Il polo ospedaliero di Teramo ha ospitato un qualificante momento di confronto tra servizi farmaceutici ospedalieri e territoriali provenienti dalle tre Regioni confinanti , Marche, l’Abruzzo e l’Umbria.
“La clinica e la farmaceutica ospedaliera e territoriale in ambito diabetologico: regioni a confronto “questo il titolo dell’iniziativa che ha analizzato gli aspetti legislativi e comportamentali delle molteplici norme che regolano il Servizio Farmaceutico Ospedaliero e Territoriale, sia a livello Nazionale che Regionale, in un ambito specialistico di altissimo rilievo assistenziale quale quello Diabetologico.
Presenti come relatori gli esponenti di Federfarma delle tre regioni coinvolte, Meconi per le Marche, Di Matteo per l’Abruzzo e Monicchi per l’Umbria, l’evento ha acceso i riflettori anche sul rapporto tra pubblico e privato in un campo complesso e di grande attualità come quello dell’assistenza farmaceutica, Ospedaliera e Territoriale, focalizzando anche il ruolo svolto dalla sperimentazione della Farmacia dei servizi che ha avuto il primo avvio, nel 2023, proprio nella regione Marche.
In tutte le relazioni dell’evento – in cui sono stati referenti Scientifici il Dr. Andrea Caprodossi per la regione Umbria, il Dr. Andrea Marinozzi per l’Abruzzo e la dottoressa Chiara Rossi per le Marche – si è posto l’accento sul fatto che “sono questi gli ambiti del nostro Servizio Sanitario Nazionale in continua evoluzione con numerosi interventi e provvedimenti finalizzati ad una maggiore appropriatezza della spesa, in un momento in cui le risorse in generale del nostro Paese, risultano sempre più contratte”. L’attenzione generale si è incentrata sulla certezza che “le competenze in materia sanitaria assegnate alle Regioni con l’attuazione del federalismo sanitario come previsto dalla modifica del Titolo V della Costituzione, unitamente ad una debole attività di coordinamento e monitoraggio esercitati a livello nazionale, hanno di fatto prodotto, nei confronti dei cittadini, un’offerta delle prestazioni tale da declinare il diritto alla salute in modi differenti”. Precisato infatti che “la frammentazione dell’offerta ha riguardato anche l’assistenza farmaceutica, infatti i diversi interventi che le Regioni attivano in questo ambito, per ridurre il disavanzo o per non sforare i tetti di spesa stabiliti, hanno generato una situazione di disomogeneità e in taluni casi, di difficoltà di accesso alle terapie farmacologiche con tempistiche differenziate e dilatate nel tempo e criteri di accesso ulteriori rispetto a quelli definiti dall’Agenzia Italiana del Farmaco”. In sintesi obiettivo delle due giornate di studio ed approfondimento è “stato proprio omogeneizzare alcuni comportamenti tra le Regioni invitate a partecipare, con l’obiettivo di condividere le “best practice” per migliorare le procedure d’accesso rispondendo così alla sempre maggior richiesta da parte dei cittadini di poter accedere alle terapie ed alle cure sanitarie, specie in ambito diabetologico, in forte crescita assistenziale e terapeutica”. Volontà comune espressa da relatori e partecipanti “tracciare un percorso comune, per interpretare e quindi applicare al meglio le normative nazionali e regionali nella salvaguardia dell’utente e nel rispetto delle regole, con occhio attento anche alla sostenibilità del servizio sanitario in ambito Diabetologico”.