Commissario Castelli: "Doveroso l'omaggio a vittime del terremoto. Compiuti passi in avanti, ma non basta. L'obiettivo per l'Appennino centrale resta il ritorno alla normalità e un nuovo sviluppo"
Sisma 2016:
nella ricostruzione privata record di erogazioni a luglio con 131 milioni, nei
primi 6 mesi del 2023 erogati 611 mln (+22% rispetto al 2022). Piani Opere
Pubbliche: in meno di sei mesi, su 1.053 interventi, avviate più del 95% delle
progettazioni. Adottati 600 decreti per 461 mln e 56 ordinanze. Ancora fuori da
casa 14.211 nuclei familiari
Nel mese di luglio 2023 sono stati erogati
da Cassa Depositi e Prestiti alle imprese che operano nella ricostruzione
privata del cratere oltre 131 milioni di
euro. Tale cifra rappresenta di gran lunga il valore più elevato dall’avvio dell’operatività del sistema
(agosto 2017). Sempre relativamente alle erogazioni, i primi sei mesi del 2023 (gennaio-giugno) fanno segnare con 611 milioni una crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nei primi sette mesi di mandato
il Commissario al Sisma 2016 ha adottato circa 600 decreti, per un valore di 461
milioni di euro. Sinora Sono state presentate 28.855 richieste di contributo (su un totale di circa 50.000) di cui
17.478 hanno ottenuto un decreto di
concessione, mentre sono complessivamente 14.211
i nuclei familiari che usufruiscono
di una forma di assistenza abitativa:
si tratta complessivamente di oltre 30
mila cittadini.
Sono alcuni dei dati relativi al cratere del sisma 2016
aggiornati al mese di luglio e resi
noti dalla Struttura commissariale alla vigilia della ricorrenza del 24 agosto,
quando una forte scossa di terremoto, dagli effetti distruttivi, colpì il
Centro Italia.
"A poche
ora da questa data indelebile per la storia non solo dell'Italia Centrale, ma
di tutto il Paese, il primo pensiero va alle 299 vittime della tragedia che il
24 agosto di 7 anni fa investì i Comuni di Accumoli, Amatrice e Arquata -
afferma Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione
e alla Ricostruzione sisma 2016 -. A
loro e ai loro cari dobbiamo, oltre al doveroso e commosso omaggio, la
preservazione del ricordo e della memoria, la ricostruzione di questi luoghi e
la creazione delle condizioni che consentano all'Appennino centrale non solo di
tornare alla normalità, ma di poter crescere attraverso un modello di sviluppo
trainato dai principi di sicurezza e sostenibilità. E' il compito che ci siamo
posti attraverso la riparazione economico-sociale, l'altro pilastro che deve
accompagnare la ricostruzione. Si tratta di una missione - aggiunge Castelli - nella quale siamo impegnati
quotidianamente, consapevoli del fatto che a 7 anni dal sisma del Centro Italia
molto è stato fatto e si sta facendo, come dimostrano anche alcuni dati
presenti nell'aggiornamento odierno, ma sappiamo che non basta. Moltissimo
resta ancora da fare rispetto a un evento che non ha precedenti nella storia repubblicana,
dal momento che gli sfollati furono 41mila, il territorio coinvolto è popolato
da 600 mila abitanti, l'area del cratere è di 8mila km quadrati e il danno
complessivo stimato è di 28 miliardi di euro. In questi anni abbiamo registrato
troppe false partenze e alcune gravi criticità esterne che hanno ritardato la
ricostruzione: la pandemia, l’inflazione con la conseguente esplosione dei
costi delle materie prime e, non ultima, la scelta di molte imprese di
abbandonare l’area del sisma per occuparsi altrove del 110%. Tutto ciò non può
costituire una giustificazione rispetto ai pesanti ritardi accumulati ma deve,
semmai, essere un elemento di consapevolezza e di sprone nel cimentarci in una
opera di tali dimensioni. Sta a noi
realizzarla - conclude
il Commissario - per chi c'era, per chi è
rimasto e per chi tornerà".
