Nessuno, credo e spero, voglia arrivare, a prescindere, ad un fermo dei servizi, ma al senso di grande responsabilità della categoria, non corrisponde l'ampio “senso di responsabilità” da parte del dicastero dei trasporti.
Nessuno, credo e spero, voglia arrivare, a prescindere, ad un fermo dei servizi, ma al senso di grande responsabilità della categoria, non corrisponde l'ampio “senso di responsabilità” da parte del dicastero dei trasporti.
Tutto il raggruppamento di PRIMATRAS della quale fa parte anche PMIA autotrasporto UNILAVORO, ha organizzato un incontro web tra i dirigenti delle associazioni aderenti per discutere e confrontarsi su argomenti di estrema attualità. In tale direzione citiamo alcune informazioni per favorirne il confronto :
1. L’autotrasporto italiano attende da tempo lo sblocco dei fondi assegnati al settore che ammontano a circa 300 ml di euro; nei pochi incontri effettuati con il Ministro ed il Vice Ministro, nonostante le rassicurazioni, pratiche, procedure e soprattutto l’erogazione alle imprese aventi diritto, resta tutto bloccato;
2. Sulle norme del settore, sul tema dell’assenza dei conducenti e sulle condizioni operative del settore nonostante le nostre insistenze ed un sostanziale impegno da parte del rappresentante istituzionale, ad oggi, e cioè a distanza di 5 mesi dal primo incontro con il Ministro, è tutto ancora fermo;
3. Sulla tassazione imposta dall’ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti), per la quale il Vice Ministro aveva chiesto un atteggiamento unitario delle associazioni dell’autotrasporto sulla modifica dei criteri se non addirittura sull’eliminazione del contributo a carico dell’autotrasporto, non esiste alcuna modifica. Nell’incertezza totale abbiamo assunto una responsabilità nei confronti delle imprese comunicando (parliamo di prima della scadenza) loro di attendere prima di effettuare il pagamento ma di effettuare comunque la dichiarazione;
4. L’UNATRAS, nel frattempo, ha comunicato che proclamerà il fermo dei servizi. In effetti non ha proclamato il fermo dei servizi, ma ha diffuso un comunicato in cui afferma che convocherà gli organi per proclamare eventualmente il fermo dei servizi che è tutt’altra cosa. A parte questo modo di affrontare le questioni, a nostro avviso, con “situazioni non vicine alla effettiva realtà” che non intimoriscono purtroppo nessuno ( films già visti), resta il problema e questo è il vero problema, del “vuoto” di questo Ministero che sembra strutturalmente disorientato in quanto privo, a nostro avviso ed è questa la sensazione, di personale poco attento, in relazione ai problemi veri della categoria e soprattutto sembra più ispirato ad “apparizioni” piuttosto che allo studio strategico di come affrontare e risolvere i vecchi e nuovi problemi non solo dell’autotrasporto ma della mobilità nel suo complesso.
Quelle scritte sono ovviamente opinioni, anche se il problema persiste ed è seriamente grave!