Non abbiamo bisogno di un nuovo contenitore per far “guadagnare” gli amici degli amici, ma di un presidente della Regione che sia un buon padre di famiglia per i marchigiani. Un padre di famiglia che non faccia figli e figliastri, ma che tratti tutti i marchigiani senza disparità. Necessitiamo di una guida politica regionale capace, in grado di ottimizzare non solo le peculiarità professionali del nostro territorio ma anche la spesa, attraverso l’acquisto di attrezzature di ultima generazione che possano rendere il Sud delle Marche un polo ospedaliero accogliente e attrattivo anche per i cittadini del Sud Italia. Questo sarebbe utile anche come spinta economica, incentivando la ripartenza di una provincia fortemente colpita dal disastro del terremoto. Questa giunta regionale invece, per far riportare i conti di una gestione poco oculata e di un bilancio sulla sanità “squilibrato”, penalizza il Piceno con il blocco della mobilità attiva, mortificando la capacità attrattiva dei due ospedali e delle cliniche private convenzionate. Il tutto a discapito di maggiori entrate per i nostri ospedali, che potrebbero al contrario essere utili per reinvestire, proprio qui nel Sud della regione, quello che i nostri nosocomi guadagnerebbero con una mobilità attiva libera dal blocco imposto dalla sanità regionale.
Vista la scelleratezza di tali comportamenti amministrativi e il tentativo di scelte penalizzanti per il nostro comprensorio, convochiamo entro gennaio ad Ascoli Piceno GLI STATI GENERALI DELL’EMERGENZA SANITARIA DEL PICENO. Ormai non ci fidiamo più, vogliamo scalzare questa classe dirigente dalla cabina di comando della sanità della regione Marche. Inviteremo a partecipare a questa importante iniziativa i cittadini, le associazioni, i sindacati, i professionisti della sanità, i lavoratori delle professioni sanitarie, le cooperative e le società di servizi sanitari e tutti coloro che hanno a cuore il destino della domanda di salute del nostro popolo. Sarà un appuntamento molto importante: un confronto ricco di idee virtuose per la sanità del Piceno che da troppo tempo soffre l’incapacità del governo del Partito Democratico".