RICOSTRUZIONE PRIVATA: I SEGNALI DELLA RIPRESA
Relativamente alla ricostruzione privata, nel solo mese di luglio 2023 sono stati erogati oltre 131 milioni di euro alle aziende che operano nella ricostruzione. Si tratta di gran lunga del valore più elevato mai erogato da Cassa Depositi e Prestiti dall’avvio dell’operatività (agosto 2017). A conferma di tale tendenza alla crescita nel mese di agosto, al giorno 10, sono stati erogati quasi 58 milioni di euro con una crescita del 48% rispetto alla stessa data del 2022.
Più in generale, tutti i valori del 2023 (ad eccezione di gennaio) risultano essere superiori rispetto a quelli registrati negli anni precedenti. Già a febbraio 2023 l’importo erogato aveva superato la soglia dei 100 milioni di euro. Alla fine di luglio del 2023 sono state perfezionate erogazioni, rispetto all'inizio dell'operatività, per un importo complessivo pari a 3,2 miliardi di euro.
Nell'anno 2022
erano stati erogati 995 milioni di euro mentre, nel primo semestre del 2023, Cassa Depositi
e Prestiti ha complessivamente già erogato un importo pari a circa 611 milioni di euro (+22% rispetto al primo semestre del
2022 e +95% rispetto al primo
semestre del 2021). Con la Provvista CDP risultano supportate 18.200 famiglie e circa 2.700 imprese.
RICHIESTE DI CONTRIBUTO, IMPORTI, CANTIERI APERTI E CHIUSI
Alla data di luglio 2023 sono state presentate
complessivamente 28.855 richieste di
contributo (su circa 50.000 attese), di cui 17.478 hanno ottenuto un decreto di concessione. L’importo
richiesto ammonta a 11,11 miliardi,
di cui 6,66 concessi e 3,3 liquidati
in base all’avanzamento dei lavori. I cantieri
aperti sono stati 17.442, di cui
conclusi 9.483.
ASSISTENZA ABITATIVA
Sono complessivamente 14.211 i nuclei familiari, dislocati in 294 comuni, che
usufruiscono di una forma di assistenza abitativa. Si tratta complessivamente
di oltre 30 mila cittadini. Di questi oltre 14 mila nuclei 10.287 beneficiano del Contributo di autonoma sistemazione (Cas), 3.408 di una Soluzione abitativa di emergenza (Sae), 516 di altre forme
di assistenza (compresi i moduli Mapre).
LE AZIONI DI SOSTEGNO ALLA RICOSTRUZIONE
Nel corso del 2023 si sono succeduti interventi
particolarmente significativi di sostegno alla ricostruzione, frutto dell’iniziativa
del Governo e del Parlamento, in coordinamento con le 4 Regioni colpite
(Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria) e con l’attiva collaborazione dei 138 Comuni
del cratere, i cui sindaci si sono dimostrati vere “sentinelle” del dopo-sisma.
IL DL RICOSTRUZIONE
In particolare, un atto fondamentale che ha segnato un'importante discontinuità con il passato recente è stata la conversione in legge, nel marzo 2023, del Decreto Legge Ricostruzione, con il quale sono state varate misure particolarmente rilevanti di snellimento e di accelerazione che hanno posto le premesse per lo sblocco potenziale di molteplici procedure di ricostruzione, oltre a formalizzare la doppia funzione del Commissario di Governo il quale, oltre a essere il promotore della ricostruzione fisica, è diventato anche il soggetto delegato alla riparazione (intesa come rigenerazione socioeconomica) dei territori colpiti dal sisma del 2016. Tra i provvedimenti varati nel Dl Ricostruzione si segnalano in particolare:
● La stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nella ricostruzione. Un intervento necessario per consentire di dare continuità agli atti amministrativi in essere nel cratere presso le amministrazioni.
● Per rafforzare l’aggregazione delle comunità locali, è stata introdotta la norma che deroga stabilmente al numero minimo degli alunni che sono richiesti per la formazione delle classi fino all’anno 2028-2029, affidando la decisione agli Uffici scolastici regionali. Sempre in relazione alle scuole, vale la pena di rammentare come nel mese di marzo di quest’anno è stato possibile sbloccare la procedura per 228 interventi di ricostruzione (valore 899 milioni di euro), compresi nel più ampio Piano straordinario di ricostruzione degli istituti nel cratere.
