare una rete di collaborazioni e di indotti culturali, turistici ed
economici tra stati, città e realtà lontanissime. Ha inoltre il pregio di promuovere tra la popolazione
e i giovani l’importanza di una società aperta e di sensibilizzare e porre l’attenzione su obiettivi e
valori fondamentali proiettati verso il futuro, in particolar modo sui temi della solidarietà tra
popoli, della lotta alle disuguaglianze, la parità di genere, la lotta alla violenza sulle donne, ma
anche riguardo le nuove prospettive tecnologiche di globalizzazione in merito alla transizione
digitale ed ecologica.
Il progetto “Anita Fidelis” vedrà infine la realizzazione di un’importante iniziativa legata alla
donna cui sono invitati tutti gli Enti che hanno aderito al progetto “Anita Fidelis”. Tale iniziativa
dal titolo “Donne fatali tra Medioevo e Rinascimento”, sarà inaugurata l’8 ottobre e prevederà due
volumi, una mostra virtuale, un docufilm, opuscoli e materiale didattico multimediale, nonché
convegni dedicati alla donna, alla femminilità e alla parità di genere, con esperti della materia.