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GDF ASCOLI, 21 DENUNCIATI PER ILLECITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

GDF ASCOLI, 21 DENUNCIATI PER ILLECITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO

GDF ASCOLI PICENO: ILLECITA PERCEZIONE DI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER 180.000 EURO. 21 DENUNCIATI.
Procedono gli interventi del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno verso la platea di
imprese della provincia picena interessate alla percezione dei contributi a Fondo Perduto stanziati per contrastare
gli effetti negativi del Covid-19 sull’economia.
Le Fiamme Gialle picene sottopongono a costante monitoraggio i fondi destinati dall’Autorità di Governo ad
imprese e lavoratori autonomi titolari di partita IVA il cui ammontare medio mensile del fatturato e dei
corrispettivi dell’anno 2020 ha subito un decremento di almeno il 30%, rispetto all’anno 2019.
In tal senso, l’attività dei Finanzieri della Compagnia di San Benedetto del Tronto, orientata prioritariamente alla
ricerca e repressione delle frodi in danno del bilancio nazionale, regionale e locale, ha consentito di individuare
13 aziende con profili di gravi anomalie riguardo alla percezione dei Contributi a Fondo Perduto previsti dai
diversi decreti, nel frattempo emanati e contestare l’illecita percezione dei contributi nei confronti di 11 delle
stesse.
Le irregolarità riscontrate hanno riguardato l’indicazione di dati contabili artificiosi e strumentali all’ottenimento
dell’erogazione del contributo piuttosto che la riscontrata inoperatività di fatto dell’azienda a fronte di operazioni
commerciali poste in essere per importi di notevole ammontare, in assenza di qualsivoglia dichiarazione fiscale,
tramite l’emissione di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti.
Non è mancata la classica azienda che ha percepito i contributi sebbene estinta in data antecedente all'entrata in
vigore del D.L. 22 marzo 2021, n. 41 e “miracolosamente” tornata in vita.
Allo stato, a fronte di contributi controllati per un importo di 322 mila euro, sono state riscontrate irregolarità su
fondi richiesti per circa 180 mila euro dei quali 171 mila euro già erogati, che hanno comportato la denuncia di
11 soggetti per ipotesi di reato di cui all’art. 316-ter c.p. “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”
e di ulteriori 10 soggetti a vario titolo per ipotesi di reati fiscali.
L’attenzione riservata dal Corpo al comparto della spesa pubblica è ancora alta, poiché, quale organo di polizia
economico-finanziaria, ha l’esclusivo compito di intercettare le condotte illecite per tutelare il bilancio dello
Stato e degli enti locali, oggi ancora più essenziale per arginare l’impatto negativo della crisi, per sostenere il
rilancio del Paese tramite il corretto impiego dei fondi pubblici e per la crescita produttiva e occupazionale.
        

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