La rassegna dal 9 a 30 settembre nella Cartiera Papale, affascinante ricerca del bello nella vita del Piceno e della sua gente
La rassegna dal 9 a 30 settembre nella Cartiera Papale, affascinante
ricerca del bello nella vita del Piceno e della sua gente
A due anni dalla scomparsa
dell’artista ascolano Dante Fazzini una mostra ne ricostruisce il percorso
artistico tracciando l’attenzione e la passione che il pittore ha dedicato alla
sua città, ai giovani, ai personaggi locali.
La mostra “Dante Fazzini. L’arte
della passione” è stata presentata oggi al Caffè Meletti, locale
particolarmente significativo per aver ospitato ben tre cicli di ritratti dal
vivo realizzati dall’artista. L’evento è promosso dalla Provincia di Ascoli e
dall’Istituto di Storia del Movimento di Liberazione con il contributo della
Fondazione Carisap.
L’esposizione, in programma alla
Cartiera Papale dal 9 al 30 settembre, raccoglie 40 opere pittoriche, 50 sassi
d’autore, 5 bastoni di mare, 10 marionette e 20 miniature. Il percorso segue
quattro direttrici: la ricerca, la conoscenza, i luoghi, i volti, che ben
raccontano la straordinaria capacità dell’artista di rappresentare la realtà e
la vita in tutte le sue molteplici sfumature.
Alla conferenza erano presenti il
consigliere provinciale con delega alla cultura e alla rete scolastica Stefano
Novelli, la consorte dello pittore scomparso Elena Fazzini e la presidente
dell’Istituto di Storia del Movimento di Liberazione Paola Alviti. Erano
inoltre presenti l’artista Giuliano Giuliani amico ed estimatore di Fazzini e
altri amici e conoscenti, che hanno condiviso l’esperienza e l’umanità di un
personaggio così poliedrico e profondamente legato al territorio.
“La Cartiera Papale – ha detto il
consigliere Novelli – è uno straordinario contenitore storico- culturale che
rappresenta l’identità del Piceno ed è, pertanto, luogo in piena sintonia con
lo spirito artistico di Fazzini, ispirato alla dimensione del fare nella
costante ricerca del bello. Dante Fazzini – ha proseguito Novelli – costituisce
non solo un esempio di artista a tutto campo dei luoghi, dei volti delle
situazioni, ma anche un artigiano “homo faber”, capace di imprimere nelle sue
opere l’essenza della vita nelle sue innumerevoli sfaccettature”.
“Siamo orgogliosi di poter
celebrare Fazzini – ha detto la presidente dell’Isml Maria Paola Alviti – e di
poter dare testimonianza della sua arte e della sua passione per questo
territorio. Dante Fazzini è stato un artista poliedrico, animato da una
instancabile voglia di ricerca e di approfondimento. Credo che questo
allestimento gli sarebbe piaciuto molto”.
“Dante nella sua vita ha
viaggiato molto ma è sempre stato profondamente radicato nella sua città e nel
territorio – ha evidenziato la moglie dell’artista Elena Fazzini – per questo
l’esposizione che si svolge in un luogo simbolo del Piceno lo rappresenta bene
e ringrazio tutte le persone che hanno contribuito a questa iniziativa ,che
vuole porre in risalto non solo la dimensione artistica di Dante, ma
soprattutto la sua grande umanità e il legame speciale con la comunità di
appartenenza”.
La mostra “Dante Fazzini. L’arte
della passione” verrà inaugurata sabato 9 settembre alle ore 17,30 alla
Cartiera Papale e resterà aperta sino al 30 settembre ad ingresso libero
(orari: lunedi chiuso, martedì 9,30-12,30, mercoledì 9,30-12,30 e 15,30-18,30,
giovedì 15,30-18,30, venerdì 9,30-12,30, sabato e domenica 10-13 e 16-19).
Biografia di Dante Fazzini
Dante Fazzini è stato un artista
poliedrico ed instancabile, fortemente radicato nel suo territorio con un
continuo sguardo rivolto al mondo. I suoi viaggi, la sua ricerca tra filosofia
e spiritualità, la sua curiosità per l’altro, sono stati di costante
alimentazione per la sua opera in locis.
Nato da una famiglia tipica ascolana si avvicina alla pittura giovanissimo e segue i corsi di disegno tenuti dall'artista Dino Ferrari. Dopo gli studi accademici a Macerata si dedica all'insegnamento di materie artistiche nella scuola pubblica. Centinaia di studenti conservano un ritratto fatto da Fazzini con la sua straordinaria capacità di interpretare i volti, le espressioni e, con queste, anche i caratteri.
Proprio ai ritratti ha dedicato
tre diversi cicli di eventi presso il Caffè Meletti di Ascoli Piceno,
immortalando sulla tela, dal vivo, il volto di personaggi cittadini “popolari”.
Attraverso queste opere l’artista ha voluto ricostruire il volto complesso e
multicolore della “meglio città” viva, operosa, aperta e generosa.
Ascoli ed il Piceno sono sempre
stati nel suo cuore. Non un innamoramento sognante, ma una continua opera di
scoperta e valorizzazione del “bello pubblico”, anche ricorrendo a provocatorie
forme di mobilitazione popolare quando il caso lo richiedeva.