Leo Crocetti presidente Collegio Geometri di Ascoli: “Restano criticità, ma è importante che alcune richieste siano state accolte. Il confronto deve continuare”
L’approvazione, in Consiglio dei Ministri, del nuovo Codice degli appalti
pubblici rappresenta un passo avanti nella giusta direzione, quella di
semplificare e ridurre il carico burocratico che da sempre grava su
professionisti ed imprese che lavorano per la pubblica amministrazione, e che
si traduce in un elevato costo per la collettività e tempi lunghi» è quanto
sottolinea Leo Crocetti, presidente del Collegio Geometri e G. L. di Ascoli.
«Registriamo
favorevolmente l’accoglimento, da parte del Governo, di alcune richieste
avanzate dai professionisti dell’area tecnica nelle fasi di interlocuzione con il Ministero e nelle audizioni
parlamentari che si sono svolte - questa la valutazione del Collegio Geometri di Ascoli e della Rete
delle Professioni Tecniche e del Colle - Sono
importanti, in particolare, Il riferimento all'equo compenso, che è stato approvato come legge, che risolverebbe il tema della
prestazione gratuita, così come l’eliminazione del progetto esecutivo in sede
di gara per l'appalto integrato e la liberalizzazione degli appalti sotto
soglia, e l’introduzione dei requisiti di compatibilità geologica e
geomorfologica dell’opera».
Utili,
poi, sono la previsione di parametri obbligatori per l’affidamento di servizi
di ingegneria e architettura e la determinazione del compenso per il Progetto
di Fattibilità Tecnica ed Economica, così come la riduzione a due dei livelli
di progettazione, e la necessità di qualificare, come avviene per i
professionisti, le stazioni appaltanti sul piano dell'organizzazione da
possedere soprattutto per eventuali attività di progettazione.
Rimangono alcune criticità conclude Crocetti: «ma ci aspettiamo che ora altri passi avanti vengano fatti, in particolare chiarendo bene le esigenze tecniche tese a giustificare il ricorso all’appalto integrato, ampliando i casi per il concorso di progettazione in due fasi, consentendo sempre ai professionisti comunque necessariamente iscritti all’Albo professionale, e chiarendo che le prestazioni professionali e intellettuali, come è sempre stato, non sono subappaltabili di intervenire sia nella progettazione sia nella direzione dei lavori, utilizzando al meglio i tecnici della pubblica amministrazione nelle attività di CONTROLLO.