VENDEMMIA 2022: ECCELLENTE ANNATA, NONOSTANTE I RINCARI. Il Consorzio Vini Piceni fa il punto sulla vendemmia 2022. Savini: ottima annata purtroppo condizionata dal caro prezzi generale.
VENDEMMIA 2022: ECCELLENTE ANNATA, NONOSTANTE I RINCARI
Il Consorzio Vini Piceni fa il punto sulla vendemmia 2022. Savini: ottima annata
purtroppo condizionata dal caro prezzi generale.
Offida, 24/09/2022 – Il Consorzio Vini Piceni delinea lo stato dell’arte riguardo la vendemmia
2022, una vendemmia iniziata in anticipo ma che promette un prodotto dagli standard elevati.
Tuttavia, l’aumento generale dei costi di produzione non sta risparmiando nessuno, compresa la filiera
del vino. Il commento è uno solo: “Vendemmia salata, quella del 2022”.
Il rincaro dei costi delle bollette e delle materie prime pesa infatti anche nel settore vinicolo, specie
in un autunno che si prospettava di ripresa dopo il pesante biennio pandemico. I viticoltori si trovano
a fare i conti con una buonissima annata, influenzata da un abnorme aumento dei costi delle
materie prime e dell’energia. Insomma, anche i processi di vinificazione risentono della crisi energetica
internazionale.
“La nostra attività è, per forza di cose, legata alla stagionalità, che ci premia ma ci condiziona. Ovviamente
la crescita esponenziale dei costi di produzione non aiuta, ma non possiamo fermarci: per
noi, la scelta di operare in questo periodo, nonostante tutto, è una scelta obbligata. Non possiamo
chiudere né tantomeno interrompere la produzione” è il commento del Presidente del Consorzio
Vini Piceni Giorgio Savini.
Secondo una stima, gli aumenti dei costi delle materie prime necessarie per la vendemmia si aggirano
intorno al +50%, mentre l’onere economico del produttore per l’energia elettrica è quasi del
+500%. Si tratta dunque di una situazione critica, specie per un’attività che vede il picco di consumi
concentrarsi proprio in questi due mesi.
Nel frattempo, i viticoltori non demordono e, nel Piceno, la vendemmia 2022 è già in fase avanzata.
Il Presidente Savini spiega che la vendemmia in corso “prospetta di essere una grande vendemmia
dal punto di vista della qualità”. Le ultime piogge infatti non hanno leso il raccolto e tutto lascia
presagire che sarà un’ottima annata. “Ovviamente – continua il Presidente – gli ultimi periodi sono
stati caratterizzati da periodi di intensa siccità e sono stati, per forza di cose, meno produttivi a livello
quantitativo. Il 2022 però, rispetto ad una diversa previsione, non rispecchia questa tendenza, registrando
produzioni standard ed in alcuni casi qualche picco, stimato in aumento fino al 10 %.
Ascoli - La buona notizia è che l’uva, pur essendo matura leggermente in anticipo, è sana e promette altissimi
standard, garantendo un livello qualitativo alto”.
Il Presidente del Consorzio lancia un messaggio di speranza a tutti i soci: “Dato che per la nostra filiera
fermarsi è impossibile bisogna lottare. Sosteniamo i nostri viticoltori e nutriamo una grande fiducia
nei loro confronti, certi della loro bravura. Attualmente stiamo ponderando cosa fare, ma occorre
anche essere realisti: un aumento dei prezzi sarà inevitabile”.
Il Consorzio Vini Piceni nasce nel 2002, con l’obiettivo di valorizzare la produzione enologica del
Piceno che, negli ultimi anni, ha raggiunto numeri e risultati importanti. Ad oggi, la realtà del Consorzio
è composta da 56 soci, tra aziende agricole e cantine Picene, per un totale di circa 700 viticoltori
coinvolti, e può vantare un vino DOCG, l’Offida, il DOCG più diffuso delle Marche, nelle
tipologie Pecorino, Passerina e Rosso, e tre vini DOP, cioè il Rosso Piceno (anche nella tipologia
Superiore), il rosso maggiormente prodotto nella regione, il Falerio (anche nella tipologia Pecorino)
ed il Terre di Offida nelle versioni Passerina Spumante e Passito. Nell’anno trascorso sono state
circa 7,5 milioni le bottiglie prodotte.