●
Le
attività produttive hanno potuto beneficiare dell’anticipazione Iva così da
evitare che sull’imprenditore gravino, dopo anni di inattività, gli oneri
connessi all’imposta sul valore aggiunto.
A queste novità contenute nel DL Ricostruzione si devono poi aggiungere due ulteriori interventi di particolare rilievo:
● Il protocollo tra Struttura commissariale e il Ministero della Cultura per l’aumento del personale nelle Soprintendenze, chiamate al rilascio di pareri vincolanti per gli interventi di ricostruzione. Un intervento rafforzativo questo, fondamentale per un territorio ricco di edifici di culto e di opere d’arte di grande rilevanza (il Decreto è stato definitivamente approvato in data 3 agosto).
●
Proroga fino al 2025 della possibilità di aggiungere al
contributo sisma il Superbonus 110%
per migliorare il rendimento energetico degli edifici da riparare e la loro
resistenza sismica. In questo contesto, per far fronte alla difficoltà che il
mercato presenta nell'acquisto dei crediti d’imposta, è stato poi siglato il protocollo d'intesa con Banca Mps per
riservare un plafond di 200 milioni di euro di crediti legati
all'utilizzo del Superbonus 110% nei cantieri della ricostruzione.
L’ACCELERAZIONE DELLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI DELLA RICOSTRUZIONE PUBBLICA
Dai dati più recenti aggiornati a maggio 2023, attraverso l'ultimo Rapporto prodotto dalla Struttura commissariale, sono emersi evidenti ritardi nella fase di ricostruzione pubblica che negli anni ha fatto registrare fortissime criticità. Per tale ragione si è ritenuto necessario supportare i soggetti attuatori, in special modo i Comuni, già affaticati dagli impegni connessi alla validazione dei progetti della ricostruzione privata e dall’attuazione, per quanto di competenza, del PNRR e del Piano Nazionale Complementare sisma. Il Commissario Castelli ha definito nei provvedimenti dedicati alla ricostruzione pubblica una logica di programmazione e i dati più recenti indicano un importante accelerazione delle progettazioni delle opere.
Nei primi sette mesi di mandato il Commissario al Sisma 2016 Guido Castelli ha emanato 15 Ordinanze speciali, 18 Ordinanze ordinarie e 23 Ordinanze attuative del Piano complementare sisma. Grazie ad un efficientamento amministrativo e alla forte spinta operativa impressa dalla Struttura Commissariale, già al mese di luglio 2023 si contano quasi 600 decreti, molti dei quali di concessione di risorse per l’avanzamento delle opere di ricostruzione pubblica, legate anche al Piano nazionale complementare, per un valore complessivo di 461 milioni di euro, di cui 131 milioni per il solo Pnc. Un’accelerazione importante, in considerazione del fatto che in tutto il 2022 erano stati emanati circa 630 decreti.
Le Ordinanze hanno regolato alcuni aspetti fondamentali della ricostruzione pubblica e privata, tra i quali si segnalano:
● Riorganizzazione delle scadenze della ricostruzione privata, per dare priorità ai percettori di Contributo di autonoma sistemazione.
● Semplificazione e aggiornamento della disciplina del testo unico sulla ricostruzione privata.
● Sblocco della ricostruzione delle scuole: riguarda 228 edifici scolastici che hanno aderito agli Accordi quadro del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal sisma del 2016. Il valore è di quasi 900 milioni di euro. I Soggetti attuatori sono 72.
● Strategia complessiva per le opere pubbliche, oltre mille interventi per 1,1 miliardi, con la previsione di cronoprogrammi per garantire tempi congrui per la progettazione ed esecuzione.
● Previsione di un supporto specifico ai Comuni e in generale ai Soggetti attuatori in riguardo alla ricostruzione delle scuole, al nuovo Codice degli Appalti, all’utilizzo di atti-tipo concordati con l’Anac, alla realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili.
● Ordinanze Chiese: gestione fluida delle economie per garantire l’effettiva partenza dei cantieri, quindi con possibilità di spostare le risorse su altri interventi all’interno dello stesso plafond assegnato ai soggetti beneficiari delle Ordinanze chiese n. 105 e n. 129.
