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"ANIS" A CASTIGNANO, IL FESTIVAL DELL'ANICE VERDE

"ANIS" A CASTIGNANO, IL FESTIVAL DELL'ANICE VERDE

Per gli antichi romani era la “panacea di tutti i mali”, per Carlo Magno non si poteva vivere


senza. Oggi è un piccolo seme di speranza divenuto il primo Presidio Slow Food


riconosciuto nell’area del cratere sismico, nelle Marche post terremoto.


E’ l’Anice verde di Castignano che diventa segno di futuro e celebra il riconoscimento nel


segno della tradizione e della biodiversità in un Festival, Anìs 2018, dal 13 al 14 luglio nel


piccolo borgo Piceno. Al centro incontri, laboratori sul gusto - focus su gelati, liquori e birra


all’anice verde - ricerche e video documentari.


Nella due giorni di Castignano il racconto di un seme che è tradizione nelle ricette delle


Marche, dalla cucina alla famosa Anisetta o Mistrà, e che si candida a una sfida da Davide


contro Golia: piccolo, grande, alleato naturale in agricoltura contro i pesticidi chimici


utilizzati dalle multinazionali.


Saranno infatti i risultati di due diverse ricerche universitarie, duemila anni dopo, a dare


contenuto scientifico alle ricette di lunga vita dei romani che nei semi di anice trovavano


l’elisir contro l’avanzare del tempo.


E’, nella sostanza, il riscatto di un territorio colpito dal sisma e segnato da calanchi,


tornato a imbiancarsi con le piante di anice verde dopo anni di oblio. Il Presidio arriva come


opera di alcuni testardi produttori locali riuniti in associazione, che, partiti dall’ultimo campo


rimasto prima dell’estinzione, sono tornati a coltivare il seme in modalità “caparbiamente


manuale” mantenendo uno standard 100 % Bio e legandolo al territorio.


Oggi sono 25 tra produttori e trasformatori per oltre 10 ettari coltivati.


L’apertura di Anis 2018 venerdì 13 luglio alle 16: si parte dalle ricerche di Tommaso


Lucchetti, docente di Storia e Cultura dell’alimentazione dell’Università di Parma, per


arrivare a quelle di Filippo Maggi, docente di botanica farmaceutica a Unicam.


A seguire il laboratorio sul gelato artigianale al cioccolato e anice verde, all’ex stabilimento


bacologico Scaramucci.


Il clou sabato 14 luglio: gli incontri, le escursioni musicali tra le piante fiorite e la


presentazione del video documentario “Lady Pimpinella”, a cura del giornalista Lucio


Cristino.


Si parte alle 10, teatro comunale, con la presentazione del progetto di tutela, a cura di Sergio


Corradetti, presidente dell’associazione. A seguire gli incontri con gli attori locali e nazionali:


i referenti delle massime istituzioni Anna Casini, vice presidente della Regione Marche,


Paolo D’Erasmo presidente della Provincia di Ascoli Piceno e Gino Sabatini, presidente


della Camera di commercio di Ascoli Piceno. Quindi quelli di Slow Food Italia, Francesca


Baldereschi, e Slow Food Marche, il presidente Ugo Pazzi, e la condotta del Piceno, con


Nelson Gentili.


Nel pomeriggio ore 17,30 una salutare passeggiata al tramonto tra i campi di anice verde,


allietata da note musicali, quindi i laboratori su distillati, gelati e birra con i semi del Presidio.

 
        

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