Un bel dilemma da risolvere quanto prima per evitare di realizzare, dopo tantissima attesa, una linea nuova ma non in grado di rivelarsi economicamente sostenibile per i gestori.
Dopo 40 anni d'attesa il Cotuge si prepara ad affrontare i lavori per la nuova funivia che collegherà San Giacomo a Monte Piselli. Nell'ultimo cda del 22 maggio il consorzio è tornato a riunirsi per valutare le 4 proposte avanzate dalla ditta Alve Vie srl. Il budget previsto per la progettazione e l'opera è di 12 milioni di euro di cui 5 provenienti dal Cis area sisma 2016 e 7 dal programma straordinario di rigenerazione urbana connessa al sisma. Tra le ipotesi realizzabili il CdA avrebbe individuato come possibile, una soluzione mista, che prevede due tratte con una seggiovia ad ammorsamento automatico per la tratta da San Giacomo alle Tre Caciare e di una seconda seggiovia ad ammorsamento fisso per la successiva tratta dalle Tre Caciare a Monte Piselli. Un impianto che si svilupperebbe quindi in due tronconi, anziché attraverso una tratta unica, che sembrerebbe escludere la possibilità di un impianto con cabine da 10 posti. La strada imboccata dal Cotuge non sembra essere quella ideale per i futuri gestori della linea che si troverebbero a dover fronteggiare innumerevoli problematiche poi in fase di utilizzo. La doppia tratta comporterebbe 4 stazioni, invece che 2, con l'impiego quindi del doppio dei dipendenti previsti e i relativi costi aggiuntivi. A ciò si aggiungerebbe una doppia fornitura di energia elettrica e soprattutto che il tipo di servizio non potrebbe essere fruibile da tutte le categorie di utenti. Cosa che avverrebbe con la realizzazione della cabinovia con una tratta unica San Giacomo-Monte Piselli e una fermata intermedia in località Tre Caciare. L'ipotesi della linea unica però comporterebbe una spesa di 13,5 milioni, una spesa importante ma che offrirebbe vari benefici per poter accogliere pedoni, bambini (che in seggiovia dovrebbero essere accompagnati), anziani e disabili. Un bel dilemma da risolvere quanto prima per evitare di realizzare, dopo tantissima attesa, una linea nuova ma non in grado di rivelarsi economicamente sostenibile per i gestori. Entro il 30 luglio si dovrebbe procedere all'affidamento della progettazione.