●
Novellazione
costante per migliorare il Testo unico della Ricostruzione privata.
I COMUNI NON DEVONO ESSERE LASCIATI SOLI, IL CAMBIAMENTO E’ POSSIBILE
Il nuovo protocollo firmato tra il Commissario e l’Anac
segnala un percorso di supporto specifico ai Comuni, nei cui confronti le
azioni di sostegno e supporto sono una componente fondamentale nell'ambito
dell'accelerazione del processo di ricostruzione. Attraverso il nuovo
protocollo con l’Autorità nazionale Anti-corruzione è stato possibile alzare
l’asticella dei controlli preventivi, per snellire le procedure, senza per
questo perdere l'attenzione dedicata a legalità e trasparenza. La Struttura
commissariale ha inoltre fornito ai Comuni, attraverso un team di esperti,
un'attività di consulenza e accompagnamento durante la fase transitoria verso
il nuovo Codice degli Appalti.
Se il Rapporto della Struttura di maggio 2023 evidenziava
ritardi nella partenza della ricostruzione pubblica, con il 45% degli
interventi finanziati ancora da avviare, progettazioni avviate dopo un tempo medio
di 27 mesi e solo il 7,2% concluso, l’attività di programmazione impressa
dal Commissario Castelli, unita al supporto costante agli enti , ha consentito
di registrare importanti accelerazioni. Prendendo in esame gli ultimi Piani delle Opere Pubbliche approvati
per le 4 regioni del sisma, pari a un valore di oltre 1,1 miliardi, dei 1.053 interventi riscontrati, in
meno di sei mesi sono state avviate più del 95% delle progettazioni.
VIABILITA’: RIPARTIRE DA UN SISTEMA STRADALE EFFICIENTE
Per rilanciare un territorio da troppo tempo marginalizzato –
ben prima del terremoto del 2016 – occorre ripartire da una nuova
infrastrutturazione, che non può essere solo digitale (180 milioni sono stati stanziati per le nuove infrastrutture digitali).
Centrale resta la strategia di rigenerazione viaria dell’Appennino centrale: il
Piano per le strade dell’Appennino
centrale comprende 33 interventi per
complessivi 958 milioni di euro, di cui 400 milioni stanziati dalla Legge di Bilancio, 210 dal Mef e 178 previsti
dal Piano nazionale complementare sisma. Alle misure approvate si
aggiungono i 170 interventi già contenuti nel programma Anas e nelle
programmazioni regionali. Inoltre con
Anas sono stati pubblicati bandi di appalto per opere stradali di miglioramento
e messa in sicurezza per 1,3 miliardi di euro.
NEXTAPPENNINO: RINASCE IL CENTRO ITALIA
Rilanciare il territorio
dell’Appennino centrale vuol dire porre le condizioni per sostenere le nuove
attività economiche e sociali, che costituiscono la premessa per la vita di
imprese e famiglie. La Cabina di Coordinamento sisma ha approvato 1.357 progetti, che
troveranno attuazione sia nel cratere del sisma 2016 che in quello del sisma
2009. I progetti sono finanziati con oltre 396 milioni di euro e generano 767
milioni di euro di investimenti, all’interno del programma NextAppennino, finanziato dal Piano
Nazionale Complementare del Pnrr per le aree sisma 2009 e 2016. Una
dimostrazione pratica di come si possano spendere, e spendere bene, le risorse
pubbliche. C’è un’Italia che sa mettere a terra i finanziamenti pubblici per
generare nuova vita economica e sociale (imprese, cooperative, Terzo settore,
turismo, artigianato).
La Macro-misura A ha finanziato 830 interventi per un investimento complessivo pari a 1.080 milioni di euro.
Per la Macro-misura B, la Cabina di Coordinamento sisma ha approvato 1.357 progetti. I progetti sono stati finanziati per oltre 396 milioni di euro, generando 767 milioni di euro di investimenti. Considerando a sé i grandi e medi investimenti, le misure rivolte alle piccole e medie imprese, terzo settore ed enti locali fino ad oggi hanno visto ammessi 1.336 progetti, per un finanziamento di 315 milioni di euro e investimenti generati per 478 milioni di euro.