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SANTARCANGELO-ASCOLI 1-2

SANTARCANGELO-ASCOLI 1-2

SANTARCANGELO – L’Ascoli Picchio passa a Santarcangelo con una doppietta di Altinier (1-2) e mantiene vive le speranze di agganciare la sfida decisiva con il Teramo (vittorioso sul Pontedera con lo stesso punteggio) all’ultima giornata. In questo momento il Picchio sarebbe ai play off con la Juve Stabia.

Al “Valentino Mazzola” l’Ascoli offre incoraggianti segnali di crescita anche se nel finale ha rischiato troppo al cospetto di un avversario fattosi arrembante nonostante l’uomo in più. Anche stavolta Petrone rinuncia alle due punte e manda in tribuna a sorpresa Chiricò. Cinaglia va in panchina. Nonostante l’Ascoli giochi in casa, con mille tifosi sugli spalti a sostenerlo, l’avvio dei bianconeri è timido ed è il Santarcangelo ad avere qualche occasione su corner. Si fa male Nardini, ennesimo guaio muscolare, entra Mori e Pelagatti scala sulla fascia destra. Alla prima occasione l’Ascoli, però, passa in vantaggio: lancio di Grassi, serpentina di Altinier, e piatto nell’angolino (21’). Sette minuti dopo ci prova Grassi, fuori di non molto. Al 32’ il Picchio raddoppia: Grassi si infila solitario in area ed è toccato da dietro dall’ex Ulivi. Espulsione del difensore e rigore ineccepibile che Altinier trasforma all’incrocio per il suo diciassettesimo gol stagionale. Subito dopo, per proteste, viene allontanato l’allenatore di casa Cuttone. Tripoli sfiora il tris al 38’. Il gol del vantaggio del Teramo non raffredda i tifosi bianconeri che continuano ad incitare a gran voce l’Ascoli e si va al riposo.

La ripresa inizia con Grassi che impegna Nardi in angolo e con un errore di Mengoni che Guidone spreca alto. Al 58’ ancora Altinier vicino al tris di testa e a nove minuti dalla fine una prodezza di Lanni toglie a Guidone la possibilità di accorciare le distanze. L’attaccante si rifà poco dopo in mischia infilandosi fra Mengoni ed Avogadri (83’). La partita si riapre e a quel punto la squadra di Petrone rischia la beffa. E’ ancora Lanni a salvare quasi sul palo ma i quattro minuti di recupero sono una sofferenza sia in campo che in tribuna. Poi l’esultanza finale sotto il settore dei tifosi ascolani e il coro “noi vogliamo vincere il derby”. La sfida con l’Ancona è già iniziata.

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